Fallout: New Vegas, il capitolo migliore della serie tra quelli 3D, inizia con il protagonista che si risveglia nella cittadina di Goodsprings, dove è stato portato da Doc Mitchell che lo ha curato dall'indigestione di piombo, chiamiamola così, fatta nell'introduzione.
Sappiate che, come molti altri luoghi dei Fallout, Goodsprings esiste davvero. La si può trovare in Nevada, a una quarantina di chilometri da Las Vegas, ed è una comunità sperduta formata da 158 anime.
L'amore per New Vegas
Ogni anno però, in occasione del fine settimana del Fallout Day (che cade a fine ottobre), i fan del gioco organizzano un raduno che porta in città migliaia di persone, alcune delle quali in cosplay, trasformando la tranquilla atmosfera della cittadina in quella di una festa post apocalittica a base di tappi, Nuka-Cola, hamburger di Brahmin e gadget vari, concentrata intorno al Piooner Saloon, la fonte d'ispirazione per il Prospector Saloon del gioco.
Qui vive anche Collin Graves che, insieme alla moglie, si è trasferito a Goodsprings proprio perché affascinato dal gioco di Obsidian Entertainment, spostandosi dal Kentucky, come raccontato a PC Gamer. Dopo anni di visite al posto e affascinato dalla sua tranquillità, Graves ha deciso di comprare casa e lanciarsi in una nuova avventura. Considerate che il Kentucky si trova verso la costa atlantica degli Stati Uniti, mentre il Nevada verso la costa pacifica. Quindi ha praticamente attraversato quasi tutta la nazione per inseguire il suo sogno. La sua abitazione è ben riconoscibile, perché all'ingresso mostra lo scheletro di un abitante del Vault 11 e un cartello con su scritto "Welcome Wanderers".
Insomma, l'amore per i videogiochi spesso porta a fare scelte estreme come questa. Del resto Fallout: New Vegas è un capolavoro e Collin e sua moglie si sono detti felici della loro nuova vita, visto che la comunità di Goodsprings è più o meno come quella descritta nel gioco, ossia pronta ad aiutarsi a vicenda in ogni occasione.