Lo spazio costa poco

Il GamePad di Wii U, nelle intenzioni di Nintendo, avrebbe dovuto essere lo strumento tramite il quale dar vita a inediti esempi di gameplay, basati su rinnovate possibilità di interazione tra utente e software.

Una sorta di rivoluzione nel classico metodo di input su console, oltre che il punto focale dell'intera offerta dell'hardware della casa di Kyoto. Nella realtà dei fatti, invece, non è mai riuscito a rivelare pienamente il proprio potenziale, stretto tra evidenti limiti tecnici (l'assenza di multi touch su tutti) e lo scarso supporto delle terze parti, non certo stimolato in tal senso dalle modeste vendite di Wii U. Ma va data una fetta della "colpa" anche a Nintendo stessa, che raramente ha indicato in maniera convinta e convincente coi propri titoli first party la strada da seguire per sfruttare appieno le potenzialità della periferica. È quindi piuttosto stupefacente notare come sia un semi sconosciuto team indipendente danese, Knapnok, in collaborazione con Nicklas Nygren (Knytt Underground, Nightsky) a portare oggi su Wii U uno dei giochi capace di comprendere e trasmettere al meglio le opportunità offerte dal GamePad.

Affordable Space Adventures è uno dei pochi giochi per Wii U capaci di sfruttare davvero il GamePad

Dal nord con furore

Knapnok, con sede a Copenhagen, è uno studio composto da una decina di persone che ha come focus principale lo sviluppo di titoli che sfruttano le nuove interfacce, dando vita di conseguenza a giochi e prototipi per iOS, Kinect e Wii U che hanno come scopo la ricerca di idee di gameplay innovative. Affordable Space Adventures è, in effetti, il secondo prodotto per la console Nintendo, che arriva a quasi due anni dal simpatico ma non certo indimenticabile party game Spin the Bottle. Anche in questo caso, come ormai consuetudine e necessità per gli sviluppatori indie, il canale di vendita adottato è quello solo digital dell'eShop, ad un prezzo però piuttosto fuori dagli standard: 18,99€ è una cifra infatti importante, non certo favorevole all'acquisto di impulso, e che quindi necessita di contenuti qualitativi di un certo livello per poter convincere l'utenza.

Fortunatamente per Knapnok, Affordable Space Adventures è senza dubbio uno dei titoli eShop più interessanti degli ultimi mesi, e più in generale una esclusiva Wii U davvero costruita attorno alle caratteristiche dell'hardware al punto da rendere una ipotetica versione su altre piattaforme, se non del tutto impossibile, perlomeno molto complicata e probabilmente meno efficace. La premessa dietro alla produzione scandinava sta nell'ipotesi che, in un futuro prossimo, l'esplorazione spaziale diventi di fatto una pratica comune ed economica, alla portata di tutti. Questo grazie ad una compagnia, la Uexplore, capace di mettere sul mercato una navicella dal costo contenuto, sicura e perfettamente adatta ad assecondare i desideri dei novelli Cristoforo Colombo galattici. In realtà non tutto è così semplice e privo di rischi come la pubblicità in stile anni '70 della Uexplore vuole far credere, e ciò è immediatamente chiaro fin dai primi istanti di gioco. Anzitutto perché la navetta appare senza dubbio economica, ma non nella chiave positiva del termine: mossa da un motore diesel scoppiettante e poco fluido, inizialmente permette soltanto di muoversi con incertezza negli scuri meandri dell'inospitale pianeta. In secondo luogo perché non è dotata di alcun tipo di arma: una mancanza destinata a farsi sentire abbastanza presto, alla comparsa dei primi alieni ostili. Nella maggior parte dei casi però, più che i nemici in sé, è la conformazione delle ambientazioni a portare con sé i problemi maggiori: Affordable Space Adventures è infatti principalmente un puzzle game ambientale basato sulla fisica, in cui bisogna cercare di trovare il modo corretto per superare ostacoli ed enigmi potendo contare soltanto sui sistemi a disposizione della navetta.

Teletrasporto, signor Scott!

Sì perché, come un brutto anatroccolo, il proprio improbabile mezzo di trasporto guadagna, durante la progressione dei livelli, nuove capacità e strumenti fondamentali per poter proseguire. Si tratta di sistemi antigravitazionali, di propulsione, di modifica della massa, di gestione del calore, di atterraggio, di boost, oltre ad uno intero di propulsione elettrico alternativo a quello a gasolio. Ognuno di questi viene gestito in maniera diretta tramite lo schermo del GamePad, che diventa in pratica la console di comando della navetta stessa. Ci si ritrova, quindi, a vestire i panni di una sorta di capitano Kirk in miniatura, gestendo con precisione le capacità del proprio mezzo di trasporto, cercando di capire quali sia la combinazione corretta di esse per poter proseguire. I puzzle all'inizio sono semplici e richiedono ben poco sforzo: aumentare la massa per poter viaggiare sott'acqua o spingere i motori al massimo per spostare un pesante blocco sono però soltanto la punta dell'iceberg.

L'aggiunta dei vari sistemi e la necessità di gestirne diversi in maniera rapida rende le cose presto più impegnative, sebbene sempre al di sotto dei limiti di frustrazione, e in tal senso va dato atto agli sviluppatori di aver tarato alla perfezione il livello di difficoltà. Una delle soluzioni più spesso utilizzate è poi da ricercarsi nella necessità di non farsi individuare dai nemici, che evidentemente non dispongono di occhi ma soltanto di strumenti di rilevazione del suono, calore ed elettricità: una analisi del proprio scanner, gestito con lo stick destro, permette infatti di sapere precisamente quali siano i limiti da non superare, e di conseguenza tarando gli apparati della propria navetta. Se a parole la cosa sembra non molto eccitante, in realtà all'atto pratico la progressione in Affordable Space Adventures si conferma essere quasi sempre piacevolissima, con il costante stimolo a proseguire legato alle gratificazioni che ogni ostacolo superato garantisce. Certo va ammesso come la qualità del level design subisca in alcun casi qualche flessione, e che più in generale manchi la scintilla di genio che è propria dei capolavori assoluti. Ciò nonostante ci si può certamente accontentare, ve l'assicuriamo. Discorso analogo per la componente grafica, efficace e molto d'atmosfera ma priva di una caratterizzazione tale da rimanere impressa in profondità. Infine, sebbene il titolo di Knapnok sia una esperienza che si può senza dubbio affrontare interamente in single player, il team ha inserito una riuscita e convincente modalità multigiocatore nella quale fino a 3 amici possono spartirsi la gestione della navicella: uno gestisce lo scanner, uno i sistemi di bordo, e il terzo i movimenti.