138

CMA, Microsoft e Activision: il premier del Regno Unito vuole cambiare l'antitrust?

Il premier britannico, Rishi Sunak, ha riferito di voler dare una scossa alla CMA: c'entra l'acquisizione bloccata di Activision da Microsoft?

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   14/05/2023
CMA, Microsoft e Activision: il premier del Regno Unito vuole cambiare l'antitrust?

Alcune recenti affermazioni pubblicate da Rishi Sunak, primo ministro del Regno Unito, fanno pensare alla volontà di questi di cambiare l'indirizzo della CMA, e ovviamente in molti hanno interpretato la cosa come la volontà di modificare la situazione anche in seguito al blocco imposto all'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft.

In verità, le affermazioni pubblicate da Sunak su LinkedIn sono piuttosto vaghe e riguardano in generale la volontà di rilancio di affari e investimenti nel Regno Unito, ovviamente senza alcuna specifica menzione al blocco sull'acquisizione tra Microsoft e Activision, ma è facile avvicinare il riferimento diretto alla volontà di rendere la CMA più propensa a stimolare accordi industriali e commerciali a quanto accaduto in tale situazione.

L'idea di Sunak è di "stimolare l'innovazione, gli investimenti e la crescita annunciando due decisioni strategiche che vadano a modificare il comportamento dei nostri enti regolatori", si legge nel commento. "Pubblichiamo oggi il primo di questi punti per quanto riguarda le consultazioni e la politica energetica, che sarà poi seguito da una sterzata strategica alla Competition and Markets Authority (CMA)".

Al momento X/Twitter ha dei problemi
e non è possibile caricare il post

Secondo il premier britannico, "il nuovo framework, più dinamico, assicurerà che le regolamentazioni future siano al centro delle decisioni del governo". Ovviamente, le dichiarazioni di Sunak hanno un ampio respiro e riguardano politica ed economia del Regno Unito in generale, ma viene abbastanza naturale associarle anche a una possibile volontà di allentare le chiusure imposte dalla CMA, in particolare dopo le affermazioni decisamente critiche del presidente di Microsoft, Brad Smith, all'indomani del blocco imposto all'acquisizione di Activision Blizzard da 69 miliardi di dollari.