Dopo la battaglia di Endor l'Impero Galattico è caduto: l'imperatore e Darth Vader sono morti e l'alleanza ribelle dopo aver festeggiato la vittoria si sta riorganizzando nella Nuova Repubblica. Sono anni di subbuglio per l'universo di Star Wars, quelli in cui sarà ambientata la nuova serie TV Star Wars: The Mandalorian, in arrivo su Disney+ negli Stati Uniti a fine anno e nel 2020 in Italia. The Mandalorian sarà ambientato cinque anni dopo la battaglia di Endor, il finale de Il Ritorno de lo Jedi, quindi in pratica tra l'ultimo film della trilogia classica (episodio VI) e il primo della sequel trilogy, Il Risveglio della Forza (episodio VII). Un periodo davvero interessante per la cronologia di Star Wars, perfetto per il tipo di ambientazione che si voleva per questa nuova interessantissima serie televisiva, una ambientazione western, selvaggia, senza legge, dove a comandare è il più forte e chi ha la pistola, anzi il blaster, più veloce.
Il meglio di Mandalore
Eravamo a Chicago per la Star Wars Celebration e abbiamo assistito al panel ufficiale di The Mandalorian: sul palco il primo a salire è stato Jon Favreau, colui che ha voluto fortemente questa nuova produzione Lucasfilm, che l'ha scritta e della quale sarà lo showrunner, il regista che tanto amiamo per aver portato al cinema Iron Man nel 2008 e iniziato il Marvel Cinematic Universe che, dopo undici anni, sta per trovare una (speriamo) degna conclusione con Avengers: Endgame la prossima settimana. Insieme a lui arriva anche Dave Filoni, altro uomo importante per i fan di Star Wars, che ha seguito tutte le ultime serie animate e che dirigerà diversi episodi di The Mandalorian. I due sono amici e, tra una battuta e l'altra, raccontano di quando Jon ha telefonato per la prima volta a Dave per raccontargli di questa nuova serie che aveva in mente. "È stato molto triste" attacca Filoni, "vero" risponde Favreau, suscitando la curiosità dei cinquemila fortunati all'interno della Wintrust Arena di Chicago. "Perché triste?" abbiamo pensato tutti... ci risponde prontamente Filoni: "Era il giorno di Natale, davvero non avevi niente di meglio da fare che chiamarmi per parlarmi di questa serie?" grasse risate tra il pubblico e i due sul palco. L'episodio la dice lunga sulla passione di Favreau che non manca di spiegarci appunto quanto fosse importante per lui condividere le sue idee su The Mandalorian con l'amico Filoni, che fosse il giorno di Natale aveva davvero poca importanza. Quando poi lo script è arrivato a Lucasfilm e Disney il passo verso la produzione della serie è stato brevissimo e la grande macchina organizzativa ha cominciato ad ingranare e ha trovato anche il protagonista: il Mandaloriano sarà Pedro Pascal, l'attore americano di origine cilena che già conosciamo per essersi fatto togliere gli occhi ne Il Trono di Spade (era Oberyn Martell) e aver catturato Pablo Escobar in Narcos (era il detective Javier Peña). Le premesse, insomma, sono super.
Il "mood", è stato sottolineato più volte, sarà western. L'ispirazione, viene detto sul palco, è Sergio Leone: il tipo di regia, la fotografia, la colonna sonora, il gusto... tutto ricorda quel tipo di cinema e mentre scorrono le prime immagini io ho letteralmente la pelle d'oca. Si, perché questa serie sembra, per davvero, quello che aspettavamo e volevamo da Star Wars negli ultimi anni: più matura, più dark, più violenta, più cruda. Il plot segue le avventure di un gruppo di cacciatori di teste senza scrupoli capitanati da Griff( interpretato da Carl Wheaters, l'Apollo Creed della saga di Rocky) che viene ingaggiato da un ex ufficiale imperiale per ritrovare qualcuno di cui non si hanno più tracce da diversi anni. Nel gruppo entra anche un mandaloriano senza nome: sarà il personaggio che regala il titolo alla serie e il vero protagonista. Chi sono i mandaloriani? nell'universo di Star Wars nascono come vera e propria razza originaria della colonia planetaria Mandalore, una razza guerriera caratterizzata dalle sue particolarissime armature, armi e jetpack che gli permettono di volare. Il mandaloriano più famoso che già conoscete sicuramente è Boba Fett: se avete in mente lui, avete in mente tutta l'estetica mandaloriana. Negli anni altre razze si sono unite alla cultura mandaloriana e quella di Mandalore è diventata in Star Wars una scuola di guerrieri sinonimo di palle quadrate, armi potenti e nessuno scrupolo. Le aspettative vengono ricompensate dalle prime clip mostrate a Chicago: abbiamo visto un Pedro Pascal sempre con l'iconico elmo e armatura addosso utilizzare tutte le sue abilità proprio come ci saremmo aspettati da un vero mandaloriano, con quel senso di "bad ass" costante che ti fa drizzare i peli sulle braccia e ti fa desiderare di iniziare subito un binge watch di tutta la stagione. Immaginate un protagonista che sembra l'unione di John Wick, Predator e il Monco, con l'estetica di Star Wars. Siete carichi? io un sacco. Abbiamo visto una bella featurette sulla serie in cui viene spiegato come si sia voluto omaggiare la saga più famosa del cinema rimanendo (giustamente) nel suo canone, pur innovando da un punto di vista stilistico. E allora vedremo le razze e i pianeti che tanto amiamo, ma con uno stile nuovo, più adulto, più violento. Favreau ha poi rassicurato più volte i vecchi fan di Star Wars: non solo i riferimenti saranno tanti e ben congegnati, ma si è voluto anche tenere uno stile di ripresa più simile alla trilogia classica, utilizzando ad esempio scenografie reali e modellini per le astronavi invece della solita computer grafica. Il risultato, per quel poco che abbiamo avuto modo di vedere, è a dir poco eccezionale. C'è lo Star Wars che amiamo, ma con uno stile che mai avevamo visto prima. Il trailer ufficiale della serie ci è stato mostrato durante il panel, ma non è ancora stato reso pubblico: quando lo vedrete, ve lo assicuro, vi salirà lo stesso hype incontrollabile che mi segue da giorni. The Mandalorian arriverà in esclusiva su Disney+, è una delle prime produzioni originali pensate per il nuovo servizio di streaming di Disney e sarà disponibile dal primo giorno di lancio il prossimo 12 novembre. Purtroppo sappiamo già che Disney+ sarà inizialmente disponibile solo negli Stati Uniti e arriverà poi a 2020 inoltrato in Europa e in Italia: le aspettative sono davvero altissime e siamo convinti che questa serie le ripagherà tutte quante.