158

Cinque brand storici per rilanciare SEGA

Ecco cosa servirebbe alla casa di Sonic per tornare ai fasti di un tempo!

SPECIALE di Simone Marcocchi   —   01/03/2015

SEGA è la software house della prima, immensa console war. Al tempo la sfida era tutta giapponese e in questo caso la rivale era il peso massimo Nintendo. L'enorme dramma della casa di Sonic successivo a quel periodo d'oro, è quello di non essersi mai saputa adattare ai tempi che cambiavano e questo ha portato alla repentina morte del Dreamcast e alla sparizione di molti brand importanti dalla scena videoludica. Tempo fa abbiamo letto l'annuncio relativo alla riduzione del personale e probabilmente Sega cambierà la propria strategia commerciale, orientando molte risorse all'appetibilissimo mondo mobile. Abbiamo quindi pensato di fare un esercizio di stile, prendendo cinque marchi storici e immaginando come potrebbero aiutare la casa giapponese a rilanciarsi sul mercato globale. Sarebbe facile, per come è stato trattato ultimamente, parlare di Sonic, ma in realtà vogliamo tornare ancora più indietro, per riscoprire delle vere e proprie perle. Gioielli che sembra siano stati sotterrati in un campo, ma di certo non sono mai stati cancellati dalla nostra memoria. Alcuni di questi nomi hanno avuto, anche di recente, delle riproposizioni, ma noi qui stiamo sognando progetti che ricalchino lo stile degli originali e possano davvero rendergli giustizia.

Cinque titoli per riportare SEGA sulla cresta dell'onda dopo un periodo buio

Golden Axe

Mentre iniziava ad imporsi nei coin-op, stava crollando il muro di Berlino. Un hack 'n slash genuino, con una grafica curatissima, amato al punto da essere tra i titoli convertiti da cabinato a qualsiasi piattaforma del tempo. La sua ultima apparizione nei locali, con lo stesso stile di gioco, fu una sorta di rivisitazione di sé stesso in quel capolavoro senza tempo di Revenge of the Death Adder. Nel mondo di oggi si potrebbe pensare che l'unica via possibile sia quella tracciata da quell'abominio di Beast Rider, ma noi siamo convinti che non sia assolutamente così. Oggi un buon titolo d'azione, immediato, con la grafica curata e magari progetto eseguendo un'operazione di mercato simile a quella svolta tempo fa per Bionic Commando, ovvero una versione remake e remaster, non credete possa far sventolare l'egida di Sega? In fondo Dragon's Crown ha dimostrato che si può unire la forma di nuova generazione, con un'impronta old school.

Shenmue

Ha segnato una generazione di giocatori. La più grande evoluzione di Dragon's Lair, forse la migliore in assoluto. Il terzo capitolo è uno dei pochi giochi richiesto dai fan agli sviluppatori, anno dopo anno, quasi quanto coloro che chiedono il rifacimento di Final Fantasy VII. Anche se come per il jRPG di Square sembra che le preghiere restino sempre inascoltate. Ci sono state aperture recenti e forse una raccolta fondi su Kickstarter potrebbe essere una soluzione a questo problema, soprattutto per avere velocemente tutta la visibilità necessaria ad una proprietà intellettuale fortissima ma forse non così conosciuta dalle nuove leve. Magari qualcuno potrebbe pensare che ormai il pubblico abbia cambiato i propri gusti, eppure siamo certi che, nonostante Heavy Rain o Beyond non siano titoli completamente mainstream, ci sia ampio spazio per questo genere di esperienze. In questo caso, se la qualità si dimostra adeguata, basterebbe solo il nome a "far tremare le vene e i polsi", direbbe Dante.

Shinobi

Abbiamo avuto Ninja Gaiden Black per avere la conferma che il gameplay può cambiare, eppure restare fedele al proprio spirito. E' essenziale, per ottenere successo, anche un pizzico di genialità mescolata a follia, che in pochi sono riusciti ad avere; tra questi c'è Tomonobu Itagaki, che ha riportato alla luce le avventure di Ryu Hayabusa. Noi vorremmo qualcosa di simile per una vecchia ma gloriosa proprietà intellettuale di SEGA. Shinobi era perfetto in sala giochi, ma anche su console si è dimostrato davvero potente nelle varie versioni distribuite. Un tempo ogni software house aveva il proprio ninja di fiducia, ma ora sembra essere parzialmente scemato l'interesse verso questa figura: non è forse il momento migliore per tornare a lanciare shuriken in ogni dove? Tenchu non si vede all'orizzonte, oltre ad avere una meccanica di gioco completamente diversa, e i più attempati non potrebbero che acclamare il ritorno a gran voce... magari!?

Panzer Dragoon

Un capolavoro uscito per Saturn, un brand molto particolare e probabilmente il più difficile da gestire, di questa selezione, ma non per questo meno carico di potenziale. Nonostante l'altissima qualità del remake apparso sulla prima Xbox abbia dimostrato che ci sia ancora spazio per questo marchio, con la potenza computazionale offerta delle nuove piattaforme, non sarebbe assurdo valutarne una versione aggiornata. Provate ad immaginare di trovarvi in una vastissima isola da esplorare, in "sella" al vostro drago, viaggiando in un mondo open world, svincolati da un avanzamento su "rotaia" e imponendo delle missioni ad hoc, non vorreste prenotare la vostra copia già da ora?

SEGA Rally

Soprattutto il secondo è ancora oggi godibile in qualsiasi sala giochi degna di questo nome. Un titolo perfetto allora come oggi. Si derapa in curva, slittando come se si fosse a bordo di una saponetta. Ha avuto la sua controparte PC con lo splendido Screamer, che ne richiama la guidabilità, successo degli italianissimi Milestone, ora più impegnati nelle simulazioni che nei titoli arcade. Ha provato a tornare con la versione Revo, calibrando in modo discreto la guida moderna e retro, in un pastiche che non ha sicuramente aiutato le vendite. Si deve essere chiari, offrire qualcosa di classico ma mai più riproposto, di uno stile fantastico, che apre il cuore mentre si controlla la vettura, sollevando un'onda di fango che sommerge la visuale del giocatore. E' il momento giusto, senza contare che la riduzione su mobile potrebbe ispirarsi a quella di Asphalt, che funziona alla grande.