Tra i fan più accaniti di The Legend of Zelda: Link's Awakening è risaputo che l'avventura di Link del 1993 in parte ha tratto ispirazione da Twin Peaks, ma ora grazie a un interessante retroscena apprendiamo che addirittura Mark Frost, il co-creatore della celebre serie TV, ha avuto modo di parlare con gli sviluppatori di Nintendo e dare loro alcuni consigli.
Andiamo per gradi. In un'intervista pubblicata nel 2010, il director Takashi Tezuka ha ammesso che per Link's Awakening si è ispirato al cast di Twin Peaks. Infatti, aveva dichiarato "all'epoca, Twin Peaks era piuttosto popolare. Era incentrato su un piccolo numero di personaggi in una piccola città. Così ho voluto creare qualcosa di simile, che pur essendo abbastanza piccolo da essere facilmente comprensibile, avesse caratteristiche profonde e distintive".
Quasi tredici anni dopo, per la precisione a maggio dello scorso anno, Mark Frost, in risposta a un articolo che menzionava questo dettaglio, ha dichiarato su Twitter | X: "Li ho incontrati (gli sviluppatori Nintendo) e ho dato loro alcune idee, mai provato personalmente".
I consigli di Frost a Nintendo
La storia non finisce qui, dato che grazie a un'intervista concessa da Frost a The Verge, sono arrivati ulteriori dettagli sull'incontro che Mark Frost ha avuto con Nintendo e i consigli che ha elargito in questa occasione, che a quanto pare hanno avuto un'influenza nella trama "da sogno" di The Legend of Zelda: Link's Awakening.
"Mi stavano parlando di un gioco di Twin Peaks e in quell'occasione avevano menzionato Zelda", racconta Frost. "Mi hanno detto: "Una delle cose che amiamo del tuo show è il modo in cui c'è ogni sorta di associazione laterale che può portare avanti la storia". Me lo chiesero mentre pensavano di espandere l'universo di Zelda".
"Da giovane avevo giocato molto a Dungeons & Dragons, quindi conoscevo bene il tipo di storia a cui stavano pensando. Credo di aver detto: "Non abbiate paura di usare un simbolismo onirico e junghiano. Le cose possono collegarsi a livello tematico senza doverlo fare concretamente". Erano cose del genere che li esortavo a considerare".