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Correre a Parigi

Siamo tornati a giocare il nuovo Need for Speed approfittando di un evento in quel di Parigi organizzato da Electronic Arts

PROVATO di Pierpaolo Greco   —   21/09/2011
Need for Speed: The Run
Need for Speed: The Run
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Versione testata: PlayStation 3

Abbiamo parlato a lungo nei mesi scorsi del nuovo capitolo di Need for Speed, eclettica serie su cui Electronic Arts ha investito pesantemente negli ultimi anni, spezzando in più parti il cuore del franchise con l'obiettivo di raggiungere un numero sempre più elevato di giocatori.

Correre a Parigi

Un'offerta così variegata ha però suscitato anche diverse incomprensioni nei fanatici della serie, non tanto per la deriva simulativa intrapresa con Shift e il suo sequel quanto per l'audace svolta arcade raggiunta con Hot Pursuit dove grande focus era stato dato al gameplay e allo stile di gioco lasciando però da parte alcuni dei segni distintivi della serie. È quindi con questo The Run che EA cerca di ritornare veramente al passato coinvolgendo nuovamente quei Black Box autori di Most Wanted e Carbon proponendo sì un gameplay ancora fortemente arcade ma accompagnato da un una grande attenzione alla storia. Questa scelta è stata ben evidente fin dal momento dell'annuncio grazie a un protagonista forse poco delineato nella sua personalità ma sicuramente interessante e un taglio narrativo molto evidente e incisivo.

A che punto eravamo?

Nei panni di Jack Rourke verremo quindi coinvolti per vicissitudini personali in una lunghissima gara sul territorio degli Stati Uniti d'America con l'unico, difficile obiettivo di arrivare primi alla fine del frenetico coast to coast intorno a cui ruota il gameplay di Need for Speed: The Run. Jack dovrà sfuggire ai poliziotti che lo inseguiranno per mettere termine alla sua guida estremamente sportiva, dovrà evitare a tutti i costi i criminali che lo stanno inseguendo a causa dei suoi debiti e, ovviamente, dovrà a tutti i costi lasciarsi alle spalle anche gli altri 199 concorrenti di questa lunga gara senza esclusione di colpi. Nei passati mesi grazie ad alcuni eventi organizzati da Electronic Arts e approfittando degli appuntamenti fissi legati alle fiere di settore, abbiamo avuto diverse opportunità per vedere e provare in prima persona il titolo di guida arcade motivo per cui questo articolo si focalizzerà sulle poche novità sperimentate. Le postazioni di gioco disponibili nella cornice parigina permettevano infatti di provare sia la gara ambientata a Desert Hills, nel bel mezzo del deserto circondato dai classici canyon americani, sia quella mostrata durante la GamesCom 2011: quell'Indipendence Pass focalizzato sull'adrenalinico scontro tra il pilota e l'ambiente che vedremo ricorrere spesso nel gioco stando alle parole dello sviluppatore. Ma non era tutto perchè un paio di demo station permettevano anche di provare le tappe nove e dieci del gioco completo, ognuna composta da cinque diverse corse.

Correre a Parigi

Delle gare più classiche ambientate tra gli stati centrali dell'America tra Denver, Lismore, La Crosse e Chicago dove ci veniva richiesto di superare un certo numero di vetture prima di raggiungere il traguardo, solitamente a due minuti di distanza dall'inizio del percorso. Abbiamo però potuto sperimentare una piccola eccezione a questo gameplay, una sorta di Last Man Standing dove al giocatore non veniva richiesto soltanto di esibirsi in un determinato numero di sorpassi prima di raggiungere il traguardo, ma anche di effettuarli entro determinate scadenze per evitare di essere eliminato. In pratica allo scadere di checkpoint intermedi di circa trenta secondi dovevamo necessariamente trovarci davanti a una vettura per non essere squalificati. Sicuramente una deviazione sul tema ancora più frenetica che, ci auguriamo, sarà soltanto la piccola punta dell'iceberg di modalità che Need for Speed: The Run dovrà offrire al giocatore per tenere sempre adeguatamente a distanza lo spettro della ripetitività. In termini di giocabilità abbiamo potuto spremere a fondo i controlli e la risposta ai comandi visto il grande tempo a disposizione e la relativa tranquillità della nostra prova. I comandi sono classici con i due trigger per accelerare e frenare, un pulsante frontale per il freno a mano e un altro per l'uso della nitro. Proprio quest'ultima tende a ricaricarsi automaticamente in modo molto lento e più rapidamente in seguito alle nostre esibizioni su strada. Derapate, guida contromano, sorpassi al limite della fisica, salti e così via tenderanno a far aumentare molto più rapidamente il turbo a nostra disposizione. E' anche possibile modificare la visuale utilizzando i pulsanti dorsali ma si segnala l'assenza di una visuale dall'interno con o senza cruscotto, almeno per quello che riguardava le build da noi testate. Non mancavano invece i danni, ovviamente solo estetici e sempre parziali (niente sportelli o ruote perse, per intenderci) ma che facevano sfoggio di sè sull'unica vettura selezionabile nella demo, la Porche GT3 RS 40.

...con il Rewind...

Ci era invece sfuggita in precedenza l'esistenza di un pulsante per effettuare un vero e proprio rewind di alcuni secondi all'interno della gara. Premendo infatti il tasto dedicato alla funzione, dopo un piccolo caricamento ci ritroveremo una decina di secondi indietro rispetto al momento della pressione. Durante il nostro testing ce ne venivano concessi cinque per gara e in occasione di incidenti molto gravi come frontali o fuoristrada con annesse cadute nel vuoto, il sistema ci obbligava in automatico a utilizzarne uno. La feature bene si affianca poi alla nuova versione dell'Autolog che sarà ovviamente implementato a fondo e con diverse novità in The Run dopo il grande successo raccolto con il precedente Hot Pursuit.

Correre a Parigi

Nuova di zecca sarà la possibilità di vedere su schermo i tempi realizzati dai nostri amici direttamente nel corso della gara in determinati punti caldi del tracciato in modo tale da stimolare ulteriormente il giocatore a ripetere una curva precisa o una staccata rapida sfruttando proprio il rewind senza dover attendere la fine del percorso e rimanere magari interdetti davanti al singolo tempo finale. Altalenante il risultato raggiungo da Black Box in termini grafici. Il gioco si presenta infatti molto piacevole nel suo cuore pulsante ovvero l'esperienza di guida estremamente arcade: le macchine sono piuttosto pesanti ma allo stesso tempo rispondono bene ai nostri input e il senso di velocità è sempre molto evidente nonostante il Frostbite 2 che potenzia il titolo sia bloccato sui 30 frame al secondo. Anche le luci sono ben realizzate con ottimi fenomeni di HDR e un'illuminazione ambientale piuttosto realistica e ci sentiamo di spendere buone parole anche per le altre vetture che popolano le nostre gare, non solo gli avversari ma anche il traffico cittadino.

Correre a Parigi

Tuttavia The Run si presenta piuttosto sporco a una prima occhiata complice anche il grande aliasing presente su schermo e un'abbondanza di texture in bassa risoluzione soprattutto quelle a bordo strada. E anche se la distruttibilità dell'ambiente aggiunge molto spessore e varietà all'azione di guida mostrata su schermo, un uso forse eccessivo dei particellari su schermo porta il frame rate a essere molto ballerino nelle situazioni più concitate. C'è ancora del tempo per le ultime ottimizzazioni ma ci premeva far presente il fenomeno considerata l'importanza della fluidità in un titolo di guida. Mancano ancora poco meno di due mesi all'uscita del gioco ma siamo convinti che ci verrà data un'ulteriore opportunità di toccare con mano il titolo prima della recensione finale. Appuntamento quindi a questa occasione.

CERTEZZE

  • Il modello di guida è ben bilanciato nella sua natura arcade
  • Almeno sulla carta sembra esserci grande varietà nella storia e nelle modalità di gioco
  • Ottimo il lavoro svolto sulle luci, i modelli e l'interazione con lo scenario

DUBBI

  • Frame rate non molto stabile
  • Ancora completamente avvolto nel mistero il multiplayer
  • Sembra essersi persa ogni traccia dei quick time event, almeno nella demo provata