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Un nuovo racconto su PS Vita

La celebre serie di RPG Tales debutta su PlayStation Vita con un episodio che riprende la (quasi) omonima versione DS. Lo abbiamo provato per voi al Tokyo Game Show

PROVATO di Marco Perri   —   17/09/2011
Tales of Innocence R
Tales of Innocence R
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Tales: una saga decennale, famosa e apprezzata in tutto il mondo. Ogni nuova release in madrepatria genera automaticamnete richieste e petizioni perché venga distribuita in occidente. Un franchise che viene curato da un gran numero di team e riesce comunque a uscire su ogni console, molto spesso con più episodi. E nonostante da noi si stia ancora aspettando la localizzazione di diversi capitoli della saga, in Giappone continuano a uscirne di nuovi e altri ancora sono in fase sviluppo. A tal proposito, allo stand Sony abbiamo potuto provare una demo giocabile di Tales of Innocence R, l'ennesima fatica di Namco Tales Studio che dunque debutta su PlayStation Vita.

Puro fantasy nipponico

Con tutti gli episodi usciti da quel lontano Tales of Phantasia per Famicom del 1995, è quasi impossibile non conoscere la saga in questione, invero leggendaria (curiosamente, il primo episodio era conosciuto inizialmente come "Legendary RPG", appunto). L'attuale generazione di console ha portato molta fama al brand, con ottimi esponenti come Vesperia su Xbox 360 a ridare linfa al genere dei JRPG e contribuendo a rilanciarlo in Occidente; o l'ultimo arrivato Xillia per PlayStation 3, per ora uscito solamente in Giappone ma già protagonista di un successo travolgente, avendo piazzato più di mezzo milione di copie nella prima settimana di commercializzazione, segno che questo genere può ancora dare molte soddisfazioni anche al botteghino.

Un nuovo racconto su PS Vita

Proprio per questo motivo, la strategia di Namco Bandai con Tales of Innocence R appare chiara: riprendere un prodotto uscito a suo tempo su Nintendo DS e aggiungervi il suffisso R, che come indicato dal producer Odate sta per "re-immaginazione". Che si tratti o meno di un pretesto, sarà l'esito finale a chiarircelo; di fatto il prodotto che ci siamo trovati tra le mani al TGS 2011 non ci ha deluso. Parliamo subito dell'aspetto tecnico, e cerchiamo di farlo senza essere condizionati dallo splendido schermo di PlayStation Vita. Il prodotto c'è, e si vede; le animazioni dei personaggi sono state ridisegnate, gli effetti di luce rivisti e aggiunti grazie alla maggior potenza computazionale del nuovo mostro tecnologico Sony, gli artwork sono come sempre strepitosi e la luminosità dell'OLED mette in risalto in tutto la loro cura. L'ambiente di gioco mostrato nella brevissima demo (quattro minuti di gioco appena) ci dona una foresta dai colori sgargianti, con fiumi ad attraversarla e il consueto parco nemici ad attenderci al varco per ricordarci che siamo in un JRPG e che, per quanto possa essere bello scorrazzare estasiati, bisogna anche affrontare degli avversari. Che questa re-immaginazione abbia coinvolto anche il sistema di combattimento?

Senza armi proprio non si può

Per gli avvezzi alla serie è difficile capire ogni volta quali siano le differenze nei combat-system della serie, ma per chi la conosce poco o ancora meno è praticamente impossibile, in quanto si somigliano un po' tutti. In questo caso il sistema riprende quanto già visto in altri episodi, garantendo una certa libertà in battaglia e permettendo con il tempo di imparare le proprie mosse e di utilizzare senza consumare in breve tempo tutti i propri punti abilità.

Un nuovo racconto su PS Vita

I personaggi che abbiamo visto contemporaneamente su schermo sono quattro, più ovviamente i nemici. Il motore di gioco, rifatto per l'occasione, ha retto l'impatto senza battere ciglio nonostante le luci e gli accenni di particellari nel momento delle mosse speciali. L'azione di gioco è armoniosa come da tradizione, permettendo di muoversi sul piano 3D utilizzando tramite menù a comparsa gli oggetti, cambiare strategie e formazione così come impartire comandi ai nostri alleati, unendo al tutto l'ovvio input di attacchi, assegnabili all'analogico come alla croce direzionale. Nota particolarmente positiva: i tempi di caricamento nella ripresa dell'azione di gioco dopo un combattimento sono quasi nulli, permettendo così un flusso omogeneo tra esplorazione e scontri senza appesantire l'esperienza generale.

CERTEZZE

  • Il primo Tales su Vita
  • Artisticamente ottimo
  • Zero tempi morti

DUBBI

  • Combat system troppo simile agli episodi precedenti
  • Per quanto rinnovato, rimane un remake