Ci sono una manciata di giochi per Wii U di cui abbiamo fatto conoscenza solamente visitando lo stand Nintendo, dal momento che non sono stati né annunciati in precedenza né durante la conferenza di martedì. Tra questi faceva bella mostra di sé in un singolo totem piuttosto defilato questo Game & Wario, evoluzione per la nuova console di Kyoto della serie WarioWare.
In realtà è bastato veramente poco per capire come la struttura e la filosofia alla base di questo episodio per Wii U sia profondamente diversa rispetto al passato, fondamentalmente per un motivo essenziale: non si tratta più infatti di una raccolta di microgiochi da pochi istanti e messi uno dopo l'altro, bensì una più consueta collezione di minigames dall'approccio piuttosto immediato ma destinati ad essere affrontati uno alla volta e impegnare per diversi minuti. Una decisione di rottura col passato destinata a far perlomeno discutere; probabilmente la vena creativa all'interno del contesto dei microgiochi si era un po' esaurita, eppure è strano vedere lo stile grafico e i personaggi di WarioWare impegnati in un contesto differente da quello in cui sono nati e cresciuti. Detto questo va puntualizzato che la demo a disposizione, come in molti altri casi dei giochi Wii U, era veramente limitata e ridotta al punto da rendere impossibile esprimere un giudizio semplicemente più che abbozzato.
Se bastasse un GamePad
Se dovessimo basarci però soltanto sui 4 minigiochi presenti e che abbiamo provato, difficilmente potremmo trovarci totalmente convinti del cambio di direzione; in realtà infatti è più per merito dell'umorismo demenziale di personaggi e situazioni, questo sì ben trasportato dai precedenti capitoli, che ci siamo divertiti nella breve sessione con Game & Wario. Lanciare frecce e oggetti a un gruppo di nemici utilizzando il touch screen del GamePad nella sezione denominata "Air" è abbastanza piacevole, ma non si tratta né di una novità a livello ludico né di una soluzione capace di mantenersi interessante sul medio-lungo periodo; allo stesso modo la discesa con gli sci in "Ski", da affrontare inclinando il controller e tentando di non uscire di pista è piuttosto convenzionale e poco eccitante. Meglio invece nel caso di "Shutter", in cui all'interno di una ambientazione cittadina abbastanza affollata è necessario fotografare una serie di criminali sospetti da individuare nascosti tra la gente o all'interno degli appartamenti dietro alle finestre; in tal caso il GamePad diventa una sorta di macchina fotografica, in cui il piccolo monitor costituisce l'obiettivo da osservare per fare gli scatti.
Questi ultimi richiedono anche una certa qualità nella inquadratura, perchè scattare la foto con poco zoom o non ben centrata diminuisce il punteggio totale. Infine "Fruit", sicuramente il minigioco più votato all'utilizzo in multiplayer (fino a 5); in pratica il giocatore con il GamePad veste i panni di un personaggio mescolato tra decine di altri che camminano in un popoloso quartiere cittadino. Il suo compito, guardando l'azione attraverso il monitor del controller, è rubare quattro frutti sparsi nell'ambientazione; tutti gli altri nel frattempo devono invece seguire l'azione sullo schermo della tv, cercando di capire chi sia effettivamente il misterioso ladro andandolo infine a individuare. Senza aver modo di sapere né quanti minigiochi siano destinati ad essere presenti nel prodotto finale né se esista una struttura di collegamento tra di loro, quello che resta è un prodotto abbastanza convenzionale a livello ludico e senza grandi picchi, esattamente l'opposto di quando la serie è stata finora. Sperando di essere prontamente smentiti dalla versione finale, mettiamo per il momento a malincuore Game & Wario nella lista dei rimandati.
CERTEZZE
- Solito stile irresistibile
- Qualche buona idea col GamePad
DUBBI
- Rischia di perdere il fascino e l'appeal dei predecessori
- Soluzioni ludiche molto altalenanti