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Un sogno vecchio sedici anni

SEGA continua la sua operazione nostalgia, rispolverando un classico unico

RECENSIONE di Valerio De Vittorio   —   09/01/2013
NiGHTS into Dreams...
NiGHTS into Dreams...
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SEGA occuperà sempre un posto di riguardo nei cuori dei videogiocatori "d'esperienza". E se gli anni d'oro del colosso giapponese rimangono per il momento un ricordo del passato, l'operazione nostalgia attuata in questi mesi ci permette di riassaporare un gusto molto diverso da quanto offre il mercato oggigiorno. Per non parlare dell'opportunità di far conoscere ai più giovani alcuni pezzi di storia. Dopo il revival dei due Sonic Adventure, Jet Set Radio e altri, è giunto il turno di NiGHTS Into Dream..., titolo poco conosciuto quanto bizzarro, ma certamente meritevole di attenzione proprio per via della sua unicità.

Ma come funzioni?

Classificare NiGHTS Into Dream... è alquanto ostico. Ad una prima occhiata lo si potrebbe assimilare ad un platform bidimensionale, sebbene renderizzato in un ambiente completamente poligonale. Il giocatore viene chiamato a condurre una sorta di spirito dei sogni, chiamato Nights appunto, attraverso dei livelli che potremmo definire come dei loop infiniti.

Un sogno vecchio sedici anni

L'inizio e la fine, infatti, coincidono, così da muoverci volando sui due assi, verticale ed orizzontale, cercando di raccogliere venti "orb". Queste sfere, una volta recuperate e riportate al principio dello schema, sbloccheranno il loop corrente per attivare quello successivo, sempre all'interno della medesima mappa. Completati quattro di questi, si viene teletrasportati in un'arena dove combattere contro il boss di fine livello.

Un sogno vecchio sedici anni

Il background narrativo, risicatissimo, racconta di due ragazzi, Claris e Elliot, che si ritrovano in un mondo colorato e fantasioso, da sogno, chiamato Nightopia, dove uniranno le proprie forze con Nights. Si comincia così ogni livello controllando uno dei due ragazzi a terra, per poi prendere i comandi dello svolazzante spirito dei sogni. E a terra torneremo nel caso ci si scontrasse con un nemico o dovesse terminare il tempo prima di aver raccolto tutti e venti le sfere.

Gameplay onirico

Il meccanismo base del gameplay è fondamentalmente quello descritto, sebbene NiGHTS Into Dream... abbia il difetto di non sapersi spiegare. Nulla all'interno del gioco faciliterà il compito di apprendere che cosa sia necessario fare per poter proseguire nell'avventura, costringendo il giocatore a procedere a tentoni. Un approccio vecchia maniera che rende ancora più ostico avvicinarsi ad un titolo antico e unico. Dopo un po' di pratica ci si accorge come il gioco SEGA non presenti un vero grado di sfida o nemici ostici, proponendo come unica reale nemesi il tempo, che scorre inesorabile mentre dovremo destreggiarci in volo roteando armoniosamente, salendo e scendendo, seguendo il percorso di ogni livello, cercando di scovare la via migliore e più rapida fino al traguardo.

Un sogno vecchio sedici anni

Ogni loop propone diversi elementi quali trampolini da sfruttare per prendere velocità, cerchi attraverso cui passare e cattivi da schivare per accumulare punteggi migliori, concatenando azioni una dopo l'altra. Alla fine di ogni circuito il punteggio ottenuto garantisce un voto. Questo sistema spinge il giocatore a perfezionare il suo modo di affrontare ogni livello, che diventa così un vero e proprio tracciato, alla stregua di un gioco di corse. Il paragone è un po' forzato, ma NiGHTS Into Dream... spingendo l'utente a migliorare i propri tempi su circuiti chiusi, cercando di concatenare la migliore sequenza di azioni per arrivare al traguardo in modo più veloce ed al contempo più armonioso, si avvicina ad un racing più di quanto si possa immaginare. I controlli ottimamente calibrati aiutano a rendere il gameplay perfettamente godibile.

Remastered

SEGA ha fatto un discreto lavoro nel convertire il lavoro di Sonic Team, proponendo un pacchetto denso di contenuti. Da un punto di vista tecnico si è scelto di includere la versione PlayStation 2 uscita nel 2008 solo in Giappone, aggiornata all'alta definizione e dotata di supporto agli schermi 16:9, sebbene quest'ultimo appaia più come il risultato di un drastico zoom-in piuttosto che di un ampliamento della visuale. Ricchi contenuti come documentari, gallery e la versione originale per Saturn rendono questa edizione di NiGHTS Into Dream... davvero esaustiva. Nonostante l'età si faccia sentire in maniera evidente con spigoli e soprattutto alcune animazioni davvero legnose, in generale il quadro, grazie allo stile coloratissimo e molto curato, è sempre gradevole e fluido. Ottimo l'accompagnamento sonoro, graziato da musiche davvero azzeccate a particolari.

Conclusioni

Versione testata: PC
Digital Delivery: Xbox Live Arcade, PlayStation Network, Steam
Prezzo: 7,99€
Multiplayer.it
8.0
Lettori (3)
8.2
Il tuo voto

NiGHTS Into Dream... riesce a proporre con ottimi risultati un classico del passato, meno conosciuto di altri lavori SEGA ma ugualmente meritevole. In particolare per la sua unicità ci sentiamo di consigliare alle nuove leve di dargli una chance, fosse anche solo a fini di "studio" della storia del nostro passatempo preferito. Ottima la realizzazione di questa versione, in particolar modo per quanto riguarda i contenuti, vista la presenza sia dell'edizione più moderna uscita su PlayStation 2 nel 2008, sia dell'originale Saturn, dei livelli Christmas NiGHTS e di extra vari.

PRO

  • Gameplay unico ancora valido
  • Stile ricercato
  • Edizione ricca di extra

CONTRO

  • Ostico da comprendere
  • Graficamente dimostra tutti i suoi anni