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Tchia, anteprima dell'affascinante avventura tropicale per PS5, PS4 e PC

Tra nomi altisonanti, supereroi e licenze milionarie, al PlayStation Showcase è stato dato spazio anche ad un piccolo e affascinante gioco chiamato Tchia.

ANTEPRIMA di Giorgio Melani   —   15/09/2021
Tchia
Tchia
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Il recente PlayStation Showcase è stato un concentrato di titoli di grosso calibro per PlayStation, ma tra questi ha trovato spazio anche un piccolo progetto semi-indipendente creato da un team che ha base in uno degli angoli più remoti della Terra: la Nuova Caledonia, un'isola paradisiaca che si trova non lontanissimo dalla costa australiana, sotto il controllo francese, ma di fatto immersa in un ambiente tropicale selvaggio veramente incantevole. Questa piccola parentesi sulla collocazione geografica del team Awaceb, autore del gioco, non è messa a caso, poiché la terra natia dello studio è di fatto il soggetto principale del progetto Tchia, un gioco che punta proprio a immergere i giocatori nelle meraviglie tropicali della Nuova Caledonia, diffondendo la conoscenza dell'isola, ma anche cercando di utilizzare il suo fascino per raccontare una storia particolare, con dee interessanti idee sulla vita e la natura.

Tra esclusive a base di Star Wars e supereroi Marvel, è sembrato strano che Sony abbia speso dei buoni minuti centrali della propria conferenza per mostrare questo Tchia, qualcosa di lontanissimo dalle milionarie produzioni di punta che corredano la lineup di PS5, ma è chiaro come questo gioco sia servito a dare una maggiore varietà al catalogo mostrato e al contempo forse volendo anche offrire una risposta a tutti i dubbi emersi nei mesi scorsi sull'effettivo supporto o interesse da parte di Sony per i giochi indie.

Insomma, i classici due piccioni con una fava: da una parte Tchia ha fatto bene al ritmo del PlayStation Showcase, dall'altra ha dimostrato la volontà di Sony di accogliere e valorizzare i progetti indipendenti e anche provenienti da zone veramente distanti dai centri nevralgici della produzione videoludica. Se questo sia destinato ad essere un unicum o l'inizio di un'intensa attività di scouting in giro per il mondo, sarà ovviamente da valutare sulla distanza. In ogni caso, ricordiamo che Tchia è in arrivo anche su PlayStation 4 e PC.

In questa anteprima di Tchia scopriamo questa affascinante avventura tropicale.

Un'avventura tropicale

Tchia ricorda sotto diversi aspetti The Legend of Zelda: Wind Waker e qualcosa di Breath of the Wild
Tchia ricorda sotto diversi aspetti The Legend of Zelda: Wind Waker e qualcosa di Breath of the Wild

Il trailer mostrato al PlayStation Showcase parte sulle note di un ukulele, sul quale si sviluppa poi una trascinante melodia che ha probabilmente a che fare con le tradizioni musicali locali, e accompagna un assaggio di quello che sembra essere un particolare action adventure in terza persona, che porta Tchia ad affrontare varie avventure per trovare "Meavora", a quanto pare una persona o creatura minacciosa in quanto ha "il male nel cuore".

Nonostante la premessa inquietante, il gioco sembra basarsi soprattutto su un'esplorazione piuttosto distesa delle meravigliose ambientazioni naturali dell'arcipelago in mezzo all'Oceano Pacifico, il tutto rappresentato con uno stile che potrebbe venire fuori da una produzione animata Disney, a conferma di un tono che vuole essere rilassato e riflessivo per buona parte del gioco, anche se non mancheranno momenti di tensione. D'altra parte, lo stesso nome del team, Awaceb, è un detto locale che significa "va tutto bene", o "nessun problema", giusto per rendere l'idea dello spirito caratterizzante.

Tuttavia, non bisogna considerare Tchia un mero gioco educativo o un semplice modo per immergersi nelle meraviglie della Nuova Caledonia, perché si tratta a tutti gli effetti di un videogioco vero e proprio: un action adventure in cui l'esplorazione e la libertà di movimento sembrano essere i punti cardinali, ma con diversi momenti di dialogo e interazione con NPC nonché qualche sistema di combattimento o comunque momenti in cui si affrontano minacce e nemici, sebbene in maniera decisamente non violenta o inquietante.

Tchia consente di esplorare le isole in maniera piuttosto libera
Tchia consente di esplorare le isole in maniera piuttosto libera

È facile vedere suggestioni da Zelda nei pochi minuti di gameplay che emergono dal trailer, tra Breath of the Wild ma soprattutto Wind Waker, con la possibilità di spostarsi liberamente sulle varie isole anche utilizzando imbarcazioni e un sistema simile alla paravela o alla foglia Deku per planare dalle alture.

Tra gli elementi del gameplay scorgiamo anche la possibilità della protagonista di trasferirsi in vari animali, come uccelli e mammiferi selvatici (e anche qui riemerge il ricordo di Wind Waker e i suoi gabbiani), ma anche semplicemente frutti o altri elementi, in modo da sfruttarne le diverse possibilità di movimento nell'ambientazione ed entrando in contatto profondo con la natura, cosa che rappresenta un elemento fondante di tutta l'esperienza di Tchia. Per rafforzare questo contatto diretto, Awaceb ha dato una certa importanza all'interazione fisica con l'ambiente, che emerge dai comportamenti e dalle reazioni degli elementi dello scenario: gli alberi rispondono in maniera fisica alle sollecitazioni, ed è possibile, ad esempio, sfruttare l'elasticità della palma per lanciarsi in aria, tutti elementi che ricordano ancora una volta Breath of the Wild, e il paradigma in questione rappresenta sicuramente un ottimo punto di partenza.

Immersione nella Nuova Caledonia

In Tchia, le arrampicate sugli alberi sono all'ordine del giorno
In Tchia, le arrampicate sugli alberi sono all'ordine del giorno

L'intento dichiarato di Awaceb, con Tchia, è anche far conoscere il proprio territorio e la cultura locale a un pubblico vasto e la costruzione di un gioco su una piattaforma popolare come PlayStation può essere il modo migliore per farlo. Gli sviluppatori hanno voluto chiarire che si tratta comunque di un videogioco vero e proprio, dunque fondato su un gameplay specifico e con una storia da raccontare, ma l'idea era anche offrire un'immersione interattiva nel mondo della Nuova Caledonia, le cui isole fanno da scenario all'avventura di Tchia, sebbene ovviamente filtrate attraverso la particolare visione artistica del team e lo stile grafico adottato dal tono fortemente cartoonesco. In ogni caso, lo scenario è basato su elementi reali e le caratteristiche tipiche di flora e fauna locali sono facilmente distinguibili anche se viste in questa particolare ottica fantastica.

Anche gli elementi fantastici sono radicati nella storia locale, perché si legano al folklore e alle tradizioni dell'arcipelago, dunque anche questo aspetto rientra nell'idea di recupero degli elementi culturali della zona di appartenenza degli sviluppatori. Tuttavia, è importante anche notare come Tchia sia il risultato di una commistione di culture diverse, perché il team si è allargato comprendendo sviluppatori provenienti da varie parti del mondo.

Tchia presenta anche un ukulele che può essere suonato in tempo reale
Tchia presenta anche un ukulele che può essere suonato in tempo reale

C'è dunque un intento di multiculturalità che emerge dalla visione complessiva del gioco, anche per evitare il rischio di far diventare il tutto una sorta di documentario monotematico, mentre l'idea è comunque di creare un videogioco che possa essere divertente e coinvolgente per tutti. Detto questo, il tentativo di Awaceb è cercare di sfruttare quanto più possibile le risorse offerte dalla cultura locale, cosa confermata anche dall'impiego di musicisti e coristi Kanak per la colonna sonora.

Da quanto abbiamo visto, Tchia sembra essere non solo un action adventure, ma una sorta di immersione totale in un paradiso tropicale, rappresentato con uno stile cartoonesco, ma molto affascinante. L'intento del team è chiaro: non si tratta solo di raccontare una storia attraverso esplorazione e azione, ma anche far conoscere una realtà alquanto diversa e lontana dal quotidiano per moltissimi giocatori come quella di un remoto arcipelago del Pacifico, ricco di natura e tradizioni folkloristiche intriganti. In mezzo a supereroi e azione rutilante, Tchia potrebbe essere una vera e propria fuga in un'oasi di meraviglia, pur non sottovalutando l'aspetto del gameplay vero e proprio.

CERTEZZE

  • Ambientazione affascinante, che invita a immergersi nel gioco
  • Sembra esserci una notevole libertà d'azione ed esplorazione
  • Lo stile adottato e l'atmosfera generale del gioco rinfrancano lo spirito

DUBBI

  • Il gameplay sembra essere un po' semplicistico
  • Diverse idee sembrano fortemente derivative, anche se da fonti illustri