Secondo quanto riferito da Bloomberg, sembra che Sony abbia intenzione di tirarsi indietro rispetto alla proposta di mega-acquisizione avanzata due anni fa per la compagnia indiana Zee, una manovra da oltre 10 miliardi di dollari.
Non è una questione che riguarda nello specifico PlayStation o i videogiochi, ma riportiamo la cosa perché si tratta di una delle maggiori manovre in termini di acquisizione e fusione nell'ambito dell'intrattenimento in generale, che avrebbe dovuto portare alla costituzione di uno dei più grandi conglomerati in assoluto mettendo insieme la compagnia indiana Zee specializzata in contenuti televisivi e Sony.
Di recente, la compagnia nipponica ha dimostrato un crescente distacco rispetto alla proposta avanzata già nel 2021, soprattutto per la mancanza di accordi raggiunti per quanto riguarderebbe l'organizzazione del conglomerato una volta conclusa l'operazione di acquisizione.
Un matrimonio che non s'ha da fare?
Secondo gli ultimi aggiornamenti, sembra che Sony abbia intenzione di tirarsi indietro e comunicare la volontà di non procedere con la manovra da 10 miliardi di dollari entro la deadline del 20 gennaio, che è stata stabilita dopo diversi posticipi già applicati a causa delle discussioni sulla gestione di Zee in particolare.
L'elemento più problematico sembrerebbe essere la posizione di Punit Goenka, CEO di Zee, che sarebbe candidato a guidare il conglomerato ma è stato inizialmente bloccato da un tribunale indiano che si occupa di questioni legate all'antitrust, che ha poi successivamente rivisto la sua posizione.
Sony gradirebbe un cambio di guida all'interno della compagnia dopo l'acquisizione, ma le due entità non sembrano essere riuscite a trovare un accordo.