Nato come semplice mod di Half Life 2, Insurgency è riuscito a far breccia nel cuore degli amanti degli sparatutto in prima persona a tal punto che la sua versione a pagamento è stata acquistata oltre tre milioni di volte. Stiamo parlando di uno sparatutto tattico, in molti casi avvicinabile alla serie Arma come concetti base più che al classico Call of Duty, e che ha fatto della sua community particolarmente dedicata uno dei principali punti di forza. Dopo l'acquisizione da parte di Focus Home Interactive sono arrivati anche i fondi per lo sviluppo di un vero e proprio seguito ufficiale e durante l'evento What's Next di Parigi siamo riusciti a scoprire qualcosina in più sul titolo. Purtroppo, visto lo sviluppo molto arretrato del titolo, ci è stato possibile esclusivamente approfondire i concept e le idee degli sviluppatori, senza vedere però alcuno straccio di gameplay o di screenshot esclusivo. Proveremo, ancora una volta, a raccontarvi quali sono le mire del progetto, nel tentativo di farvi capire se è un gioco che potrebbe fare al caso vostro o se invece le vostre attenzioni possono tranquillamente spostarsi altrove.
Si torna a una visione più intima e personale della guerra, con un racconto pronto ad appassionare
Il vero volto della guerra
La modalità competitiva resterà come sempre cuore pulsante e cardine centrale della produzione, ma si affaccia per la prima volta anche una campagna per giocatore singolo, o meglio una campagna studiata per quattro giocatori. Sebbene Insurgency: Sandstorm arrivi carico di una storia godibile anche in solo è con altri tre giocatori in co-op che riuscirà a dare il meglio. Esisterà comunque la possibilità di affrontare l'intera storyline accompagnati dai bot programmati per l'occasione ma già sappiamo che l'intelligenza artificiale difficilmente potrà garantire lo stesso grado di coinvolgimento ricreabile con un gruppo affiatato di giocatori. I dettagli emersi sul gameplay, sulla gestione dei livelli e sulla varietà delle missioni da affrontare sono sostanzialmente nulli, con gli sviluppatori che hanno preferito entrare maggiormente nel dettaglio della storia e dei suoi personaggi.
Vestiremo i panni di una giovane eroina coinvolta suo malgrado nel conflitto iracheno, una ribelle con un passato tormentato fatto di rapimenti e di terribili perdite. Ad aiutarla in questo caso alcuni soldati delle forze speciali ma anche altre figure che hanno poco a che fare con l'esercito regolare, iniettando così diversi elementi della trama interessanti che sembrano volersi distanziare enormemente dai classici racconti di guerra eroici a cui siamo abituati. Jihadisti, ribelli e truppe della coalizione potrebbero rappresentare i tasselli di una storia matura finalmente, qualcosa di sorprendente che lasci a bocca aperta i giocatori. New World Interactive proverà così a portare gli orrori della guerra sui nostri schermi, narrando in modo crudo e violento un conflitto estremamente vicino alla realtà. Si abbandona la grande visione dei giochi americani dove il nostro super soldato ha in mano le sorti del mondo intero, tornando di prepotenza su un piano molto più personale che francamente mancava dalla scena da troppo tempo, una storia intima che potrebbe catturare l'attenzione di molti giocatori. Ad abbellire il comparto tecnico ci penserà poi come sempre l'Unreal Engine 4, che ormai ha dimostrato di saper essere un motore efficace e malleabile, in grado altresì di garantire risultati eccellenti con sforzi davvero minimi. Insurgency: Sandstorm, come dicevamo, non vuole tradire le sue origini, mantenendo una fortissima impronta multi giocatore. L'Unreal Engine 4 rinvigorirà l'aspetto grafico delle location, che vedranno un aumento piuttosto consistente delle loro dimensioni. Per mantenere gli scontri accesi verranno quindi inseriti tutta una serie di nuovi veicoli da utilizzare principalmente come trasporto e per fare fuoco di soppressione.
Dimenticatevi gli scontri aerei come su Battlefield o sventagliate di minigun dagli elicotteri, Insurgency: Sandstorm continua a rimanere adesso a una guerra intima, dove la fanteria continua a farla da padrone. Sebbene gli sviluppatori non abbiano voluto sbilanciarsi troppo sulle nuove meccaniche sappiate che il titolo manterrà intatto anche lo spirito realistico che lo ha sempre distinto, un'esperienza hardcore con una cura nei dettagli e negli armamenti certosina, così come nella balistica dei proiettili ora ulteriormente migliorata. Per saperne di più, purtroppo, dovremo attendere ancora qualche mese, ma ci sono grossi progetti interessanti per ciò che concerne gli eSport e più in generale la gestione torneistica del titolo. A breve sui server di Insurgency verrà infatti implementato il cosiddetto eSports framework, un tool di gestione delle partite classificate che aprirà le porte ai giocatori professionisti. Ciò che arriverà sul primo capitolo sarà solo un antipasto di quello che ci attenderà poi su Sandstorm, una sorta di beta per verificarne le funzionalità e assicurarsi che tutto funzioni per il verso giusto. Al momento non esiste alcuna data di lancio per Insurgency: Sandstorm ma il team di sviluppo ha comunque voluto precisare che l'arrivo di Focus come partner per la pubblicazione del titolo non cambierà minimamente la filosofia della compagnia, da sempre incentrata sullo sviluppo della versione PC. Il nuovo capitolo prenderà proprio questa piattaforma come base di partenza, per poi adattarla alle versioni console, una scelta obbligata a detta loro, per ricompensare i numerosissimi fan che in tutti questi anni hanno supportato il progetto su Steam. Tenete le orecchie ben tese dunque perché il prossimo 27 febbraio gli sviluppatori terranno una live su Twitch proprio per i fan dove potrebbero spuntare nuove informazioni interessanti in merito a Insurgency: Sandstorm.
CERTEZZE
- Un modo di narrare la guerra in modo molto diverso dal solito
- Interessante struttura per gli eSport
- Incentrato sul realismo
DUBBI
- I bot potrebbero sminuire il valore della campagna