Gli appassionati del genere simulativo conoscono molto bene la serie Anno, nata alla fine degli anni '90 grazie all'intuizione di un team di sviluppo austriaco e giunta fino ai giorni nostri con l'eccellente Anno 2070, pubblicato nel 2011 dall'ormai collaudato tandem formato da Blue Byte e Ubisoft.
Nei vari episodi del gioco l'obiettivo è sempre lo stesso: costruire una città che possa espandersi col passare del tempo, accogliere un numero sempre maggiore di abitanti e garantire loro tutto ciò di cui hanno bisogno. Il franchise non è nuovo alle riduzioni mobile, visto che nel 2009 è stato realizzato uno spin-off per Nintendo DS, vale a dire Anno: Create a New World, che è poi arrivato sui dispositivi mobile con il titolo di Anno - The Harbor. L'esperienza proposta in tale occasione non corrispondeva tuttavia alle meccaniche tradizionali della serie, includendone solo determinati aspetti, e ciò ha fatto storcere il naso a chi si aspettava di poter creare il proprio impero su iPhone o iPad. L'uscita di Anno: Build an Empire ha dunque il non semplice compito di colmare questa mancanza, cercando di tradurre nel contesto touch un'interfaccia molto simile a quella vista nel browser game Anno Online, asset inclusi. Ebbene, com'è andata a finire? Sul fronte della completezza dell'offerta c'è poco da dire, nel senso che bene o male gli appassionati della serie troveranno in questa edizione mobile tutti gli aspetti che ben conoscono, seppure spesso sia poco intuitivo accedervi a causa di soluzioni non proprio ottimali.
Anno: Build an Empire è una simulazione ricca e potenzialmente infinita, ma adattata male al contesto
Un Anno da dimenticare?
Le difficoltà di Anno: Build an Empire saltano all'occhio fin dai primi minuti, perché è evidente come il passaggio da un sistema di controllo all'altro abbia prodotto delle storture tali da rendere macchinose alcune operazioni, in particolare la disposizione delle strade. Le due "bandierine" che segnano l'inizio e la fine di un viottolo risultano infatti molto complicate da piazzare rispetto ai comandi via mouse, seguendo linee spesso diverse da quelle che vorremmo e costringendoci a un bel po' di tentativi prima di poter ottenere il risultato desiderato.
Le fasi iniziali della partita sono caratterizzate da un sistema di missioni molto serrato, che alterna una gran quantità di compiti estremamente basilari per farci familiarizzare con il sistema di costruzione, lo shop, le risorse e i requisiti necessari perché, ad esempio, le case dei cittadini che costruiamo vengano effettivamente abitate da qualcuno. In determinati casi si manifestano problematiche inspiegabili che riguardano la connessione fra gli snodi più importanti della città, vale a dire i mercatini, i magazzini e le varie attività commerciali, cosa che dà vita a tempi morti in cui si cerca di capire quale sia l'errore commesso ed eventualmente porvi rimedio, oppure magari abbattere qualche edificio e ricostruirlo in un'altra zona per evitare problemi. Il punto è che se tali ostacoli alla fruizione dell'esperienza potrebbero essere ben tollerati su PC, lo stesso non accade in ambito mobile, dov'è essenziale un'immediatezza che Anno: Build an Empire non può in alcun modo garantire, rimanendo anzi nebuloso in tanti suoi meccanismi e condendo il tutto con la mancanza di una traduzione in italiano, cosa che rende inevitabilmente più ostico l'accesso al gioco da parte di tanti casual gamer potenzialmente interessati a provarlo. A ciò si aggiunge un approccio freemium discretamente aggressivo, che costringe a utilizzare la valuta pregiata a meno che non si voglia attendere la produzione delle risorse che servono per andare avanti con le missioni.
Conclusioni
La sensazione, giocando con Anno: Build an Empire, è che gli sviluppatori non abbiano saputo prendere bene le misure al nuovo contesto, disegnando un'interfaccia spesso manchevole ed effettuando un adattamento grafico (spesso tratto pari pari da Anno Online) poco pratico, specialmente su iPhone. A ciò si aggiunge un sistema di controllo touch che in alcuni casi viene incontro all'utente (vedi la produzione di edifici in serie), ma in altri gli mette i bastoni fra le ruote (la gestione delle strade, l'influenza dei punti focali), privando l'esperienza della fluidità necessaria per poter effettuare le operazioni rapidamente ed evitare di incorrere in tempi morti. Un titolo discreto per i fan sfegatati del franchise Ubisoft, in definitiva, ma tutti gli altri farebbero meglio a preferire una delle tante alternative presenti su App Store.
PRO
- Sembra non manchi nulla di Anno
- Grafica abbastanza dettagliata
- Volendo si può giocare virtualmente all'infinito...
CONTRO
- ...ma i meccanismi freemium si fanno sentire da subito
- Interfaccia macchinosa e imprecisa
- Manca una traduzione in italiano