Sony ha fatto la fortuna di Guerrilla, ha portato il team olandese nell'Olimpo di quelli a cui gli appassionati guardano con interesse in attesa della prossima novità. Allo stesso tempo non gli ha mai reso la vita facile. Killzone 2 si è dovuto confrontare con un trailer che ha posizionato l'asticella in alto, troppo per chi per saltare si è dovuto affidare alle gambe di PlayStation 3.
Il terzo capitolo ha avuto il vantaggio di non essere atteso come il messia, in compenso è stato scelto come vetrina per i ritrovati di metà generazione scorsa, come Move e la rapida adozione della tecnologia stereoscopica 3D. Shadow Fall ha infine seguito il percorso riservato ai titoli d'uscita di una nuova console, spesso benedetti da un ciclo di vendite più lungo rispetto ad altri prodotti ma con il fardello di aspettative altissime e l'impossibilità di testare a fondo le funzionalità online. Lo sviluppatore di Amsterdam, dopo il rilascio, si è concentrato proprio sulla componente multigiocatore: diciotto patch hanno sistemato, rivisto e corretto ove necessario, mentre nuovi contenuti gratuiti, su tutti tre mappe extra, hanno tenuto per mano una community che in larga parte ha anche pagato per il Season Pass. Chi ha speso qualche decina di euro extra per mettere le mani sui contenuti aggiuntivi premium, ha già da qualche tempo sperimentato Insurgent e ha da poche ore la possibilità di scaricare Intercept, secondo DLC che cambia le carte in tavola e introduce una non rivoluzionaria, eppure interessante modalità cooperativa.
Shadow Fall - Intercept porta una modalità cooperativa nel mondo di Killzone
L’Orda di Killzone
I quattro componenti del team d'élite VSA, già intravisti nella campagna di Shadow Fall, sono i protagonisti di questa reinterpretazione in salsa killzoniana dell'Orda, modalità divenuta negli ultimi anni popolarissima.
C'è una micro storia a supporto di Intercept ma, davvero, sapere che dovrete garantire la trasmissione di alcuni dati sensibili respingendo gli assalti dei nemici non aggiungerà nulla all'esperienza di gioco. Nelle quattro mappe presenti nel pacchetto bisogna proteggere tre punti di controllo dalle ondate di avversari, riprendendoli qualora dovessero venir conquistati e accumulando sufficienti punti da raggiungere il limite scelto come traguardo per decretare la vittoria. A complicare le cose in Intercept è la necessità di far crescere il punteggio non solo attraverso il controllo dei punti designati sulla mappa, ma anche eseguendo uccisioni, assist e aiutando i compagni. I crediti così ottenuti vanno però "scaricati" in un punto preciso della base, operazione che annulla l'eventuale moltiplicatore conquistato fino a quel momento. Da qui il dilemma: continuare ad accumulare, rischiando di perdere tutto in caso di morte, oppure accontentarsi e metterli in banca? Dinamica interessante che prevede una riflessione di squadra sul da farsi, per evitare eventuali attriti e giocare come un sol uomo. Coordinazione che, comunque, passa anche e forse soprattutto dalla presenza di quattro classi distinte, ugualmente fondamentali per arrivare alla fine del match.
L'Assault è il classico combattente buono dalla media e dalla breve distanza, dotato di una mitragliatore e un fucile a pompa, capace di impugnare le bocche da fuoco avversarie e dotato di abilità che lo rendono temporaneamente più forte, veloce o che gli permettono di farsi accompagnare per un breve lasso di tempo da un drone da battaglia. Il Marskman è simile per poteri speciali e filosofia, votata all'attacco, ma agisce da lontano e il suo equipaggiamento di base riflette questa fondamentale differenza. Diverso ancora il discorso il per Tactitian, che spara, quando necessario, ma che è anche capace di mettere in azione le sue tre torrette, magari piazzate a dovere in punti strategici, e posizionare sul terreno un utilissimo scudo. Infine il Medic, come il nome suggerisce, guarisce, rifornisce la squadra di pacchetti di munizioni ma soprattutto riporta in vita i compagni morti. Operazione che altrimenti costa una piccola ma preziosa parte del bottino ottenuto fino a quel momento.
In cerca di un’alchimia
Apparentemente non c'è molto di inedito da scoprire in Intercept che non si sia già visto altrove.
In effetti si tratta di un prodotto saldamente ancorato ai canoni del (sotto) genere, derivativo, eppure complessivamente funziona e diverte. Il così detto AI Commander, l'intelligenza artificiale nemica che reagisce al nostro stile di gioco riversandoci addosso orde di avversari differenti, attinge da un bestiario piuttosto vasto di venti nemici diversi, inclusi alcuni boss e vecchie conoscenze della serie. Partita dopo partita si accumula esperienza che serve per sbloccare nuove armi, comprese quelle introdotte da Insurgent, e per completare le Sfide che danno accesso a personalizzazioni estetiche e altre chicche. Le quattro ambientazioni sono state prese dalla campagna principale, perciò risulteranno familiari, però sono state riviste quel tanto che basta da adattarle a questo inedito contesto. Giocando di squadra e muovendosi bene si ottengono anche degli speciali punti che possono essere investiti per sbloccare potenziamenti temporanei tanto utili quanto sfiziosi: jetpack, moltiplicatori del danno inflitto, attacchi dell'artiglieria pesante dall'alto, potenti machine gun e la possibilità di rinascere senza penalità sono bonus tanto utili quanto in grado di aggiungere un po' di varietà all'azione.
In tutto questo abbiamo apprezzato la scelta di non semplificare troppo le cose, rendendo la sfida a tratti piuttosto tosta, il che aiuterà di certo ad aumentare una longevità che dovrebbe comunque garantire alcune ore di divertimento. Senza dimenticare che dopo l'uscita verranno rilasciate, in forma gratuita, altre sei mappe. Non male considerando che il prezzo di vendita, per chi già possedesse Shadow Fall ma non il Season Pass, è di 9.99 euro. Ad agosto Intercept uscirà anche in forma stand alone, indipendente da qualsiasi altro acquisto precedente, per circa venti euro. In quel caso andrà probabilmente fatto un discorso a parte, ma per ora è tutto sommato ragionevole passare sopra l'assenza di originalità e l'offerta standard in virtù della buona realizzazione, della quantità contenutistica e del prezzo onesto. Soprattutto perché è stato garantito un supporto che ne allungherà la vita nei mesi a venire, almeno fino al prossimo DLC.
Conclusioni
PRO
- Prezzo commisurato all'offerta
- Il numero di mappe crescerà nel tempo
- Una solida rivisitazione alla classica modalità Orda...
CONTRO
- ...che manca di spunti davvero innovativi
- Le ambientazioni sono riviste ma, di fatto, riciclate