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Si torna a Karnaca con Dishonored: La Morte dell'Esterno

Primo incontro con il corposo DLC stand-alone ambientato nell'universo di Dishonored

PROVATO di Pierpaolo Greco   —   28/08/2017
Dishonored: La Morte dell'Esterno
Dishonored: La Morte dell'Esterno
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Annunciato sul palco della conferenza Bethesda, in occasione dell'E3 di Los Angeles, non ci saremmo aspettati di trovare La Morte dell'Esterno in forma giocabile e praticamente completa alla Gamescom di Colonia. Manca talmente poco all'uscita del titolo che avremmo immaginato di ritrovarci con il codice review tra le mani nell'arco di una decina di giorni al massimo. E invece i ragazzi di Arkane erano prontissimi a intrattenerci con il loro prossimo gioco in occasione dell'edizione 2017 della fiera tedesca. Entrati nella zona riservata dello stand, uno dei programmatori del gioco ci ha gentilmente fatto accomodare di fianco a un'altra manciata di giornalisti con davanti a noi una generosa postazione PC e 55 minuti per affrontare in totale libertà una delle missioni del gioco completo, la seconda per l'esattezza, intitolata Follow the Ink. Siccome, a detta dello sviluppatore, non sarebbe stato possibile completarla in un tempo così ristretto, ci è stato consigliato vivamente di sperimentare e di dare un'occhiata ai poteri e agli elementi accessori, piuttosto che focalizzarci sugli obiettivi. E così abbiamo tentato di fare prima di passare qualche minuto in compagnia di un membro del team per una manciata di domande.

Si torna a Karnaca con Dishonored: La Morte dell'Esterno

Intanto partiamo con qualche informazione di base. Dishonored: Death of the Outsider è un'espansione stand alone, quasi più uno spin-off che un DLC tradizionale. Esattamente come è avvenuto con Uncharted: L'Eredità Perduta, non sarà necessario avere uno dei due Dishonored per installare questo titolo, tanto meno sarà necessario averli giocati anche se, a dirla tutta, ci è sembrato evidente che avere un'infarinatura di questo universo possa sicuramente aiutare il giocatore o comunque farlo sentire più coinvolto. La storia è tutta focalizzata su Billie Lurk, seconda in comando di Daud, l'assassino dell'imperatrice Kaldwin del primo Dishonored, nonché figura chiave anche del secondo titolo grazie a un sapiente colpo di scena. Dopo le vicende raccontate ne Il Pugnale di Dunwall, secondo DLC del titolo originale, i due tornano ad allearsi, questa volta con l'unico obiettivo di uccidere l'Esterno, quella sorta di divinità che abita e controlla il Void e che, stando alle convinzioni dei due, è causa di tutto il male che affligge e corrompe l'Impero. In realtà all'interno de La Morte dell'Esterno potremo assistere anche a una sottotrama più sottile che vede la nobiltà di Karnaca iniettarsi il sangue dei poveri come fosse una sorta di droga per avere accesso, per qualche istante, alle meraviglie del Void. A quanto pare più la vittima è malata o in fin di vita e più il sangue è in grado di generare allucinazioni potenti.

È oppure non è Dishonored?

Nel concreto però come si gioca questo add-on? In modo adeguatamente differente dai due Dishonored. Innanzitutto Billie ha tutti i poteri disponibili fin dall'inizio e questo si traduce in un level design decisamente più aggressivo e ampio fin dall'inizio visto che lo sviluppatore ha potuto dare per scontate tutte le abilità del giocatore. Niente tutorial o sezioni in cui si tiene per mano il player per intenderci. Inoltre, visto che il nuovo protagonista non è stato "toccato" dall'Outsider, non ha un controllo diretto della magia e questo fatto si traduce in una gestione completamente differente del mana che ora non deve più essere recuperato con i vari elisir ma è gestito tramite un classico tempo di ricarica. I poteri di Billie sono infatti garantiti da tre diversi gadget che attingono il loro potere direttamente dal Void e non si consumano mai completamente. Basta aspettare una decina di secondi e siamo di nuovo pronti a riutilizzarli. Non essere in contatto diretto con l'Esterno vuol dire anche non dover più tenere conto del caos o delle conseguenze delle proprie azioni. Billie è libera, indipendente e può comportarsi come preferisce e per il giocatore questo significa poter sperimentare, non dover rimanere legato al solo combattimento stealth o a quello action: potremo davvero agire come preferiamo rimanendo nascosti per qualche minuto prima di scatenarci con le granate, la balestra da polso o la spada di Billie, senza preoccuparci del punteggio finale o di aver modificato il nostro allineamento. Non è ben chiaro se questo fatto si tradurrà nella scomparsa dei finali multipli, ma ci auguriamo ovviamente che non sia così.

Si torna a Karnaca con Dishonored: La Morte dell'Esterno

Entrando nel dettaglio erano quattro i poteri che ci siamo ritrovati a utilizzare in concreto, uno dei quali passivo. Partiamo proprio da quest'ultimo garantito da una sorta di amuleto a forma di cuore o stomaco che Billie aveva con sé e che le permetteva di ascoltare i ratti di strada e scoprire così vie di accesso secondarie o piccoli tesori nascosti in giro per le strade di Karnaca. Gli altri tre invece erano tutti attivi e ben evidenziavano la volontà di Arkane di offrire sempre uno stile di gameplay alternativo. Il primo è Displace, una versione riveduta del classico Blink di Corvo Attano. Invece di attivarsi istantaneamente, il potere consente di lasciare sul punto di destinazione scelto una silhouette viola di Billie dandoci poi la possibilità di scegliere in quale momento, concretamente, effettuare il teletrasporto. In questo modo il gioco assume un ulteriore strato tattico visto che potremo ad esempio rimanere nascosti o a distanza per studiare adeguatamente pattuglie e ronde per poi teletrasportarci solo nel momento desiderato.

Si torna a Karnaca con Dishonored: La Morte dell'Esterno

Con Semblance potremo invece prendere le sembianze di un qualsiasi essere umano fino al termine del potere. Ci sono un po' di elementi da tenere in considerazione. Prima di tutto dovremo portarci alle sue spalle per poter agire indisturbati e, accanto all'opzione di stordimento o uccisione rapida, si attiverà anche quella per "rubare" il suo aspetto. Dopodiché bisogna ricordarsi che il corpo della persona di cui abbiamo preso le sembianze rimarrà a terra come un qualsiasi altro morto e dovremo quindi stare attenti a nasconderlo rapidamente per evitare di essere beccati in flagrante o far saltare prima del previsto la nostra copertura. Infine c'è Foresight, l'abilità cruciale per l'esplorazione e la gestione delle pattuglie. Attivandola congeleremo per qualche istante il tempo e potremo muoverci liberamente per l'area di gioco circostante a Billie in una sorta di stato alterato della realtà. Non saremo in grado di attraversare muri, porte o finestre ma potremo vedere attraverso di essi e marchiare nemici od oggetti altrimenti invisibili come gli amuleti d'ossa. In questo modo, una volta disattivato il potere, questi rimarranno ben visibili ed evidenziati in giallo con tanto di cono visivo nel caso in cui si tratti di essere viventi. In concreto questo è l'unico potere che davvero stimola l'approccio più ragionato alla Dishonored visto che Billie non avrà alcun altro modo per poter studiare il nemico senza farsi vedere.

Dishonored: Death of the Outsider si è presentato a questa Gamescom in forma smagliante e in uno stato che dimostra con forza quanto poco rimanga ancora da attendere prima di vederlo sul mercato. La data è infatti settata per il 15 settembre ed è ben evidente che questo DLC stand-alone sarà in grado di tenere compagnia, si spera per un buon quantitativo di ore, a tutti i fan della serie e magari riuscirà davvero a risultare appetibile anche a chi non ha mai sentito parlare di Dishonored. Per quello che ci riguarda, non vediamo l'ora di poter giocare la versione finale.

CERTEZZE

  • Nuovi poteri che determinano nuovi stili di gioco
  • Aver abbandonato l'elemento del caos dovrebbe offrire una maggiore libertà di approccio al giocatore
  • Sembra esserci un buon tasso di sfida anche per i veterani della serie

DUBBI

  • Il DLC rischia di concludere definitivamente la saga di Dishonored
  • Ci auguriamo che sia perfettamente ottimizzato fin dalla sua uscita, anche su PC