Sembra l'altro ieri che scrivevamo dell'ennesimo farm simulator. Stavolta, però, è Harvestella, prodotto da Square Enix in quello che sembra un nuovo corso sperimentale del publisher, a gettare nel mucchio anche meccaniche action e da gioco di ruolo. Abbiamo passato un po' di tempo con la demo su Switch giusto per farci una prima idea di cosa aspettarci da questo recente annuncio del Nintendo Direct e ne usciamo con le idee a metà.
Siamo di fronte all'approdo più o meno convinto di Square in un campo diventato nel tempo piuttosto largo, un genere che nasceva iper nicchia e la pandemia ha fatto esplodere, grazie a un tornado come Animal Crossing. I simulatori di vita agreste sono sempre esistiti, ma fino a oggi non avevano mai attirato l'attenzione dei Big: stavolta Square Enix cerca di dire la sua pubblicando una prima demo che fornisce un'idea di cosa aspettarci.
Ma andiamo nel dettaglio in questo provato di Harvestella.
Il villaggio di Lethe
Square Enix mette subito in chiaro che ciò che abbiamo di fronte è un JRPG a tutti gli effetti: un protagonista che si sveglia in un villaggio abbandonato, una ragazza che ha delle tinte sovrannaturali, un meteorite che scende dal cielo portandosi dietro una capsula aliena. Sembra quasi che l'editore desideri mettere subito in chiaro che sì, magari il titolo rimanda al farming e sì, il trailer mostrato ammicca a un gameplay misto ma ehi, c'è una storia, ci sono dei personaggi misteriosi e c'è anche un character design ispirato.
Harvestella si presenta vestito con un tratto dei personaggi molto delicato, ma tendente al maturo, una sorta di evoluzione di design presa dai Bravely Default e leggermente aumentata di anagrafica. Dopo un breve quanto veloce editing di personaggio (forse il più corto mai visto) la demo inizia con un piccolo tutorial, qualche dialogo a scelta multipla che non modifica l'avanzamento e un pochino di esplorazione nel villaggio dove effettivamente ci risvegliamo, Lethe, una tipica località fantasy amena, piena di gioia ma circondata dal Quietus, una sorta di polvere letale emessa da determinate pietre durante i cambi di stagione. C'è quindi un piccolo twist/elemento di ambientazione, che poi in effetti porterà avanti la demo nei primi due capitoli, tra nuovi personaggi piovuti dal cielo, apparenti nemici con armature quasi spaziali e ovviamente... la zappa per piantare le carote. Il tutto in un ecosistema curato, come da tradizione, anche se risoluzione e scelte cromatiche appaiono un po' tarate verso il basso, forse per favorire il framerate su Switch.
Si raccoglie e si combatte
Per quanto molte siano scene di intermezzo, la demo, dopo averci introdotti al villaggio, ai comprimari e alle prime pratiche di esplorazione, ci mette finalmente in condizioni di essere autosufficienti. Il motore ludico che muove la parte di preparazione del nostro pezzo di terra, della semina e della raccolta è strutturato piuttosto agilmente e farà felici tutti coloro che apprezzano questi elementi di farming sim dentro i videogiochi. Ma, come dicevamo, non bisogna dimenticare che Harvestella è e rimane un JRPG action: quando finalmente siamo liberi di addentrarci nella prima area popolata da mostri, possiamo prendere dimestichezza con il sistema di combattimento, che però appare ancora molto bisognoso di una progressione reale, fuori dalla demo.
Cerchiamo di chiarire: i fondamentali action ci sono, ci sono i lavori che permettono di variare armi e attacchi, c'è un sistema di crescita e miglioramento delle armi, ci sono i nemici a vista: sono però tutti elementi che per ora appaiono molto superficiali, difficilmente concatenabili, apparentemente semplici da padroneggiare e che quindi, forse, possono arrivare facilmente a noia. Speriamo che le maggiori abilità, l'ingrandimento del party, l'acquisizione magari di magie riesca a rendere variegati i dungeon.
Le giornate passano in fretta, la abitudini mattutine sono quelle da simulatore: sistemare il campo, dare l'acqua alle coltivazioni, magari pescare, fare un giro tra i negozi e due passi a uccidere mostri e la giornata è già quasi passata, forse un po' troppo rapidamente. Nel frattempo la storia, forse la parte per ora più accattivante, ci ricorda che il mondo è in pericolo, i comprimari sono anche relativamente interessanti e il canovaccio affascina per le tematiche che sembra andare a trattare.
Come previsto, Harvestella si pone a metà tra JRPG hack n' slash e farming simulator, risultando per ora equilibrato tra le due parti, seppur sia ancora tutta da vedere la profondità del tutto. Sicuramente, per ora, è la storia quella che prende più per mano, grazie a un buon character design, una trama di fondo che affronta tematiche moderne e un'ambientazione semplice ma comunque curata. Siamo curiosi di vedere quanto il canovaccio di Harvestella riuscirà a portare in alto le componenti ludiche di questo curioso esperimento Square Enix.
CERTEZZE
- La trama sembra interessante e attuale
- Character design ispirato
- Si semina e si combatte
DUBBI
- Profondità reale di entrambe le componenti
- Tecnicamente un po' spoglio
- Riuscirà a mixare bene la parte di sim con quella da JRPG?