Diario del capitano
Oggi è giornata di siti "bucati". Prima è toccato all'americanissima Microsoft, che ha ammesso di essere stata predata per oltre 3 mesi da pirati russi di San Pietroburgo, i quali hanno navigato a piacere all'interno dei server interni della società. Meno drammatico, ma altrettanto pericoloso, è il buco scoperto da Punto Informatico nel free internet provider italiano Nopay, in cui era presente una visibilissima porta d'accesso al database degli utenti. Il news site italiano non svela come sfruttare questa falla, ma ne dichiara la potenziale pericolosità, sia per la privacy, sia per l'integrità delle liste.