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Siamo uomini o calamari?

Vernice e calamari protagonisti anche a Colonia!

Splatoon
Splatoon
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Se a Los Angeles è stato una bella sorpresa, qui alla GamesCom di Colonia Splatoon si è confermato come una solida realtà: il titolo godeva infatti di una grande rilevanza all'interno dello spazio Nintendo, con uno dei set di postazioni da gioco più corposi dell'intero stand. Segno evidente che il colosso giapponese punta molto in questa nuova proprietà intellettuale, ma non abbastanza da portare in fiera una nuova build del gioco: la demo era dunque la stessa dell'E3, che consentiva quindi di partecipare ad una partita in multiplayer con altri sette utenti senza possibilità di variare modalità o mappa. Vi riproponiamo dunque le nostre impressioni maturate a Los Angeles e ad un successivo evento in Italia, confermando comunque che anche in Germania Splatoon è stato oggetto di molte attenzioni da parte del pubblico presente.

Anteprima

L'E3 2014 di Nintendo è stata segnata da alcune sorprese, tra cui l'interessante Splatoon di cui vi abbiamo raccontato nelle righe che seguono. Di recente abbiamo avuto modo di rimettere le mani sulla stessa demo: una delle mappe al cui interno sfidarsi in compagnia di altri sette giocatori divisi in due squadre. L'esperienza competitiva ci è sembrata divertente e tutto sommato solida, solo apparentemente accostabile al genere degli sparatutto in terza persona: prendere la mira e dipingere di vernice i livelli è solo una parte dell'impegno richiesto, l'altra impone di destreggiarsi tra salti e passaggi che richiedono una certa abilità, ragione per cui il sistema di controllo risulta tutto sommato riuscito pur non essendo tra i più precisi che si siano mai visti. Tra l'altro, nonostante sia il genere di esperienza immediata che si apprezza anche dopo un paio di minuti di pratica, coordinarsi con i propri compagni ha un peso decisivo sulle sorti dell'incontro. Farete insomma meglio a tenere d'occhio la mappa disegnata sul GamePad e a cercare di contrastare l'avanzata degli avversari usando la testa. A seconda della situazione bisogna anche decidere se focalizzarsi nell'imbrattare la mappa, obiettivo principale per ottenere i punti vittoria, oppure prendere di mira i nemici per guadagnare potenziamenti e fargli perdere tempo prezioso. Un prodotto che può certamente dire la sua, diverso dal solito per gli standard Nintendo ma che non ricusa lo spirito, anche visivo, che molto spesso caratterizza le opere dell'azienda nipponica. La grafica è infatti coloratissima e brillante, anche se il tratto dei personaggi e degli ambienti ricorda da vicino l'animazione seriale statunitense. Pubblico per cui uno shooter multiplayer, per quanto atipico, è lecito pensare sia stato ideato. Se Splatoon è chiaramente pensato per essere goduto al massimo online, è importante sapere che sarà anche dato modo di sperimentarlo in sfide uno contro uno nello stesso salotto, con un giocatore impegnato sul GamePad e l'altro dotato di WiiMote davanti alla televisione. Non mancherà neppure il single player, di cui però ancora nulla è stato detto, ma che presumibilmente sarà propedeutico all'apprendimento delle meccaniche e delle strategie di base. Un titolo da tenere d'occhio oltre che una ventata d'aria fresca nell'offerta Nintendo, aspettando che vengano annunciate e mostrate altre modalità e opzioni di gioco. L'uscita non avverrà prima del 2015, perciò ci sarà tempo di riparlarne in futuro.

Splatoon conquista per la sua semplicità, ma questa può essere un'arma a doppio taglio

Prova E3 2014

Anche se passato inevitabilmente in secondo piano al cospetto di un annuncio clamoroso come quello del nuovo capitolo di Zelda, Splatoon si è comunque ritagliato il suo spazio nel corso della conferenza Nintendo, di fatto rivelandosi come uno dei pochi titoli che sono riusciti a rimanere davvero segreti fino alla presentazione ufficiale in questo E3 2014. Non ci siamo fatti sfuggire l'occasione di provare il titolo nello spazio privato dello stand Nintendo, partecipando ad una manciata di coloratissime partite multiplayer...

Un tuffo dove la vernice è più blu

Come da tradizione Nintendo, le meccaniche di Splatoon sono estremamente semplici: si tratta di un titolo orientato al multiplayer, nel quale un massimo di otto giocatori suddivisi in due squadre devono sfidarsi all'interno di un'arena con l'obiettivo di colorare la maggior superficie possibile di pareti e pavimenti tramite la pistola a vernice in dotazione. La demo che abbiamo avuto modo di provare consentiva di fare una partita all'interno di un solo scenario, e quindi non può essere nemmeno lontanamente rappresentativa delle qualità del prodotto finale, ma perlomeno concede di farsi un'idea della strada che Nintendo ha intenzione di percorrere.

Siamo uomini o calamari?

Volendolo per forza inserire in una categoria, Splatoon rientrerebbe probabilmente in quella degli sparatutto competitivi, ma pur condividendo alcune premesse con i suoi colleghi più "seriosi", bastano pochi istanti di gioco per rendersi conto che l'esperienza offerta dal prodotto è decisamente originale. Appena partiti dalla propria base di partenza, bisogna cominciare subito a sparare vernice ovunque per accumulare punti, senza preoccuparsi troppo della quantità di vernice a disposizione, grazie al peculiare sistema di ricarica escogitato dagli sviluppatori. Tenendo premuto un tasto quando ci si trova in prossimità della pittura del colore della propria squadra, il personaggio su schermo ci si tuffa letteralmente dentro trasformandosi in un calamaro e ricaricando le il serbatoio dell'arma. Questa bizzarra trasformazione assolve però a numerosi altri scopi: nella sua forma di mollusco, l'utente può spostarsi più rapidamente lungo lo scenario, scalare le pareti, attraversare le grate e persino effettuare dei poderosi salti che gli consentono di raggiungere in men che non si dica un punto distante all'interno dell'arena. Si perde veramente più tempo a spiegare il gameplay di Splatoon di quanto effettivamente ne serva, Gamepad alla mano, per trovarsi subito a proprio agio con le meccaniche offerte dal titolo.

Colori a confronto

Fra le altre azioni effettuabili in Splatoon, si segnalano la possibilità di lanciare delle granate di colore e di accedere ad un'arma speciale qualora si riempisse un apposito indicatore che cresce man mano che si riempie l'arena con la vernice. Pochi input che vengono gestiti con estrema tranquillità dal Gamepad di Wii U, anche se qualche perplessità deriva dalla scelta di far gestire lo sguardo con lo stick analogico destro solo per quel che concerne il piano orizzontale, mentre per guardare su e giù è necessario inclinare il controller verso l'una o l'altra direzione.

Siamo uomini o calamari?

Un sistema che penalizza principalmente chi ha una maggiore familiarità con gli FPS, e che comunque si finisce con l'apprendere dopo appena un paio di minuti di gioco anche se non dà mai realmente la percezione di essere preciso come uno schema di comandi classico a due analogici. Poco male comunque, perché Splatoon non è certo gioco da richiedere headshot e precisione millimetrica, per quanto non manchino gli scontri con gli avversari: è possibile eliminarli sempre utilizzando la pistola a vernice in dotazione, con il doppio vantaggio di guadagnare ulteriori punti e di poter approfittare del tempo di respawn dei nemici per pitturare in libertà le aree da loro presidiate. E' facile capire che il prodotto Nintendo non disdegna qualche sfumatura strategica, soprattutto se si considera che camminare sulla vernice del team opposto rallenta i movimenti del protagonista e gli impedisce di ricaricare l'arma. Tirando le somme, il gameplay sbarazzino e la presentazione gioiosa di Splatoon hanno fatto sì che lasciassimo la postazione con il sorriso sulle labbra, ma senza dimenticare del tutto le perplessità generate da una struttura ludica forse un po' troppo semplice e che potrebbe faticare a mantenere l'interesse sul lungo periodo: si tratta comunque di impressioni basate su una demo che offriva ancora troppi pochi contenuti, quindi rimandiamo riflessioni più approfondite ad una futura analisi, accontentandoci per il momento di vedere una Nintendo che sembra tutt'altro che intenzionata a rimanere ferma in balia degli eventi.

CERTEZZE

  • Concept originale
  • Presentazione deliziosa
  • Semplice e divertente

DUBBI

  • Avrà bisogno di varianti per non diventare monotono
  • Sistema di controllo non esaltante