Segreti d’ufficio
Secret Files: Tunguska mette l’utente nei panni dell’avvenente Nina, la quale, partendo dall’improvvisa scomparsa del padre scienziato, si troverà invischiata nel mistero dell’esplosione di Tunguska avvenuta in Russia nel 1908, un evento (realmente accaduto) che devastò oltre duemila chilometri quadrati di taiga. Liquidiamo volutamente la trama del gioco in poche righe, perché il vero punto d’interesse di questa conversione ad opera di Keen Games risiede ovviamente nel sistema di controllo. Come è facile immaginare, il Wii Remote svolge la medesima funzione del mouse nell’originale incarnazione PC: puntando il controller sullo schermo sarà dunque possibile muovere l’apposito cursore, grazie al quale verranno messi in evidenza con un bagliore luminoso gli elementi interattivi. Da qui, l’utente potrà premere alternativamente il tasto A per eseguire un’azione con l’oggetto in questione oppure sfruttare il tasto B per esaminarlo. Il quadro è completato dal tasto giù del D-pad, che serve per accedere all’inventario (costituito da un semplicissimo menu a scorrimento) e dal tasto 2, che farà comparire su schermo delle lenti d’ingrandimento in corrispondenza dei punti d’interesse della schermata, al fine di dare una mano agli utenti in difficoltà. Secret Files: Tunguska sfrutta anche lo stick analogico del nunchuk, delegandolo al movimento della protagonista, ma è una funzione praticamente accessoria, visto che si possono ottenere gli stessi risultati utilizzando il solo puntatore. Essenziale ma il sistema di controllo ideato da Keen Games funziona più che egregiamente, al punto da non far provare la minima nostalgia nei confronti del caro vecchio mouse (nemmeno per quanto riguarda la precisione del cursore). Insomma, sotto questo aspetto il Wii pare decisamente aver superato l’ardua prova dell’avventura punta e clicca...
Un lungo anno
Se nel corso della nostra prova Secret Files: Tunguska si è rivelato una piacevole sorpresa dal punto di vista del gameplay, lo stesso non si può dire del comparto tecnico del prodotto Deep Silver: il gioco non era propriamente un capolavoro di grafica al momento del suo lancio su PC nel 2006, figuriamoci a distanza di un anno su una console come il Wii, che non verrà certamente ricordata per la qualità dell’immagine su schermo. Certo non dev’essere questo il punto di forza di un’avventura punta e clicca, ma vedere modelli poligonali appena discreti che si stagliano su fondali 2D dalla definizione discutibile alle soglie del 2008 non fa comunque piacere. Piuttosto primitive anche le sequenze in CG che fungono da cutscene di tanto in tanto, lontane letteralmente anni luce dagli standard qualitativi odierni. Il doppiaggio (che nella versione da noi testata era in lingua inglese) risulta invece di qualità accettabile, così come l’accompagnamento sonoro che beneficerebbe però di qualche musica di sottofondo in più. Critiche audiovisive a parte, Secret Files: Tunguska è un prodotto che nel suo genere non ha esitato a farsi apprezzare dal pubblico PC, e che non dovrebbe faticare a trovare un corposo bacino d’utenza anche su Wii: l’opera Deep Silver può contare infatti su una trama intrigante e ben sviluppata, e su enigmi impegnativi ma mai eccessivamente cervellotici o macchinosi. Un titolo dunque equilibrato e davvero semplice da assimilare, caratteristiche che si sposano perfettamente con l’attuale politica videoludica di Nintendo. Non resta che rimandare l’appuntamento al prossimo anno per il nostro giudizio definitivo sulla versione finale.
Secret Files: Tunguska sarà disponibile a partire da marzo 2008 per Nintendo Wii.
Quello di Secret Files: Tunguska è un nome che di per sé non sarebbe capace di suscitare particolare clamore: e la cosa non stupisce, trattandosi di un’avventura grafica marcatamente old school uscita su PC oltre un anno fa. Quando però lo si collega alla conversione per Wii in uscita nei primi mesi del 2008, ecco che la situazione cambia radicalmente: diamo dunque un’occhiata più da vicino alla prima vera point-and-click adventure per la console Nintendo.