Qualsiasi amante dei picchiaduro a incontri faticherà a ricordare un periodo altrettanto generoso e ricco di gioie come quello che sta vivendo in questi mesi. Allietati da uno Street Fighter 6 che ha appena iniziato a regalare soddisfazioni al suo pubblico, elettrizzati dall'imminente arrivo di Mortal Kombat 1, i fan hanno già una nuova data da segnarsi sul calendario. Il 26 gennaio 2024, difatti, toccherà a Tekken fare il suo trionfale ritorno, con un capitolo tanto atteso, quanto promettente dal punto di vista delle novità che introdurrà.
Alla Gamescom 2023, del resto, nel corso dell'Opening Night Live sono state numerose le conferme che hanno coinvolto la creatura di Bandai Namco. Dall'inedita modalità Arcade Quest, ai nuovi lottatori che hanno portato il roster all'esorbitante numero di 32 combattenti totali, l'ufficializzazione della data di uscita ha rappresentato la più classica delle ciliegine sulla torta.
A poche settimane dall'incoraggiante Closed Network Test che il nostro Aligi ha approfonditamente testato, come potete leggere in questo articolo, presso lo stand di Bandai Namco abbiamo avuto la ghiotta occasione di intervistare il duo composto da Naoya Yasuda, marketing producer, e Michael Murray, producer di Tekken 8, che ha anche tradotto in e dal giapponese per il collega, e ci ha risposto per entrambi.
Una saga che guarda al passato, per tracciare il suo futuro
Trentadue lottatori sin dal lancio è un numero davvero notevole. Tenendo in considerazione che non ci sarà nemmeno una versione arcade di Tekken 8, che possa in qualche modo provvedere a restituire qualche feedback in più, quali sono le strategie che state adottando per garantire il bilanciamento?
Hai detto bene, trentadue è un gran bel numero. Soprattutto considerando i nostri concorrenti. Credo che fissare a trentadue il roster di partenza sia davvero molto. Inoltre, siamo dovuti partire praticamente da zero nella creazione dei personaggi e per la prima volta non pubblicheremo la versione arcade, facendo esordire il gioco direttamente su PC e console. Siamo sicuramente di fronte ad una bella sfida.
Abbiamo comunque vari modi per testare il bilanciamento del gioco. Abbiamo un team interno, composto da ex pro player e giocatori di alto livello, che ha molta dimestichezza con la serie. Abbiamo avuto diversi cicli di test con utenti esterni e i fan hanno avuto la possibilità di provare Tekken 8 in eventi come il Combo Breaker e l'Evo, ricevendo ulteriori pareri da loro. Più recentemente c'è stato il Closed Network Test.
Tutte opportunità che ci hanno permesso di ottenere preziosi feedback. Feedback, tra l'altro, reali ed effettuati sul gioco vero e proprio, grazie al quale abbiamo raccolto dati statistici, senza affidarci a questionari da compilare. Così possiamo controllare immediatamente diversi parametri, come per esempio quali personaggi vengono utilizzati più spesso, quali hanno più frequentemente la meglio.
Abbiamo organizzato sessioni di test online e raccolto dati dettagliati, sia soggettivi, dai giocatori, che oggettivi, che ci mostrano come il gioco si stia evolvendo attraverso il numero di partite giocate.
È un processo complesso.
Questo potrebbe essere per molti il primo Tekken a cui giocheranno. Quali strategie intendete utilizzare per introdurre i neofiti alle meccaniche ludiche di Tekken 8, ma anche alla ricchissima lore della saga?
Con Tekken 7 abbiamo venduto oltre 10 milioni di copie, il che significa un grande afflusso di nuovi giocatori. Con Tekken 8 è quindi inevitabile aspettarsi un folto gruppo di neofiti, che magari non hanno mai nemmeno giocato un capitolo della saga o, più in generale, un picchiaduro a incontri. Non potevamo quindi non considerare i novizi quando abbiamo progettato il gioco.
Per prima cosa, ci sono 32 personaggi, quindi speriamo che ci sia almeno un combattente con cui possano identificarsi, sia per l'aspetto estetico, che per lo stile di gioco. Inoltre, abbiamo una modalità storia dettagliata in cui possono seguire gli sviluppi della saga del clan Mishima. Speriamo che questo li coinvolga, come potrebbe coinvolgerli la lettura di un libro.
Il problema, successivamente, diventerà però un altro. Attratti dalla storia di Tekken, come possiamo aiutare i neofiti a comprendere le meccaniche di gioco? Proprio a questo serviranno modalità come la storia, appunto, ma anche l'Arcade Quest, che è una sorta di modalità carriera, centrata sul giocatore e sulla sua progressione personale.
La generazione più navigata di utenti ricorda ancora i tempi di quando Tekken esisteva anche come cabinato. Questi giocatori provano quel senso di comunità e nostalgia che i più giovani conoscono al massimo tramite i racconti dei fratelli e genitori. La modalità Arcade Quest è stata progettata proprio per restituire ai giocatori un po' dell'atmosfera dei tempi in cui Tekken lo si trovava anche nelle sale giochi, creando, allo stesso tempo, un'atmosfera capace di coinvolgere anche i neofiti, rendendo il gioco più accessibile.
Progredendo in questa modalità, per esempio, ci saranno dei momenti in cui il giocatore si farà nuovi rivali e stringerà nuove amicizie che, tra le altre cose, introdurranno ai fondamenti e alle meccaniche di Tekken 8. Mentre avanzeranno, quindi, scopriranno anche dettagli sulla trama, come accade durante il nostro Tekken World Tour. Sbloccheranno vari oggetti di personalizzazione e altro.
La modalità Arcade Quest sarà probabilmente il loro primo approccio sia per conoscere il retaggio della saga, sia per imparare le basi.
Parlando ancora della lore della saga, di strada ne è stata fatta dal debutto di Tekken. Come siete riusciti e come riuscirete in Tekken 8 a rendere la trama accattivante?
Tekken è sia un gioco di combattimento, sia un gioco basato sui personaggi. Anche se non sei un utente molto abile nei giochi di lotta, molte persone si approcciano alla serie semplicemente per vedere cosa succede alla storia, per controllare i loro personaggi preferiti, per personalizzarli. Sappiamo benissimo quanto i fan ricordino il background di ogni lottatore, per esempio.
È fondamentale, insomma, avere una chiara comprensione di ciò che rende unico quel personaggio e cosa c'è di speciale in lui. Da artisti e sviluppatori è quindi importante porsi dei quesiti precisi: vogliamo continuare l'arco narrativo della storia? Vogliamo architettare un colpo di scena e rivoluzionare le caratteristiche di un lottatore, come è successo a Jin, per esempio?
Pensiamo sempre ai personaggi e a come renderli interessanti, a come portarli dove i fan vogliono che vadano. Nel pieno rispetto della trama globale costruitagli alle spalle, beninteso, perché abbiamo un pubblico molto attento ad ogni singolo dettaglio.
Oggi è impossibile sviluppare un picchiaduro a incontri senza considerare la scena degli esport. Quanto ha influito questo fattore nello sviluppo di Tekken 8?
Ripensando a quanto fatto con Tekken 7, credo che abbiamo realizzato meccaniche estremamente dinamiche per rendere il gioco interessante non solo per chi lo gioca, ma anche per chi lo guarda.
Abbiamo voluto riproporre questo approccio in Tekken 8, cercando di migliorarlo ulteriormente con animazioni più fluide, una telecamera più dinamica e con l'introduzione dell'Heat System che enfatizza la naturale inclinazione del gameplay a premiare l'aggressività.
Tutto ciò, naturalmente, migliora l'esperienza non solo del giocatore, ma anche dello spettatore. Non è raro, anche nei capitoli passati di Tekken, vedere fronteggiarsi due giocatori che sono così bravi che è difficile per entrambi infliggere danni l'uno all'altro. Quindi con Tekken 8 abbiamo cercato di rendere la situazione simile a quella di un match di pugilato, in cui un singolo colpo andato a segno può cambiare ed eventualmente concludere la battaglia.
Premiare l'aggressività e rendere le battaglie come un match di boxe, può potenzialmente rendere le partite più brevi. L'intenzione è effettivamente quella di rendere la durata dello scontro più breve, magari per aumentare il ritmo dell'azione o per renderlo più attraente agli occhi dei giocatori odierni?
È la prima volta che qualcuno pone la questione in questi termini parlando di Heat System e maggior aggressività del gioco. In ogni caso, penso che non sia tanto una questione di concentrarci sulla lunghezza ottimale della battaglia, quanto piuttosto sul tipo di gameplay che vogliamo realizzare. Inizialmente, è effettivamente possibile che potremo assistere a battaglie fulminee. Ma non è detto che, a mano a mano che i giocatori diventeranno progressivamente più abili, possano nuovamente costituirsi momenti di stallo. Questo è sicuramente un aspetto che sarà soggetto a cambiamenti, anche perché stiamo ancora affinando il gioco.
Dovendo scegliere una singola caratteristica che più di altre caratterizza Tekken 8, quale sarebbe?
È difficile fare una scelta. Personalmente ti direi la grafica, anche se potrebbe sembrare un po' banale. Eppure, i modelli poligonali dei lottatori, che abbiamo creato da zero sfruttando l'Unreal Engine 5, hanno avuto un grande impatto tra i fan. Sono tutti impazziti perché, per un gioco di combattimento, non potevano immaginare il livello di dettaglio simile. Questo genere di reazione è stato molto soddisfacente.
Del resto, ciò fa parte della filosofia stessa alla base di Tekken. Le meccaniche di combattimento devono essere perfette, ma ci sono anche moltissime altre cose da tenere in considerazione e che devono essere esemplari. Ci deve essere una modalità storia convincente, appassionanti scene conclusive per ogni personaggio, un buon livello di personalizzazione per un roster generalmente piuttosto esteso.
In particolare, nel già citato Arcade Quest di Tekken 8, ci saranno poi tutta una lunghissima serie di contenuti ideati per gli utenti che potranno utilizzare e sfoggiare nel gioco. C'è molto valore in quello che stiamo proponendo con Tekken 8, anche in termini grafici ed estetici.
Un'ultima domanda, forse dalla risposta banale, rivolta ad entrambi. C'è chi gioca ai picchiaduro con il controller e chi con l'arcade stick. Voi di che team siete?
Questo è un altro dato di cui teniamo conto nei nostri database. Abbiamo scoperto, per esempio, che la maggior parte dei giocatori di Tekken prediligono l'uso del pad, anche se ci sono delle fluttuazioni anche in base all'area geografica. Personalmente preferisco l'arcade stick e anche Yasuda lo preferisce.
Grazie mille per averci dedicato del tempo.
Grazie a voi.