Un boomerang tagliente
La creatura dei Digital Illusion ha subito una mutazione lungo il suo sviluppo, partendo da un’ambientazione futuristica si è passati infatti ad una storia che si svolge nel mondo attuale ed il protagonista è diventato un agente della CIA che ha subito un po’ il destino del gioco stesso… una mutazione. La modifica genetica al suo braccio destro gli ha conferito abilità speciali e la capacità di utilizzare una sorta di arma con tre lame che funziona come un boomerang ed ha effetti devastanti sui malcapitati. Hayden Tenno, questo il nome del protagonista, dovrà quindi sfruttare al meglio le sue capacità per avere la meglio contro le orde di soldati che si troverà ad affrontare. Il gioco in sé è uno sparatutto in terza persona che strizza l’occhio a capostipiti del genere come Resident Evil 4 ed il più recente Gears of War, per stessa ammissione degli sviluppatori è stato deciso di prendere spunto, o per meglio dire rendere omaggio a questi due mostri sacri. Il sistema di puntamento e tutto il sistema di coperture dietro alle casse di legno o alle strutture in muratura è certamente frutto di questa operazione. La particolare arma di Hayden si chiama Glaive e può essere utilizzata sia liberamente come un boomerang, sia passando ad una visuale in prima persona con tanto di mirino. I suoi effetti sono devastanti e di frequente si possono vedere crollare sul campo di battaglia i corpi mutilati dei soldati dell’esercito nemico. L’agente CIA potrà contare inoltre anche su armi da fuoco sfruttando anche quelle lasciate sul campo dagli avversari. Tecnicamente si vede che il prodotto dei Digital Illusion ha avuto diversi problemi ma soprattutto si può notare che c’è ancora parecchio lavoro da fare prima di farlo uscire sui mercati. Sullo showfloor abbiamo potuto provare un livello intero nominato Moths to the Flame, ambientato in una zona cittadina abbandonata, sfruttando sia il Glaive che le armi da fuoco. Il sistema di puntamento ci è piaciuto anche se con le armi da fuoco non è ancora molto preciso. Gli ambienti in cui si muove Hayden attualmente sono abbastanza definiti ma in più di un’occasione abbiamo notato texture in bassa risoluzione. Molto curato è invece il nostro protagonista che viene sempre inquadrato di spalle ma è comunque possibile apprezzare ogni dettaglio del suo abbigliamento. Le animazioni sono ancora un legnose e rendono i movimenti che dovrebbero essere fluidi un po’ ridicoli. La telecamera durante la nostra prova ha fatto il suo dovere quasi sempre in maniera ottimale anche se in un’occasione ha perso di vista la corretta direzione e ci ha fatto finire sotto il fuoco dei soldati avversari. I nemici che abbiamo affrontato sono realizzati in maniera sufficientemente buona, peccano solo un po’ per la scarsa varietà, ma nel complesso raggiungono lo scopo per il quale sono nati, metterci in difficoltà. La loro intelligenza artificiale ci è sembrata migliorata rispetto alla precedente versione provata all’E3 e ora la difficoltà della sfida è certamente meglio calibrata. Siamo fiduciosi che i Digital Illusion riusciranno a risolvere tutti i problemi che ancora affliggono il “primo gioco next generation” per i primi mesi del 2008, periodo previsto per l’uscita sul mercato nelle versioni Xbox 360, PlayStation 3 e PC.
Dark Sector sarà disponibile su 360, PC e PS3.
La versione provata in questo articolo è quella 360.
Dark Sector ha avuto l’ingombrante compito di essere il primo vero gioco annunciato per la next generation e cioè per l’attuale generazione di console attualmente disponibili sul mercato. Da quel momento, era il lontano 2004, le notizie sono state poche, lo si è rivisto recentemente in occasione dell’ultimo E3 ed è presente qui a Tokyo al TGS 2007 sia presso lo stand Microsoft, in una stanza riservata, sia in una postazione ad hoc organizzata dal publisher D3.