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Flatout: l’erede di Destruction Derby si prepara a sbarcare su pc!

Arriva la rivoluzione: il primo gioco di auto ad elevato grado di fisica!

ANTEPRIMA di La Redazione   —   16/09/2004
FlatOut
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Il punto di forza di FlatOut è la fisica del motore di gioco

Flatout: l’erede di Destruction Derby si prepara a sbarcare su pc!
Flatout: l’erede di Destruction Derby si prepara a sbarcare su pc!
Flatout: l’erede di Destruction Derby si prepara a sbarcare su pc!

Infine abbiamo un opzione veramente interessante: la modalità “Stunts”. In pratica si hanno una serie di prove in sequenza in cui lo scopo è far compiere al pilota (si avete capito bene! Al pilota!) delle evoluzioni assurde sparandolo fuori dall’auto al momento giusto. In quelle testate ci sono cose assolutamente fuori di testa, tipo un rettilineo al cui termine si trovano dei birilli: lo scopo è di far sbalzare il nostro personaggio fuori dal parabrezza a mò di palla da bowling e fargli buttare giù più birilli possibili! Esilarante! Se poi aggiungete una sorta di salto con l’asta, un enorme bersaglio in cui fare centro con il corpo del malcapitato di turno e altre amenità simili capirete che il divertimento è garantito! Non saranno comunque presenti scene macabre quali incidenti sanguinolenti o eliminazione di pedoni, l’unica cosa saranno questi piloti “volanti” che ogni tanto “salteranno” fuori dalla vettura in scene assolutamente spettacolari.
Il punto di forza di FlatOut sarà infatti la fisica del motore di gioco: in pratica si tratta di qualcosa di molto simile all’Havoc, in grado di gestire ogni oggetto in modo realistico, regalando una sensazione di vericidità mai vista prima in un simulatore di guida. Più che di simulazione stiamo parlando di un arcade evoluto, in cui semplicità e divertimento sono alla base di tutto, ma comunque in un contesto fortemente veritiero: qualsiasi cosa a schermo si muove come nella realtà, dai pneumatici a bordo pista (che rotoleranno via) a oggetti quali tronchi, pareti, recinzioni per un totale di 3000 elementi. Discorso a parte per i modelli delle auto: questi si deformeranno e si distruggeranno a seconda del danno subito, perdendo pezzi e, in caso di urto violento, il pilota stesso, che sarà sparato fuori dal parabrezza.

Auto vere? No, false!

Come purtroppo sappiamo, le case automobilistiche non gradiscono che i mezzi dati in licenza vengano coinvolti in incidenti che mostrano deformazioni dei veicoli o urti potenzialmente mortali. Considerando l’idea alla base di Flatout, ovvero corse in cui le auto si possono distruggere del tutto era impensabile trovare qualche casa disposta a dare i propri modelli perciò i programmatori hanno optato per veicoli fittizi (simili alle controparti reali) comunque ben diversificati tra loro: una vettura da cilindrata 5000 sarà più potente (ma anche più difficile da manovrare) di una più “tranquilla” da 3000cc.

Un urto violento ha 'sparato' fuori il pilota!
Un urto violento ha "sparato" fuori il pilota!

Il tutto è condito da una grafica fotorealistica: riflessi, fumo, sabbia e scenari sono resi in modo fedele alla realtà per uno spettacolo che lascia a bocca aperta. Pare che nella versione completa ci siano circa una cinquantina di percorsi per una varietà e una longevità più che buone; in più è possibile effettuare tagli (più o meno utili ma comunque coreografici vista la presenza di rampe a go-go) e correre fuoripista per grandi distanze: in pratica non esiste solo la pista ma anche lo scenario! Il clipping è totalmente assente, senza apparizioni di elementi all’improvviso, e la fluidità è assicurata. La versione provata era una beta che girava perfettamente su un Pentium 4 2400 con Geforce 4 4200 senza scatti di alcun tipo. Nonostante qualche crash il motore sembra a posto per quanto riguarda la gestione della fisica; per l’audio il gioco supporterà il Dolby (e si pensa anche il supporto alle EAX di Creative) anche se ci sono ancora delle imprecisioni nel rumore degli incidenti: a volte urtare qualcosa non provoca alcun tipo di suono, altre volte un bel “crash” ottimamente realizzato.

Per il discorso multiplayer per il momento era disponibile solo la modalità in LAN ma pare che sarà possibile cimentarsi anche in distruttive gare di massa online. E’ possibile giocare fino ad un massimo di otto giocatori e se già il divertimento in single player è assicurato provate ad immaginare cosa è possibile fare con più avversari umani!Lo spasso è assicurato anche perché l’engine permette di andare ben oltre le solite sportellate: ad esempio è possibile urtare dei tronchi e spingerli addosso ai nostri concorrenti o spaccare dei cartelloni pubblicitari per poi farli finire in mezzo alla strada. Le nuove possibilità di gameplay offerte grazie alla fisica sono infinite, ci troviamo di fronte ad un nuovo metro di paragone per i giochi di guida.
Flatout ha tutte le carte in regola per imporsi come il nuovo standard nelle simulazioni automobilistiche grazie a diversi assi nella manica, primo fra tutti lo strabigliante engine che oltre alla fisica offre una grafica eccezionale senza richiedere pc esagerati. Le promesse per un capolavoro ci sono tutte, non resta che aspettare fiduciosi la fine di settembre, periodo in cui il gioco dovrebbe raggiungere gli scaffali.

FlatOut è sviluppato dai Bugbear, già conosciuti grazie all’ottimo Rally Trophy, una simulazione che faceva uso di una fisica avanzata. Il gioco vuole essere una fedele rappresentazione delle competizioni amatoriali americane, quelle che si svolgono con auto da rottamare nel vero senso della parola! In pratica ci troviamo di fronte ad un degno erede di quel Destruction Derby che anni fa ci propose per primo le gare all’insegna della distruzione dei veicoli. Le modalità di gioco prevedono svariate possibilità, dalla classica corsa modello Nascar su circuiti in cemento a prove su sterrato e terreni accidentati (pieni di ostacoli); in aggiunta si parla di una sfida in arene, in cui bisognerà devastare gli avversari per vincere (al momento non è stato possibile testarne una versione in quanto i programmatori stanno ancora mettendola a punto).