Microsoft ha annunciato la chiusura di praticamente tutti i suoi negozi fisici nel mondo all'interno di quella che è evidentemente una ristrutturazione strategica del business, con la trasformazione di alcuni dei suoi punti vendita più importanti e famosi.
L'idea è evidentemente quella di tagliare la vendita retail per spostare tutto quanto più possibile in digitale o centralizzare la vendita di hardware attraverso il sito ufficiale Microsoft. Secondo quanto riferito, la chiusura di tutti i punti vendita in ogni caso non dovrebbe comportare alcun licenziamento, evidentemente con una ridistribuzione del personale su altri ambiti.
Gli unici negozi che rimarranno aperti saranno i flagship store di New York, Londra, Sydney e a Redmond presso il Microsoft Campus, ma verranno comunque "reimmaginati" secondo nuove idee in modo da diventare luoghi dove provare i prodotti e forse ricevere assistenza o tutorial, anche se non è ancora chiaro in che forma verranno trasformati.
Sembra che questa manovra fosse stata programmata per il 2021 ma la pandemia da coronavirus ha evidentemente accelerato le tempistiche, cosa che spiega anche come mai i negozi non fossero ancora riaperti nonostante l'allentamento delle misure di sicurezza.
Il tutto rientra nel progetto di convogliare tutto nell'ambito digitale e far convergere anche l'acquisto di hardware sul sito Microsoft o attraverso i partner retail, in ogni caso concludendo qui l'esperienza della vendita diretta al pubblico attraverso negozi fisici. "Siamo grati ai nostri clienti dei Microsoft Store e non vediamo l'ora di continuare a servirli attraverso i nostri canali online", ha riferito David Porter, Microsoft Corporate Vice President, spiegando inoltre che "Le nostre vendite sono cresciute online e il nostro portfolio di prodotti si è evoluto soprattutto nell'ambito digitale, dove il nostro team ha dimostrato di riuscire ad ottenere grandi risultati al di là della vendita in ambito fisico".