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PlayStation Studios: quale sarà il futuro delle prime parti di Sony?

Il PlayStation Showcase ha confermato l'impegno degli Studios nei giochi come servizi: quale sarà il futuro delle prime parti di PlayStation?

SPECIALE di Lorenzo Mancosu   —   06/06/2023
PlayStation Studios: quale sarà il futuro delle prime parti di Sony?

Lo Showcase di fine maggio si è abbattuto come un meteorite nel cuore della linea del tempo di PlayStation 5. Una console che, nonostante i gravi ritardi e le numerose discussioni riguardo la qualità della comunicazione, il 31 marzo del 2023 ha superato i 38,4 milioni di unità, trasformandosi di riflesso anche nella macchina venduta più rapidamente nella storia della casa giapponese. Ma è soprattutto un hardware che ha potuto contare su un'eccellente infornata di grandi videogiochi sin dal lancio, secondo un trend solitamente alieno ai balzi generazionali: il remake di Demon's Souls, Spider-Man: Miles Morales, Returnal, Ratchet & Clank: Rift Apart, Gran Turismo 7 e Horizon: Forbidden West sono solamente i nomi più pesanti in un triennio d'esordio ben più ricco rispetto allo standard.

Eppure il primo, e forse anche l'ultimo, evento estivo dedicato - almeno sulla carta - all'universo PlayStation ha lasciato il pubblico con l'amaro in bocca, quasi fosse mancata l'anima che ha trainato il marchio fino a una posizione di preminenza nel corso degli ultimi quindici anni. Che fine hanno fatto i videogiochi delle prime parti di Sony? La verità è che molte di quelle produzioni si sono effettivamente presentate sul grande palco di maggio, ma si sono rivelate piuttosto diverse dalle silhouette immaginate dagli appassionati di vecchia data: quando si pensa alle opere di SIE, salta infatti subito alla mente un'istantanea della grande avventura d'azione improntata al giocatore singolo, quel topos che a partire dall'esordio di Uncharted non ha più smesso di orientare la bussola creativa della casa. Il vento sta cambiando? Può darsi: facciamo il punto sui PlayStation Studios e cerchiamo di leggere la nuova filosofia che guiderà i futuri sforzi della casa.

Le prime parti al PlayStation Showcase

FAIRGAME$ di Haven Studios è l'emblema del nuovo corso
FAIRGAME$ di Haven Studios è l'emblema del nuovo corso

A emergere dal grande calderone dello Showcase sono stati quattro videogiochi first-party, accompagnati da un outsider pubblicato sotto l'egida dell'etichetta di Sony. FAIRGAME$ è la prima fatica di Haven Studios, bottega canadese sorta a Montréal grazie agli sforzi di Jade Raymond, la storica produttrice di Assassin's Creed. Dopo aver pubblicato qualche blog post - principalmente dedicato alle possibilità offerte dal cloud - lo studio è stato acquisito da Sony a circa cinque mesi di distanza dall'evento che ne ha celebrato la fondazione, nel corso di marzo 2023; FAIRGAME$ sarà il suo grande biglietto da visita: "Abbiamo fondato Haven con l'obiettivo di realizzare i titoli che amiamo giocare. Da grandi fan delle esperienze multigiocatore competitive, FAIRGAME$ emerge dal desiderio di creare un nuovo genere di PvP competitivo con meccaniche sandbox emergenti". È stata questa la dichiarazione che ha seguito l'annuncio di questo "heist game", ovvero una produzione in cui si mettono a segno delle rapine ben congegnate, destinato a veder luce su PS5 e PC con l'ambizione di trasformarsi in un originale live-service sulla falsariga di PayDay.

Concord, dal canto suo, è lo sparatutto in prima persona orientato al multigiocatore e al PvP che sta prendendo forma nelle fucine di Firewalk Studios, uno studio originariamente nato sotto il marchio di ProbablyMonsters e integrato da Sony nel suo organico ad aprile del 2023. Prima di quel momento, ProbablyMonsters era un collettivo di tre studi - ovvero Firewalk, Battle Barge e Cauldron - che stavano sviluppando altrettanti titoli differenti: uno sparatutto PvP, un GDR co-op e un videogioco d'avventura. Per quel che concerne il titolo d'esordio di Firewalk, era stato siglato un accordo di pubblicazione in esclusiva con Sony Interactive Entertainment, che tuttavia ha deciso in seguito di acquisire direttamente lo sviluppatore. Ciò, probabilmente, è accaduto anche perché ProbablyMonsters fu fondata dall'ex CEO e presidente di Bungie Harold Ryan, uno dei nomi più importanti fra quelli che sedettero alle spalle di Destiny. L'unica certezza riguardo questa misteriosa opera prima risiede nel fatto che si tratterà di un ulteriore live-service.

Marathon segna invece il grande ritorno di Bungie a distanza di dieci anni dalla pubblicazione di Destiny, una rinascita che passa attraverso il soft-reboot dell'antico sparatutto che infiammò i Mac nel corso dei primi dei '90. Nonostante le notizie al riguardo siano ancora poche - abbiamo raccolto quelle emerse in un approfondimento dedicato - si sa per certo che si tratta di un "extraction-shooter" orientato esclusivamente al multigiocatore; questo genere di esperienze, popolarizzate dal successo di Escape from Tarkov di Battlestate Games, scagliano gruppi di giocatori nel cuore di mondi persistenti in cui farsi largo combattendo minacce controllate dalla IA e avversari umani. Bungie è senza ombra di dubbio lo studio di Sony più versato nel sottobosco dei giochi come servizi, e Marathon sembra nato per imporsi fra i più grandi colossi della categoria, inseguendo una pubblicazione multipiattaforma e una formula cross-platform storicamente molto distanti dagli standard della casa madre.

Discorso diverso per Helldivers 2 di Arrowhead Studios, un second party pubblicato dai PlayStation Studios che sta ricevendo supporto da altri sviluppatori di casa Sony; prendendo ispirazione dalle atmosfere di Alien e Starship Troopers, questo sparatutto cooperativo in terza persona mira a evolvere l'architettura del predecessore accantonando la formula top-down per abbracciare una visione più moderna del genere; e ovviamente, anche in questo caso, il contesto creativo sembra quello del più classico degli aspiranti live-service di successo. A chiudere il cerchio - e lo Showcase stesso - è intervenuto Marvel's Spider-Man 2 di Insomniac Games, l'unico progetto "classico" a calcare il primo palco dell'estate, al momento l'unica dimostrazione concreta del fatto che nel futuro dei PlayStation Studios ci sia spazio per gli stessi antichi ingredienti capaci di renderli quel che sono divenuti oggi.

Il futuro è nei giochi come servizi?

Marathon mira a imporsi come un colosso live-service
Marathon mira a imporsi come un colosso live-service

Nel corso degli ultimi diciotto mesi Sony ha portato a termine diverse acquisizioni di studi legati a doppio filo con il mondo dei "GaaS", sottintendendo in più occasioni l'imminente cambio di rotta; dopodiché, la presentazione agli azionisti recentemente tenuta da Hermen Hulst - capo dei PlayStation Studios - ha fugato ogni genere di dubbio residuo. Sono dodici i videogiochi live-service in cantiere presso gli studi proprietari e le seconde parti: dodici fatiche che non mirano semplicemente a configurarsi come cloni di opere già esistenti, ma a esplorare nuovi generi offrendo al contempo una buona dose di diversificazione. A partire da aprile del 2024, gli investimenti nello sviluppo saranno destinati al 60% nei titoli live-service e al 40% nei videogiochi più tradizionali, espandendo la quantità di nuove IP prodotte e inseguendo l'obiettivo di pubblicare almeno due grandi esclusive console PS5 ogni anno.

A margine, a seguito dell'acquisizione, Bungie è divenuta una sorta di referente inter-studio per quanto riguarda l'apparato dei live-game; tanto Hermen Hulst quando Jim Ryan hanno evidenziato il nuovo ruolo dello studio, ora impegnato a revisionare qualsiasi titolo live-service pronto a emergere dalle fucine di SIE. È stato confermato, a questo proposito, che Helldivers 2 di Arrowhead sta ricevendo il pieno supporto sia di Bungie che di Haven Studios, entrambe volenterose di facilitare la pubblicazione del succitato second-party. Si dice, inoltre, che l'input capace di ritardare l'uscita della variante multigiocatore di The Last of Us Parte 2 - a quanto pare fortemente ridimensionata - sia provenuto proprio dalla stessa Bungie, ormai un ingranaggio fondamentale nei meccanismi della casa.

Shawn Layden aveva previsto il quadro con largo anticipo
Shawn Layden aveva previsto il quadro con largo anticipo

La situazione che si sta delineando rappresenta l'inevitabile epilogo predetto anni fa da Shawn Layden, l'ex boss di Sony Worldwide Studios, che ha continuato a sottolineare veementemente e con grande frequenza l'insostenibilità del modello alla base dei videogiochi AAA single-player. Già in occasione del Gamelab 2020 scatenò le ire del pubblico affermando che sarebbe stato meglio tornare "all'era dei videogiochi con una durata fra le 12 e le 15 ore"; dopodiché, a seguito dell'ingresso in Streamline, dichiarò che: "Con ogni generazione di console il costo di produzione dei videogiochi raddoppia. I giochi PS4 si attestavano su $100 milioni fino a $150 quindi è credibile che i giochi per PS5 possano superare i $200 milioni", inquadrando perfettamente le cifre recentemente confermate dai documenti del CMA.

Ciò non significa assolutamente che assisteremo alla scomparsa delle produzioni che hanno fatto la fortuna di Sony, ma solamente a un forte ridimensionamento che di riflesso potrebbe persino generare un aumento della qualità generale delle grandi opere per il giocatore singolo; oppure, più probabilmente, all'ulteriore maturazione di operazioni simili a quella che sta per portare alla pubblicazione di Final Fantasy 16 in esclusiva temporale su PS5. Quattro dei dodici giochi come servizi in cantiere sono stati svelati: all'appello ne mancano ancora altri otto, ma accanto a loro ci sono anche le misteriose grandi produzioni per il giocatore singolo riguardo le quali - per la prima volta nella storia di Sony - non si conosce praticamente nulla.

E il futuro di PlayStation 5?

Quanto è lontana la prossima grande esclusiva single player?
Quanto è lontana la prossima grande esclusiva single player?

Già, perché per la prima volta dopo molti anni una conferenza estiva di Sony si è conclusa senza seminare sogni all'orizzonte, scegliendo invece di interrompere la linea del tempo poco dopo la pubblicazione di Marvel's Spider-Man 2. Il futuro remoto degli Studios e delle grandi seconde parti si esaurisce praticamente nei soli Marvel's Wolverine, Final Fantasy VII: Rebirth, e DS2 di Hideo Kojima, le uniche grandi produzioni in esclusiva console i cui nomi sono stati scolpiti nella pietra. Per alcuni questa rappresenta una buona notizia, dal momento che la casa giapponese è stata spesso criticata a causa dei vaghi teaser che, ad esempio, presentarono al mondo con largo anticipo Death Stranding o Final Fantasy VII Remake. Molti altri, invece, vorrebbero poter buttare anche solo un fugace sguardo rassicurante nel lavoro che sta tenendo impegnati i protagonisti nel portfolio della casa. A tal proposito vale la pena fare il punto della situazione su quello che sappiamo degli studi proprietari assenti dai palchi dello Showcase, facendo principalmente affidamento sulle offerte di lavoro.

  • Santa Monica Studio: Con God of War: Ragnarok alle spalle, l'industria si chiede quale sia il misterioso progetto parallelo che ha assorbito le fatiche del direttore creativo Cory Barlog, che si specula sia una IP inedita.
  • Sucker Punch: Il successo di Ghost of Tsushima, ormai vecchio di tre anni, e la chiusura del cerchio giunta con la variante multigiocatore Legends, sembrano suggerire che all'orizzonte ci sia un sequel per l'avventura di Jin Sakai.
  • Bend Studio: Gli artigiani dietro Days Gone stanno lavorando a un nuovo videogioco open-world che, apparentemente, non sarà un sequel della discussa opera a tema zombi.
  • Bluepoint Games: Fra i migliori studi nel campo delle operazioni remake, questa volta Bluepoint dovrebbe essere al lavoro su un videogioco PS5 del tutto originale.
  • Naughty Dog: Da tempo al lavoro su quella che apparentemente è una IP multigiocatore stand-alone ricamata attorno all'universo di The Last of Us Parte 2, ha in cantiere anche un altro nebuloso progetto; non è chiaro se si tratti del terzo episodio della saga o di una IP inedita.
  • Guerrilla Games: In seguito alla pubblicazione del DLC The Burning Shores, un team interno di Guerrilla sta lavorando a un progetto online ambientato nel mondo di Horizon - altro GaaS - mentre un altro è all'opera su un'esperienza per piattaforma mobile.
  • Housemarque: La madre di Returnal e Resogun sta assumendo personale per ampliare l'organico nell'ottica di un nuovo progetto; nel corso degli anni, ha abituato il suo pubblico a non aspettarsi sequel di sorta.
Il progetto multigiocatore di Naughty Dog è stato ridimensionato e rinviato
Il progetto multigiocatore di Naughty Dog è stato ridimensionato e rinviato
  • London Studio: La casa dietro SingStar e il titolo PSVR Blood & Truth ha delle posizioni lavorative aperte per un "videogioco online co-op ambientato in una versione fantasy della Londra contemporanea", probabilmente uno dei live-game che mancano all'appello.
  • Team Asobi: Lo studio che ha confezionato Astro's Playroom sta assumendo sviluppatori per un videogioco d'azione in 3D, ed è possibile che tale produzione offra supporto alla VR.
  • Firesprite: Dopo aver aiutato nello sviluppo di Horizon: Call of the Mountain, questo studio inglese sembra avere in cantiere due produzioni: un videogioco horror e un titolo multigiocatore sviluppato in Unreal Engine 5.
  • Savage Game Studios: Questo neonato studio, fondato nel 2020, si trova attualmente al lavoro su un videogioco live-service d'azione per piattaforma mobile.
  • PixelOpus: Noto per Concrete Genie, lo studio californiano stava collaborando con Sony Pictures Animation alla creazione di una IP inedita. Il progetto è stato cancellato, mentre lo studio è stato chiuso definitivamente lo scorso 2 giugno.
  • Valkyrie Entertainment: Questo studio figura nei titoli di coda di opere come God of War e a tantissimi altri titoli di SIE, ma attualmente sembra avere in cantiere diversi progetti fra console e mobile, tra cui un misterioso titolo strategico.
  • Nixxes: Lo studio responsabile dei principali porting dei grandi titoli PlayStation sulle sponde PC sembra determinato a proseguire nel suo cammino.

Il lento procedimento avviato con l'acquisizione di Bungie sembra ormai essere entrato nel vivo, alzando il sipario su una nuova era per i PlayStation Studios. L'ago della bilancia pende per la prima volta nella storia della casa verso le produzioni pensate per generare ricavi nel tempo, e tale virata carica di ulteriore responsabilità le spalle delle future grandi opere dedicate al giocatore singolo. Per Sony si tratta della più grande sfida affrontata sin dall'esordio delle macchine di ottava generazione: riuscirà a modificare il DNA della sua offerta senza snaturare l'anima che ha fatto breccia nel cuore degli appassionati?