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Il gioco della guerra

NCSoft ci ha finalmente svelato i famigerati Warplot: PvP e PvE si mescolano nell'endgame del nuovo MMORPG

ANTEPRIMA di Christian Colli   —   16/04/2014
WildStar
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Non abbiamo mai nascosto il nostro interesse nei confronti di WildStar: il nuovo MMORPG di NCSoft in arrivo il prossimo giugno, ha mantenuto un basso profilo fin dall'inizio del suo sviluppo, facendo parlare di sé più che altro con i suoi spassosi teaser e trailer su YouTube.

Il gioco della guerra

Questa forma di modestia ci piace, anche perché il team che sta lavorando a WildStar non conta certo dei principianti, essendo composto da ex sviluppatori di Blizzard, Retro Studios, Valve e Interplay. E poi, WildStar ha un carisma tutto suo, un'autoironia che ci ricorda l'umorismo di World of Warcraft in un mercato, quello dei MMORPG, che ultimamente si prende un po' troppo sul serio. Senza contare che è dannatamente divertente da giocare, seppur decisamente scolastico nel suo essere un MMORPG di tipo theme park come se ne sono visti tanti altri prima d'ora. Ha dalla sua però, non poche feature veramente interessanti e originali che potrebbero decretarne il successo: una di queste è quella dei Warplot, finalmente spiegataci per filo e per segno da NCSoft nel corso di una recente conference call.

I Warplot potrebbero rivelarsi una delle feature più divertenti e originali di WildStar

Band of fighters

Il tanto atteso reveal dei Warplot, ultima feature di WildStar rimasta a lungo nell'ombra, è stato l'occasione per vedere all'opera la nuova interfaccia del gioco, la cosiddetta UI 2.0 cui gli sviluppatori hanno lavorato a lungo tenendo presente i feedback non proprio positivissimi dei giocatori. Il motto "the devs are listening" (gli sviluppatori vi ascoltano) sembra aver colpito ancora, cementando l'impressione che i ragazzi di Carbine Studios siano veramente attenti alle esigenze dei loro utenti: la nuova interfaccia è molto più chiara e pulita della precedente, meno invadente e più ordinata, senza contare che sarà completamente personalizzabile attraverso una nutrita schiera di opzioni.

Il gioco della guerra

Il fatto che il team abbia voluto assolutamente ridisegnare l'interfaccia in tempo per il lancio non ci stupisce, dato che alcune feature di WildStar - a cominciare proprio dai Warplot - richiedono una microgestione di opzioni e menu che potrebbe apparire un po' confusionaria, specialmente con un'interfaccia più confusionaria. Quello dei Warplot, in fondo, è un vero e proprio tipo di "housing" esteso a una gigantesca arena che scopriremo poi essere soltanto la metà di un campo di battaglia ancora più grande dove si affronteranno due squadre da quaranta giocatori, dette Warparty. Basta solo aver raggiunto il level cap per poter creare un Warparty o unirsi ad esso; pensatelo come fosse una specie di clan o di gilda con il suo capo, i suoi officer e tutte le autorizzazioni possibili e immaginabili da impostare. C'è persino una banca, e il roster può includere fino a ottanta giocatori, cioè il doppio di quelli che potrebbero partecipare a una battaglia così da avere delle riserve sempre pronte a scendere i campo. Nel caso non si faccia parte di alcun Warparty, niente paura: un apposito tool di ricerca consentirà ai "lupi solitari" di unirsi a un Warparty a caso che verrà selezionato dal server sulla base del rank raggiunto dal Warparty stesso e dal giocatore che si è messo in coda. Ma cos'è esattamente un Warplot?

Arena contro arena

Si potrebbe dire che il Warplot sia a sua volta un membro del Warparty, visto che i suoi iscritti - tra uno scontro e l'altro - potranno accedere ad esso per configurarlo, modificarlo e prepararlo alla battaglia. Si tratta sostanzialmente di un'arena personalizzabile che i giocatori del Warparty avversario dovranno "affrontare" una volta cominciata la battaglia: lo scopo di una battaglia tra Warparty consiste nel distruggere il Warplot nemico mettendo fuori uso i suoi generatori o prosciugandone le risorse, magari sconfiggendo più e più volte i giocatori o annientando i dispositivi del Warplot finché i suoi padroni non saranno più in grado di rigenerarli.

Il gioco della guerra

Ecco che già si coglie la strategia che caratterizzerà le battaglie tutte action oriented di WildStar: i Warparty dovranno decidere come aggirare o affrontare le minacce del Warplot avversario e dei nemici che lo difendono o che stanno facendo breccia nella parte opposta della mappa. È insomma un campo di battaglia gigantesco in cui sono i giocatori a decidere com'è fatta la loro metà dell'arena: i filmati mostrati da NCSoft ci hanno ricordato le epiche battaglie di Alterac Valley ai tempi di World of Warcraft "vanilla", con la piccola differenza che in questo caso saremo noi a decidere come e dove si trovano tutti i punti d'interesse della mappa. Per questo motivo, il Warplot può essere personalizzato soltanto tra un match e l'altro, così da poter cominciare subito lo scontro una volta trovato uno sfidante. Il menu di configurazione del Warplot propone un'ampia varietà di modificatori e moduli, chiamati anche "plug", che consumano una valuta speciale - detta Warcoin - ottenibile combattendo e vincendo le partite: per cambiare ed espandere un Warplot, insomma, bisogna combattere parecchio e possibilmente anche vincere perché una maggior quantità di Warcoin permette di acquistare potenziamenti sempre migliori, nonché di ripararli durante il combattimento... a costo di restare al verde dopo aver vinto o perso. Strategia nella strategia, quindi, con una varietà di plug impressionante che consente di personalizzare il proprio Warplot con ordigni offensivi e difensivi, campi di forza, trappole invisibili ai nemici e persino aree completamente tossiche in cui i possessori di quel Warplot, per l'occasione, indosseranno delle tute di protezione.

Il gioco della guerra

La maggior parte dei dispositivi spiegati in campo è interattiva: i cannoni, per esempio, mettono a disposizione del giocatore svariati attacchi telegraph, e non mancano neppure trampolini, piattaforme per il teletrasporto e vere e proprie armi finali che dovranno essere caricate prima di poter lanciare contro il Warplot nemico un assalto devastante. I Warplot includono anche una specie di componente PvE, perché alcuni plug permettono di schierare in campo NPC di vario genere che i nostri avversari dovranno aggirare o sconfiggere: alcuni possono essere inviati direttamente al Warplot nemico per aiutare a sfondarne le difese, altri rimarranno a guardia del nostro per rallentare l'invasione degli avversari. Dulcis in fundo, ci saranno anche dei boss, e qui WildStar ci ha veramente sorpreso con una strizzatina d'occhio a Pokémon: sconfiggendo alcuni boss nei dungeon PvE del gioco, normali o raid che siano, vi è una possibilità di catturarli per poterli poi schierare nel proprio Warplot come costoso quanto letale plug che i giocatori avversari dovranno sconfiggere proprio come avrebbero fatto in un dungeon PvE... con la piccola differenza che gli avversari potrebbero interferire nello scontro. Il sistema dei Warplot di WildStar, insomma, esalta all'ultima potenza l'originalità e le promesse di grande personalizzazione del gioco targato Carbine. I nostri dubbi riguardano solo la complessità della fase di creazione dei Warplot, legata a doppio filo all'affluenza del giocatori: venendo a mancare quest'ultimi, l'intero sistema crollerebbe inesorabilmente. Ma WildStar sembra proprio avere tutte le carte in regola per conquistare una solida community: se ci riuscirà davvero lo sapremo soltanto nei prossimi mesi.

CERTEZZE

  • È una forma di PvP decisamente originale
  • La varietà di moduli è impressionante

DUBBI

  • Sembra molto impegnativo dal punto di vista gestionale
  • Il successo della feature dipenderà dai giocatori