Continuano le discussioni nella community e tra questa e gli sviluppatori Arrowhead per quanto riguarda l'obbligatorietà di un account PSN emersa di recente per Helldivers 2 su PC, con il team che ribadisce come abbia intenzione di non richiedere tale elemento nei paesi non supportati dal servizio Sony, invitando implicitamente i giocatori a continuare la protesta.
Come abbiamo visto, nelle ore scorse è emerso che Sony ha richiesto un account PSN obbligatorio per giocare a Helldivers 2 su PC, o meglio ha fatto diventare obbligatoria una richiesta che era già presente all'inizio, ma interrotta a quanto pare per "problemi tecnici" che consentivano di giocare al titolo in questione anche senza effettuare il link dell'account.
La questione è esplosa in poche ore portando a grandi polemiche e anche l'immancabile review bombing, ma dietro alle questioni più ideologiche o alle preoccupazioni sulla sicurezza dei dati, ci sono anche motivi decisamente concreti dietro a questa protesta.
Dalla parte dei giocatori
Questi si collegano soprattutto al fatto che molti paesi non sono supportati da PlayStation Network, cosa che di fatto potrebbe impedire a questi giocatori di accedere al titolo in questione, che però è regolarmente venduto anche in tali territori.
Some Discord Updates
byu/Navar4477 inHelldivers
Per questi casi Arrowhead risulta particolarmente preoccupata e attiva, con messaggi che continuano a ribadire come il team stia lavorando per trovare una soluzione e, eventualmente, togliere l'obbligatorietà del collegamento tra account in mancanza di altre soluzioni.
"Se una migliore soluzione non verrà trovata per i giocatori che si trovano in regioni esterne alla copertura di PSN, ho avuto conferma che non renderemo tale richiesta obbligatoria per tali giocatori", ha spiegato il Community Manager Spitz all'interno del canale Discord ufficiale.
"Non forzeremo la gente a bypassare i termini di servizio decisi da Sony o a non giocare il gioco", ha assicurato Spitz, che peraltro ha anche implicitamente invitato gli utenti a continuare la protesta, perché questa dona "maggiore spinta" alla discussione con Sony.
"I giocatori che manifestano il loro dissenso attraverso recensioni, richieste di rimborso e altro ci danno maggiore spinta nelle discussioni con Sony", ha spiegato, "Fa male vedere soffrire la popolarità del gioco, ma le discussioni sono in corso e il nostro team è dalla parte dei giocatori in questa battaglia", ha riferito il community manager.