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YS: The Oath in Felghana, recensione

XSEED propone su Steam una sua vecchia gloria. Un eccellente JRPG action vecchio stile dopo quasi dieci anni finalmente disponibile su PC anche al di fuori dal Giappone

RECENSIONE di La Redazione   —   11/04/2012
Ys: The Oath in Felghana
Ys: The Oath in Felghana
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YS: The Oath in Felghana uscì su PC già nel 2005 ma rimase confinato in Giappone fino a due anni fa, quando venne convertito per PSP ed esportato anche in occidente. Forse la fame di JRPG o la forza del supporto che solo una piattaforma come Steam può dare, ha finalmente permesso a XSEED di riproporre il suo piccolo grande gioiello sul servizio digital delivery di Valve. Venduto a poco più di undici euro, propone una trasposizione fedele all'originale forte della localizzazione in inglese (niente italiano). A distanza di tanto tempo può essere ancora considerato come un titolo valido ed interessante?

Salviamo le terre di Fleghana

Adol e il suo compagno di viaggi Dogi sono due avventurieri che scoprono, nell'incipit del titolo, come Felghana sia assediata da mostri di varia natura. Essendo questa la terra natia di Dogi, i due non possono rimanere indifferenti e si affrettano verso il villaggio per scoprire cosa sta accadendo. Lungo il tragitto Adol incontra una donzella in pericolo di nome Elena, non una ragazza qualunque ma un'amica di infanzia del suo collega.

YS: The Oath in Felghana, recensione

Salvata da un orda di lupi feroci, questa riconoscente li conduce a Redmont dove si scoprirà come i mostri siano solo il più piccolo dei loro problemi, visto che il Conte McGuire sono ormai due decadi che approfitta dei cittadini di Fleghana con tasse esorbitanti ed è addirittura arrivato a chiudere la loro fonte di sostentamento principale, ovvero le miniere di Tigray. Adol e Dogi vengono subito accolti come un segno di speranza, così il giocatore nei panni del primo si ritroverà presto a dover compiere le missioni più disparate. Non stiamo, come intuibile, parlando di un plot che entrerà nella storia, ma grazie ai personaggi ben caratterizzati e ad un ottimo adattamento la trama di YS: The Oath in Felghana riesce egregiamente nel suo compito di collante tra i diversi avvenimenti e come base per il corposo gameplay.

Un formidabile guerriero

YS: The Oath in Felghana propone un gameplay in stile action RPG che suddivide l'esperienza tra esplorazione e interazione con altri personaggi nelle varie città da una parte, e sterminio incondizionato di mostri nei vari dungeon dall'altra. I combattimenti, vero cuore del gioco come di consueto, sono in tempo reale e richiedono di controllare Adol. Questi dispone di un attacco con la spada, un colpo magico, salto e schivata. Visualizzando l'azione con una telecamera posta a tre quarti, bisogna acquisire un'ottima padronanza delle meccaniche per poter avere la meglio contro le orde di creature che il titolo ci fa affrontare.

YS: The Oath in Felghana, recensione

Adol è velocissimo sia nei movimenti che nel menare fendenti, il che rende il gioco molto dinamico e foriero di grandi soddisfazioni. Alla loro morte, i mostri lasciano a terra oggetti che non costituiscono però un vero e proprio loot, ma permettono di recuperare punti vita o danno un boost alle diverse statistiche, garantendo per qualche istante un attacco più potente piuttosto che una difesa più efficace. Inoltre portare a segno sequenze di attacchi accresce un moltiplicatore dei punti esperienza. Infine dopo la carneficina, ma anche nascosto nei classici forzieri, è possibile rinvenire il prezioso Raval Ore, il minerale che permette di potenziare il proprio equipaggiamento. 
Adol non è solo un abilissimo spadaccino, ma dotandosi di speciali braccialetti acquisisce anche poteri magici legati ai quattro elementi: terra, aria, fuoco e acqua. Non solo: rinvenendo alcune gemme speciali, è possibile migliorare ogni spell attivando in combattimento le versioni potenziate semplicemente tenendo premuto il tasto per lanciare gli incantesimi. Infine, il nostro è dotato di una sorta di stato "berserk" utilizzabile dopo aver caricato la relativa barra, acquisendo così per qualche istante velocità e potenza d'attacco superiori.

YS: The Oath in Felghana, recensione

YS: The Oath in Felghana è un titolo pensato principalmente per un pubblico molto specifico ed esigente, per questo il livello di sfida già a difficoltà Normale è sensibilmente alto, soprattutto negli scontri con i boss. Questi sono il vero fiore all'occhiello dell'intera esperienza, e coinvolgono l'utente in combattimenti con creature di dimensioni più che ragguardevoli, dotate di pattern d'attacco davvero ostici. E' d'obbligo tirar fuori il massimo da quanto appreso durante l'esplorazione dei dungeon per poter avere la meglio in questi frangenti, ma il titolo sceglie di rimanere aperto anche ad un pubblico meno avvezzo alle difficoltà, o semplicemente poco propenso alla frustrazione, permettendo di abbassare il livello di sfida nel caso la schermata game over compaia troppe volte. Inoltre dispone già dal principio di diversi gradi di difficoltà, partendo da Molto Facile per arrivare a Incubo (più uno aggiuntivo da sbloccare terminando il titolo) e sebbene non sia possibile cambiarlo in corsa in qualsiasi istante, dopo qualche morte si possono temporaneamente ridurre le statistiche del boss di turno. 

Old school

Il titolo XSEED non è vecchia scuola solo nel riuscito gameplay, ma anche da un punto di vista grafico e tecnico. YS: The Oath in Felghana ha diversi anni sulle spalle e forse anche per questo paragonarlo con produzioni moderne sarebbe impietoso, oltreché ingiusto visto il prezzo ridotto al quale viene offerto.

YS: The Oath in Felghana, recensione

Bisogna comunque ammettere come il quadro generale sia decisamente gradevole alla vista, grazie ai semplici ma riusciti fondali in tre dimensioni e al buon character design. L'insieme tra elementi poligoniali degli ambienti e gli sprite bidimensionali è ben riuscito, anche se a volte la prospettiva non riesce a dare il giusto senso di profondità, portando qualche problema di troppo nel mirare i nemici piuttosto che nell'eseguire un salto con la giusta precisione. Inoltre si fa sentire l'origine 4:3 dei personaggi, che se si sceglie una risoluzione ​16:10 appaiono leggermente schiacciati, mentre per quanto riguarda i filmati e l'interfaccia avremmo gradito un miglioramento della risoluzione, purtroppo invece ferma al materiale originale. Nulla da dire sul comparto sonoro che, a parte effetti legati alla tradizione dei JRPG di una volta, vanta una soundtrack davvero ben fatta, forte di temi accattivanti che vi ritroverete a fischiettare anche a computer spento.

Conclusioni

Versione testata: PC
Multiplayer.it
8.0
Lettori (14)
7.9
Il tuo voto

YS: The Oath in Felghana è un titolo che ci sentiamo di consigliare senza particolare riserve ad ogni appassionato di action JRPG old school, che troverà un gameplay semplice ma allo stesso tempo curato e profondo. Il comparto estetico sente il peso degli anni, ma allo stesso tempo contribuisce a crearne il fascino da gioco vecchio stile di cui  è intriso ogni pixel. Chiude il cerchio il prezzo ridottissimo al quale viene offerto su Steam, oltre al supporto al cloud saving della piattaforma Valve. Un'operazione nostalgia quella di XSEED che ci sentiamo di premiare e invitiamo a provare.

PRO

  • Gameplay action profondo e gratificante
  • Livello di sfida elevato ma allo stesso tempo flessibile
  • Tantissimo da fare

CONTRO

  • Tecnicamente vecchiotto
  • Rimane un titolo dedicato ad una particolare nicchia

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • AMD Phenom X3
  • 4 GB di RAM
  • Scheda video ATI Radeon HD 5770

Requisiti minimi

  • Processore Pentium III 800 MHz
  • 1 GB RAM
  • Scheda video con 32 MB VRAM
  • 1 GB di spazio su disco

Requisiti consigliati

  • Processore Pentium III 1 GHz
  • 1 GB RAM
  • Scheda video con 32 MB VRAM
  • 2 GB di spazio su disco