Sette giorni pieni di articoli: roba da leccarsi i baffi! Se non vi siete saziati con le recensioni del super atteso e super discusso Alan Wake e Lost Planet 2, potete chiudere in bellezza il weekend con i nostri coverage in giro per il mondo, ovvero StarCraft 2 e la combo Bethesda Rage - Fallout: New Vegas e in attesa che passi l'estate scoprire tutte le novità sulla beta multiplayer di Halo: Reach.
Pierpaolo Greco è volato negli studi Blizzard di Parigi per il provato esclusivo di StarCraft 2, che per la prima volta si è rivelato nella sua componente single player. Il mega articolo, inclusa l'intervista fatta da Umbertino Moioli al lead producer, ci racconta tutto sul gioco e svela le novità finora semplicemente accennate che ampliano il "semplice" scheletro RTS del gioco. La gestione delle risorse non si fa solo sul campo, ma anche prima di andare in battaglia direttamente nelle stanze dell'astronave Hyperion. Ecco quindi che ci viene data la possibilità di lavorare sugli upgrade delle nostre unità, con modifiche di "stato" ma anche abilità nuove di zecca, sviluppare tecnologie per costruire nuove unità o assoldare mercenari, tutto ciò per aumentare lo spessore tattico del gioco. Tatticismo che nelle missioni giocate da Pierpaolo è essenziale vista la diversificazione di obiettivi che compone ogni missione. Con la data di uscita confermata al 27 luglio, l'attesa si fa sempre più spasmodica, viste anche le scene da isteria di massa scatenatesi worldwide per le chiavi della beta multiplayer, chiavi che a breve metteremo di nuovo a disposizione.
La rabbia del capo
E sempre per rimanere in tema multiplayer, lunedì il nostro uomo Microsoft Antonio "Baronkarza" Jodice ci ha aggiornato su tutto, ma proprio tutto e anche di più (si legga superdiretta) sulla beta multiplayer di Halo: Reach atteso come il Messia da parte di tutti i boxari orfani di Master Chief e soci. La base è sempre quella solida e collaudata di Halo, ma questa volta Bungie ha introdotto una serie di corpose novità tattiche per specializzare maggiormente il proprio alter ego in battaglia, il tutto condito da un buon passo avanti a livello grafico.
La novità più rilevante è quella relativa ai poteri superiori delle armature: lo Spartan ha la possibilità di scegliere tra quattro "classi", ovvero Ricognitore, Guardiano, Aereo e Cacciatore, ognuna con una propria abilità speciale, come il jet pack o la mimesi ottica. Inoltre è cambiato radicalmente anche il sistema di progressione. Dopo ogni match vengono attribuiti dei crediti, a seconda della prestazione. Accumulandoli si sale di livello e, soprattutto, si possono acquistare nuovi elementi con cui personalizzare il proprio Spartan, dai corpetti alle spalle alle visiere e agli accessori, con variazioni che sono unicamente estetiche ma che andranno a identificare il tempo dedicato al gioco di ogni utente. La beta è in divenire, Microsoft ha deciso che col tempo verranno aggiunti nuovi tasselli a questa versione di prova, non ci resta che continuare a giocare fino al 19 maggio, data di chiusura ufficiale della beta. Non sarà gettonata come Londra, la capitale per eccellenza dei press tour, ma Parigi ci ha regalato belle soddisfazioni visto che Umberto ha potuto vedere Rage di id Software, sviluppatore che non ha bisogno di presentazioni e Fallout: New Vegas realizzato da Obsidian, specializzati nel creare secondi capitoli di franchise di successo che non hanno mai fatto rimpiangere i prototipi.
Rage è un titolo piuttosto particolare per id, non si tratta del suo "solito" FPS, ma oltre alle meccaniche shooter aggiunge una inedita componente avventurosa esplorativa quasi rpgistica, e con addirittura i mezzi per spostarsi all'interno del vasto mondo di gioco, come se ci trovassimo in una sorta di Borderlands sotto steroidi, con il nuovo motore id Tech 5 che disegna splendidi scenari post atomici, dove massacrare senza pietà mutanti, pseudo-ninja armati di coltelli e mostri vari. E se le armi non bastassero ci sono tutta una serie di gingilli come la macchinina telecomandata esplosiva. Da un blando RPG passiamo a uno vero e proprio con l'anteprima di FallOut: New Vegas, scritta dall'instancabile Umberto, che ci racconta l'inizio dell'avventura e i cambiamenti figli dei numerosi feedback degli utenti, che senza stravolgere nulla delle meccaniche di Fallout 3 hanno certamente corretto piccole magagne e criticità. Armi potenziabili da subito e un inedito sistema di reputazione che fa evolvere la storia (e il gameplay) a seconda dei rapporti che si intrattengono con i vari NPC sono le prime cose che si notano pad alla mano; c'è comunque molto altro da scoprire del gioco, il nostro consiglio è quello di fiondarvi subito a leggere l'articolo.
Buio sul pianeta
Giovedì è stato il giorno della pubblicazione della recensione di Lost Planet 2 di Capcom, seguito di uno di quei giochi che diede il la al fenomeno conosciuto nei forum di mezzo mondo come "console war". Questo secondo capitolo fiuta lo spirito del tempo e, come spiega bene il nostro articolo, è praticamente votato a una fruizione multigiocatore, fino a un massimo di quattro giocatori. Abbandonate le sterminate lande innevate si passa a giungle, foreste, laghi e ambientazioni urbane, il tutto impreziosito da una robusta sezione di upgrade del proprio avatar, da specializzare a seconda del proprio stile di gioco.
E visto che il motore proprietario di Capcom non fa sconti a nessuno, guardatevi i vari filmati e la videorecensione per gustarvi degli scorci di rara bellezza, ma soprattutto gli impressionanti boss di fine livello, più grossi e più cattivi rispetto a quelli messi al tappeto più di tre anni fa. Concludiamo in bellezza con la recensione di Alan Wake, il titolo che negli ultimi giorni ha scatenato un putiferio in rete, con giudizi che variano dal capolavoro assoluto alla mezza delusione. A noi, anzi ad Antonio Jodice è piaciuto molto, ma non è quel titolo perfetto che molti si aspettavano, il nostro 8.9 è lì a dimostrarlo. Ma alla fine cos'è Alan Wake? E' la storia di un uomo che farà di tutto per ritrovare la moglie, scomparsa in una notte orribile, sconfiggendo un male oscuro e un po' delle paure che lo attanagliano ma è anche un action adventure che difficilmente lascerà indifferente chi lo affronterà col pad alla mano. Un titolo dalla grande atmosfera, graziato da un'impeccabile messa in scena, pieno di rimandi e citazioni cinematografiche e letterarie (qualcuno ha detto Stephen King?) con una parte narrativa che ci lascia col fiato sospeso, ma che alla fine tradisce parte delle promesse fatte, con un piglio shooter fin troppo marcato che travolge quello esplorativa avventuroso. Un gioco comunque eccezionale da giocare al buio e con un buon impianto surround per morire di paura e per trascinarci negli incubi di Alan.