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Con la rivelazione del Tegra X1 Stock, si scopre l'ultimo tassello dell'hardware di Switch

C'è bisogno di essere delusi per la scoperta del chip Tegra X1 Stock in Switch?

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   16/03/2017

Nintendo ha l'abitudine di non rivelare più di tanto le caratteristiche hardware della sua console, in un modus operandi legato a una tradizione antica che ben poco ha a che fare con gli scontri a suon di TeraFLOPS che riempiono l'attuale mercato videoludico. Non stupisce più di tanto, dunque, che le componenti interne di Switch siano rimaste praticamente nascoste finché qualcuno non si è preso la briga di smontare la console e capire che cosa ci sia all'interno. Abbiamo scoperto allora che monta 4 GB di RAM Samsung e sapevamo che il system on chip principale è costruito sulla base del Tegra X1 di Nvidia, ma alcune caratteristiche specifiche di quest'ultimo sono emerse con chiarezza solo con l'analisi di TechInsights pubblicata ieri.

Con la rivelazione del Tegra X1 Stock, si scopre l'ultimo tassello dell'hardware di Switch

Da questa è venuto fuori che il SoC è in verità un Tegra X1 Stock, ovvero la medesima architettura presente all'interno dello Shield Android TV di Nvidia, una base ottima per un dispositivo portatile sebbene sia ormai considerata piuttosto "vecchia" rispetto agli ultimi ritrovati per i sistemi miniaturizzati. Come mai, dunque, si sono sollevate polemiche per questa rivelazione? Al di là del fatto che alcuni possano trovarla una soluzione hardware non proprio all'avanguardia - posizione peraltro opinabile considerando le necessità nella progettazione di un dispositivo portatile - c'è da dire che soprattutto Nvidia ha più volte ribadito che la soluzione utilizzata da Switch era un SoC custom, spingendosi ad affermare, durante un meeting, che si trattava di un progetto risultante da un'evoluzione importante, "centinaia di anni di evoluzione ingegneristica", nientemeno. Se le deduzioni fossero corrette, invece, parrebbe trattarsi piuttosto di un riutilizzo di componenti hardware già belli che progettati e prodotti da tempo in quel di Nvidia, e questo è l'aspetto della vicenda che può lasciare un po' l'amaro in bocca.

La delusione sul fronte delle aspettative per le potenziali performance ha comunque poco senso: il Tegra X1 rimane una soluzione ideale in un contesto portatile prevalentemente dedicato ai videogiochi, senza considerare che il suo sfruttamento non è stato certo totale, fino a questo momento. Certo, chi si aspettava performance (sulla carta) paragonabili a PlayStation 4 e Xbox One potrebbe essere rimasto deluso da questa scoperta, ma in questo caso le premesse sono decisamente fallate, considerando che un hardware mobile di questo tipo non può gareggiare sullo stesso piano delle architetture da console domestica. Per parlare nel fascinoso linguaggio tecnico, il SoC in questione è un Nvidia Tegra classificato come T210, composto da 4 core Cortex A57 e 4 core Cortex A53 per quanto riguarda il comparto CPU, mentre la GPU, sempre stando a quanto riferito da TechInsights, è un core GM20B Maxwell.

Con la rivelazione del Tegra X1 Stock, si scopre l'ultimo tassello dell'hardware di Switch

Non risultano dunque elementi di personalizzazione hardware, che pure erano stati riferiti da Nvidia parlando del progetto in collaborazione con Nintendo e dunque si può prendere l'ultimo Shield come punto di riferimento sulla potenza della console Nintendo. Parlando di freddi numeri, menzionando gli immancabili TeraFLOPS c'è da dire che il circa 1 TeraFLOPS annunciato per Switch è calcolato considerando il floating point a 16-bit, laddove nella generazione attuale si considera il calcolo a 32-bit come riferimento. Non è detto però che il passaggio a 32-bit comporti un dimezzamento del potenziale, perché la perdita potrebbe essere molto più limitata, in ogni caso è difficile andare molto vicini ai numeri delle altre console casalinghe (1,84 TeraFLOPS per PlayStation 4, 1,31 per Xbox One e 4,2 per PlayStation 4 Pro), ma questo come abbiamo detto in precedenza era piuttosto chiaro date le architetture decisamente diverse e le differenti esigenze in termini di consumo energetico e gestione delle temperature. Quello che farà veramente la differenza è la capacità di sfruttamento dell'hardware di Switch, dato dall'ambiente software per lo sviluppo e l'ottimizzazione delle API, e su questo fronte la piattaforma costruita da Nvidia risulta ancora piuttosto misteriosa ma potrebbe riservare parecchie sorprese positive.