The Evil Within è stato censurato in Giappone per non incorrere in una classificazione troppo restrittiva, che non avrebbe facilitato la diffusione del gioco in patria.
"Se avessimo deciso di pubblicare in Giappone la versione occidentale di The Evil Within, avrebbe ricevuto una classificazione CERO Z, ovvero da 18 anni in su, e pensavamo che ciò non corrispondesse all'idea degli autori", ha rivelato in un'intervista Tetsu Takahashi, general manager di ZeniMax Asia. "Una classificazione CERO Z avrebbe limitato le vendite e la capacità di pubblicizzare il gioco, dunque avremmo perso la possibilità di raggiungere un gran numero di persone."
Gli sviluppatori hanno dunque editato i contenuti per ottenere una classificazione CERO D in Giappone, ovvero da 17 anni in su, assicurando però che tale modifica non comprometterà lo spirito del gioco. La realizzazione del Gore Mode DLC, inoltre, consentirà anche agli utenti nipponici di avere lo stesso livello di violenza della versione occidentale.
Fonte: Siliconera