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The Elder Scrolls 6 è stato annunciato presto perché altrimenti erano "torce e forconi"

The Elder Scrolls 6 è stato annunciato molto presto perché altrimenti c'erano già "torce e forconi" pronti, dice un ex-Bethesda.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   25/10/2023
The Elder Scrolls 6 è stato annunciato presto perché altrimenti erano 'torce e forconi'
The Elder Scrolls VI
The Elder Scrolls VI
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A distanza di cinque anni da quel vago teaser, non c'è dubbio che The Elder Scrolls 6 sia stato annunciato un po' presto rispetto ai tempi di sviluppo previsti, ma questo è stato causato dal fatto che altrimenti c'erano "torce e forconi" già pronti contro Bethesda, ha riferito Bruce Nesmith, ex-sviluppatore del team, in una recente intervista.

Parlando a MinnMax, il lead designer di The Elder Scrolls V: Skyrim ha riferito che Bethesda continuava, in sostanza, ad essere sotto accusa per non parlare del nuovo capitolo della serie. Nesmith ha riferito che l'idea di Todd Howard, condivisa da buona parte del team, era di iniziare a parlare dei giochi solo quando questi erano vicini all'uscita.

La situazione migliore sarebbe addirittura "sei mesi prima del lancio", come era successo con Fallout 4 in maniera più ampia, ma non è stato possibile portare avanti una politica di questo genere. "Anche solo per il fatto che tutti fossero, sapete, con torce e forconi in mano" per la mancanza di informazioni su The Elder Scrolls 6.

Pressioni su Bethesda

L'ex-Bethesda non chiarisce se questa spinta all'annuncio del gioco sia venuta fuori più dal pubblico, dalla stampa o dagli investitori, ma è probabile che questi ultimi abbiano avuto una parte importante nello spingere il team a quella vaga presentazione, forse anche solo come materiale promozionale per Bethesda, che all'epoca non navigava in buone acque dal punto di vista finanziario, prima dell'acquisizione da parte di Microsoft.

Tuttavia, secondo Nesmith, di The Elder Scrolls 6 "Non riceverete probabilmente molte informazioni precise al riguardo fino a che non saremo molto più vicini all'uscita", perché questo comunque continua ad essere il principio generale per Todd Howard e Bethesda.

Lo sviluppatore ha anche riferito che il sistema di magie e di progressione del nuovo capitolo sarà derivato da quello presente in Skyrim, cosa che rappresenta un po' una traccia del suo lavoro svolto in precedenza all'interno di Bethesda. Nella medesima intervista, Nesmith ha anche svelato che Starfield poteva essere più piccolo e che ci sono state delle discussioni interne sulle dimensioni del gioco.