Spellforce è una serie piuttosto di nicchia che ha visto negli anni crescere esponenzialmente il numero di appassionati legati al marchio grazie al supporto costante dei modder e alla buona qualità dei titoli in questione. Spellforce inoltre, è ancora uno strategico di stampo classico con fazioni, unità e risorse indirizzato verso il pubblico PC ma che ha saputo negli anni trovare una sua strada, diventando opera unica in un genere ormai abbandonato dalle maggiori software house. A Londra abbiamo visto ciò che sarà della serie a partire dal prossimo 7 dicembre, quando Spellforce 3 arriverà a spron battuto sugli scaffali dei negozi. Inutile dire che se avete seguito la trilogia fino a questo punto le novità potrebbero sicuramente interessarvi ma, anche se scoprite solo ora la produzione, il terzo capitolo potrebbe essere quello più adatto dal quale iniziare. Andiamo a vedere il perché.
Semplificazione è la parola d’ordine
La prima cosa interessante, e che potrebbe riportare in auge la serie, è l'ambientazione di questo terzo capitolo, che si presenta al pubblico come puro e semplice prequel. La terra di Eo non ha ancora subito il cataclisma che l'ha frammentata in piccole isole e le pietre di Aonir non sono ancora state piazzate per sorreggere il mondo. La campagna principale, della durata di circa trenta ore, ci guiderà quindi alla scoperta degli accadimenti che hanno portato al cataclisma, divenendo terreno fertile, come dicevamo, anche per chi si approccia per la prima volta alla serie. Non si sa molto di più circa il resto, purtroppo, e anche durante la nostra prova non abbiamo scovato indizi significativi che potessero rivelare ulteriori dettagli sulla trama, elemento che analizzeremo più che volentieri in sede di recensione. Possiamo però parlarvi del gameplay, dei primi passi fatti nel livello introduttivo e delle buone sensazioni che Spellforce 3 ci ha comunque lasciato, tutti elementi che poi si ritroveranno anche nel multiplayer competitivo e pure nella modalità co-op fatta di dungeon e raid (anche se ancora molto fumosa). La nostra demo si è aperta con la possibilità di comandare in battaglia un manipolo di eroi, tradendo un po' l'anima da strategico e presentandosi sostanzialmente come un gioco di ruolo in tempo reale, un mix di generi che risulta interessante e pure ben fatto. La visuale isometrica e il buon motore di gioco, leggero ma visivamente di ottima qualità, ci hanno riportato velocemente alla memoria titoli del calibro di Baldur's Gate ma qui tutto si muove più velocemente con le azioni che scorrono rapide mentre di spostano i tank in prima linea e si posiziona maghi e arcieri lontano dalle lame e dagli scudi. Tutto funziona a dovere e il gameplay si arricchisce mano a mano che i nostri personaggi salgono di livello, potendo fruire di alberi delle abilità dedicati e specializzazioni capaci di cambiarne sostanzialmente ruolo. L'arciere ad esempio può diventare un curatore potenziando l'intelligenza e i combattenti corpo a corpo possono essere puri assassini o resistenti guerrieri da mischia, soluzione classica ma sempre piacevole da ritrovare vista anche la buona quantità di incantesimi a disposizione per ogni personaggio. Il sistema risulta comunque malleabile e si prospetta interessante scoprire come poi, con il proseguo della storia, i personaggi si muteranno e quante e quali nuove classi entreranno nel nostro gruppo. Sarà altresì molto importante scegliere l'arma giusta per combattere l'avversario che ci troveremo di fronte dato che Spellforce 3 utilizza un sistema carta, sasso e forbice per le tipologie di danno e armature, un elemento che con gli eroi è solo marginale ma che diventa di vitale importanza quando saranno gli eserciti a scontrarsi sul campo di battaglia e il micromanagement diventerà l'ago della bilancia tra una valorosa vittoria e una sonora sconfitta.
Più legno per questa torre!
È qui che entra in gioco la costruzione e gestione della nostra cittadella, che durante la campagna si estenderà a perdita d'occhio e potrebbe addirittura andare ad occupare ampie aree della mappa. Le novità più grosse di Spellforce 3 arrivano dunque proprio dalla gestione delle risorse, estremamente semplificata rispetto al passato. Immaginate di avere a che fare con uno strategico qualsiasi, alla Warcraft o alla Command & Conquer ma senza la necessità di dover guidare e controllare i lavoratori direttamente, che ora agiranno in maniera indipendente andando a caccia, scavando nelle miniere o abbattendo gli alberi, con il giocatore che deve unicamente decidere la quantità di civili da assegnare all'operazione. Il tutto è stato pensato per amplificare l'importanza dei settori delle mappe, che richiederanno al giocatore di controllare e possedere enormi spazi di terreno per continuare a produrre risorse e mantenere in salute l'esercito. Ed è quando la vostra armata sarà pronta per partire alla scoperta di nuovi lidi che le cose si faranno interessanti. In Spellforce 3 al giocatore è richiesto di avere pieno controllo di ogni soldato coinvolto, spostando singolarmente ogni unità in posizione strategica e usando gli eroi saggiamente per ribaltare gli scontri. Abbiamo giocato davvero troppo poco per valutare l'efficacia dell'intelligenza artificiale purtroppo, ma per quanto visto anche la campagna dovrebbe permettere di divertirsi con un livello di sfida tutto sommato stimolante. Solo tre razze (orchi, umani ed elfi) prenderanno parte agli scontri ma il motore proprietario sembra poter gestire egregiamente i vasti eserciti che si fronteggiano e le mappe ci sono sembrate ben disegnate, con alture da sfruttare a nostro piacimento, strettoie, boschi per le imboscate e mille altre soluzioni tattiche. Questa prima prova di Spellforce 3, al netto delle semplificazioni, ci ha comunque colpito piacevolmente mettendo sul campo una semplificazione marcata ma anche alcune trovate interessanti per controbilanciare l'interesse dei veterani.
CERTEZZE
- Motore di gioco leggero e dal buon impatto grafico
- La semplificazione delle meccaniche potrebbe attirare nuovi adepti...
DUBBI
- ...ma infastidire i veterani
- La trama, così come le modalità co-op sono ancora avvolte nel mistero