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DiRT Rally 2.0, il provato del rally Codemasters

Il primo DiRT Rally era un titolo eccelso, ma ai Codemasters il suo successo non è bastato e sono quindi tornati per un secondo capitolo. Lo abbiamo provato per qualche ora.

PROVATO di Aligi Comandini   —   04/02/2019
DiRT Rally 2.0
DiRT Rally 2.0
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Tra gli appassionati delle corse, i piloti di rally fanno indubbiamente parte di una delle categorie trattate con più riverenza. Sono atleti d'acciaio, che sfrecciano a velocità improponibili su percorsi dove il minimo errore potrebbe costare la pelle, e dove il terreno è spesso e volentieri quanto di più lontano esista da una superficie adatta alle 4 ruote da gara. Una disciplina simile, tutta adrenalina e abilità, ben si presta come ispirazione per un videogioco, ma coglierne le caratteristiche principali e trasporle in digitale è tutt'altro che impresa facile: un'eccessiva spinta alla simulazione renderebbe il videogioco dedicato quasi inavvicinabile da un utente medio, mentre una visione totalmente arcade andrebbe a snaturare buona parte del fascino delle gare fuoristrada, ed è anche per questo motivo che la maggior parte dei capolavori del genere hanno sempre cercato di guidare nel bel mezzo della linea di demarcazione tra queste due nature. Eppure, dopo qualche anno in cui i rallystici mancavano di un chiaro dominatore, Codemasters ha deciso di fregarsene altamente della "via di mezzo", e ha creato DiRT Rally: un simulatore di qualità eccelsa, incentrato quasi del tutto sulla qualità dell'esperienza di guida, sul settaggio dell'auto, e sul miglioramento del giocatore gara dopo gara. È stato un successo, nonostante la difficoltà di approccio e il nome che rimandava a una serie ben lontana dai simulativi; ora quindi la nota software house ha deciso di riprovarci con un secondo capitolo migliorato in tutto e per tutto rispetto al primo. Noi siamo andati a provarlo alla Microsoft House di Milano, e abbiamo persino fatto due chiacchiere con gli sviluppatori.

Ricorda: gli alberi non si spostano per lasciarti passare

Ad aspettarci alla Microsoft House c'erano postazioni con volante di tutto rispetto, in assoluto il modo migliore per giocare un titolo come DiRT Rally 2.0, e una manna quando si ha la necessità di vagliare le caratteristiche di un sistema di guida complesso. E di sistema complesso si tratta in questo caso, perché in DiRT la cura della fisica è straordinaria, e ogni disciplina affrontata è un'esperienza totalmente diversa, che richiede di rivedere completamente la propria forma mentis quando ci si mette davanti allo schermo. Per l'esattezza, il nuovo DiRT mette a disposizione Rally normale, Rally Cross e gare con veicoli storici: affrontare il fuori strada con un navigatore che descrive le curve in arrivo è ben diverso da sfide su pista dove quei bolidi possono scatenare tutti i loro cavalli senza problema alcuno, laddove le auto d'epoca - pur molto meno poderose dei mostri attuali - vanno gestite con più manualità, perché molto indietro con la tecnologia. Il gameplay del gioco è insomma così curato, che sembra davvero di affrontare un altro gioco quando si cambia modalità, e questo è solo uno dei tanti indici di qualità del lavoro di Codemasters.

Dirt Rally 2 5

Partiti su una pista argentina, abbiamo potuto provare con mano alcune delle modifiche apportate a questo seguito a livello di maneggevolezza delle vetture e realismo. Ancora una volta nel gioco la percezione degli smottamenti del terreno è precisa e gradevole come non mai e il controllo della vettura resta eccezionale, ma è alle alte velocità che sembra si sia fatto il lavoro migliore, perché gli sviluppatori hanno perfezionato molto la precisa gestione del mezzo durante lo slittamento in curva, oltre a inserire la degenerazione della pista dopo molti passaggi. In pratica, ora un guidatore particolarmente abile ha ancor più controllo sul suo bolide quando lo spinge al massimo, ma, nel caso abbia la sfortuna di partire dopo molti avversari, potrebbe trovarsi davanti a una strada ancor più dissestata e difficile da aggredire del solito: un elemento voluto per diversificare le stesse gare in base a quando si decide di affrontarle, e aumentare ancor di più la vicinanza di DiRT Rally 2.0 all'esperienza reale.

Come ti rompo l'auto

I ritocchi al sistema non finiscono certo qui (trasmissione, modello fisico delle gomme, risposta dei vari tipi di motore e chi più ne ha più ne metta), e gli sviluppatori hanno lavorato molto anche per migliorare l'esperienza per chi gioca con il pad, visto e considerato che - tolti gli appassionati - i volanti e le postazioni non sono propriamente diffusissimi nelle case. Uno degli aspetti che più ci ha colpito, però, è il sistema di danni, che ora non si limita alla deformazione dell'auto dopo i colpi, ma cambia in base al materiale di cui è composta la vettura. Un'automobile in fibra di carbonio presenterà danni molto diversi da un veicolo metallico, con molte più rotture di parti della carrozzeria ed effetti differenti sulla guida. Pensare che i Codemasters siano andati a ritoccare persino elementi del genere è a dir poco impressionante.

Dirt Rally 2 1

E le modalità? Beh, chi ha apprezzato il primo DiRT non troverà in questo seguito tanto cambiamenti al My Team mode - che è sempre pensato per essere un'esperienza graduale, di apprendimento e crescita del pilota - quanto alle sfide settimanali e giornaliere. Gli sviluppatori non hanno voluto descrivere in gran dettaglio le modifiche, ma hanno chiarito la presenza di equivalenti di queste contro l'intelligenza artificiale (quindi non solo leaderboards e perfezionamento). Oltre a ciò, peraltro, ci saranno campionati storici dedicati alle vetture classiche, e la stagione ufficiale Rally Cross, così da coprire tutti i gusti senza problema alcuno. Nessuno sbottonamento sull'online invece (al di fuori della scontata presenza di una modalità customizzabile e delle prove a tempo), ma sembra che ci siano grossi piani in ballo, che le gare gestiranno otto giocatori in contemporanea, e siano previste parecchie altre sorprese per il futuro legate all'e-sport.

DiRT Rally 2.0 sembra essere ancora una volta un titolo curato in ogni minimo particolare, dotato di un sistema di guida straordinario per gli appassionati di questa disciplina, e in grado di soddisfare la sete di complessità e sfida di chiunque. Dal punto di vista del puro gameplay, la nostra breve prova ci ha già tranquillizzato più che a sufficienza; resta da vedere quindi solo cosa offrirà il gioco in quanto a contenuti, e quali siano le sorprese che Codemasters ha in serbo per l'online.

CERTEZZE

  • Gameplay eccelso, specie per i giocatori esperti
  • Tecnicamente notevolissimo
  • Sistema di danni impressionante, e molteplici perfezionamenti alla formula

DUBBI

  • Validità dalle modalità online e singleplayer da verificare