Pare che il demonio sia stato sigillato in modo definitivo, messo a nanna in una zona in cui è stato relegato e costretto a un sonno eterno. Letta così potrebbe anche sembrare una cosa positiva, o che i titoli di coda possano arrivare ancora prima di affrontare l'avventura, se non fosse che voi siete dalla parte "sbagliata", quindi del male, più precisamente in quelli di una prole particolarmente devota al proprio genitore. Laegrinna cercherà di fare di tutto per ritrovare i dodici pezzi della reliquia che le permetterà di rompere l'incantesimo e liberare il demoniaco genitore. Per farcela avrà bisogno di tutto l'aiuto possibile da parte di altre componenti di un'improbabile "crew", che tutto potrebbero sembrare tranne che creature maligne... e invece lo sono, e tanto. Si parte con Velguirie, la prima aggiunta - di cui si parlerà in modo specifico più avanti - e poi Allura, Reina e Millennia: ognuna di loro è dotata di alcune curiose abilità, legate ad un certa tipologia di attacco e all'uso di specifiche trappole. Dal punto di vista grafico non si nota una grande cura per i dettagli, sia per le texture che per la modellazione poligonale ridotta ai minimi termini: caratteristiche tecniche che già su PlayStation 3 scricchiolavano non poco, ma che su next gen si fanno notare ancora di più in negativo. Le animazioni riescono ad essere di una legnosità pazzesca, eppure lo "sballonzolamento" del seno delle procaci protagoniste è riprodotto con cura maniacale, segno che evidentemente su quell'aspetto si sono concentrati gli sviluppatori.
Deception IV: The Nightmare Princess si spinge poco oltre il sensuale aspetto delle sue protagoniste
Siamo noi i cattivi
Parlando di gameplay è più che doveroso sottolineare, per chi non sapesse come si presenta questo titolo, in che modo ci si deve approcciare ad ogni partita a Deception IV: The Nightmare Princess. Partiamo dalla scelta del costume, fondamentale per avere il giusto stile in battaglia, anche se inizialmente ne sarà disponibile uno solo e gli altri si sbloccheranno procedendo lungo l'avventura.
Una volta che indosserete l'abbigliamento corretto - sono tutti disegnati per non lasciare nulla all'immaginazione, non temete - vi troverete in un castello dal dubbio gusto architettonico e privo di qualsiasi fronzolo o mobilio. Dei soldati, attratti dalla leggenda di alcune streghe malefiche, decidono di entrare nella "casa infestata" per farci la pelle. Naturalmente è un esercito di guerrieri, ma per loro cortesia ne incontrerete pochi alla volta, a ondate. Dopo aver letto un copioso panegirico di testo scritto, che funge da background narrativo e da tentativo di aggiungere spessore all'esperienza, si entra finalmente in battaglia. In ogni stanza potrete mettere in pausa, osservarla dall'alto guardandola con le classiche griglie e scegliere dove posizionare le vostre trappole. La logica con la quale le sceglierete seguirà necessariamente due strategie: la prima legata all'obiettivo da raggiungere, la seconda alla tipologia di nemico che vi trovate davanti. Alcuni avversari, infatti, sono completamente immuni a certe armi e per questo dovrete selezionarli e studiare il loro punto debole. Risulta comunque fondamentale girare le varie aree della magione che via via si sbloccheranno, così da comprendere in quale stanza si trova un trappola già pronta, come la caduta delle canne di un organo, frecce acuminate, inquietanti statue capaci di scaricare potenti fulmini e così via. Deception IV: The Nightmare Princess era apparso in versione "Blood Ties" circa un anno fa e la versione che approda anche su PlayStation 4 oggi non stravolge le regole di base, ma aggiunge qualche ingrediente alla formula originale, mescolando il tutto con tanta dissacrante ironia. Una delle introduzioni di questa versione che avrà risvolti operativi nella risoluzione di alcune quest, oltre ad un comportamento diverso nell'approccio agli avversari, è l'inserimento di una nuova diavolessa chiamata Velguirie. Questa ha la capacità di sferrare attacchi contro i nemici, cosa che influirà non poco sulla capacità di movimento nelle aree di gioco. Dove infatti di norma si scappa, lasciando che un soldato capiti su una zona "calda" in cui far scattare i mortali pericoli, in questo caso sarà il giocatore a forzare le cose, potendo di fatto attaccare. Anche sul fronte delle modalità troviamo due aggiunte gradevolissime, soprattutto per i completisti e per coloro che volessero aumentare il tempo su questo titolo: "Quest mode" e "Deception Studio".
Trofei PlayStation 4
Il numero complessivo di trofei da raccogliere è 35, incluso naturalmente anche il platino. I sei trofei d'oro rappresentano la vera sfida - per gli altri vi basterà giocare tranquillamente alle varie modalità e raccoglierete tutto - soprattutto visto che chiedono di mantenere un rank elevato nelle quest più avanzate. Nulla di impossibile, comunque.
C'è da fare
Nel nutrito numero di voci che compongono il menù, si parte proprio dalla modalità "Quest" che aggiunge all'offerta ben cento puzzle, tutti da risolvere nei panni della bella Velguirie. Questa corposa modalità permette di raggiungere determinati obiettivi prefissati, ma anche di fare una prova sul campo delle proprie abilità, come una sorta di tutorial avanzato, così da prendere confidenza con alcune meccaniche specifiche oltre ad ottenere dei benefici con il rilascio di nuove trappole.
Giocando alla modalità campagna classica, invece, rivivremo i capitoli della prima versione del gioco attraverso il castello e le tre sotto-missioni che compongono ciascun episodio. Deception IV: The Nightmare Princess non si presenta con una difficoltà eccessiva, soprattutto a causa di un'intelligenza artificiale programmata davvero male. Il "Deception Studio" è un'altra novità di questa versione: all'interno del livello si possono creare sfide e situazioni personalizzate, impostando qualsiasi parametro a piacimento, ma soprattutto è possibile registrare video e vederne i replay. Di fatto si può realizzare un personaggio partendo da zero: tipologia di armi, forza e background culturale; per tutto esiste un avanzato sistema di editing. Non è altro che fanservice ai livelli massimi, ma ci sono molti puristi che potranno sbizzarrirsi con i set di combo più folli. La "free battle" è la possibilità di agire in stile sandbox, rimescolando le carte di personaggi e situazioni preesistenti. La paura che i giocatori non siano in grado di superare alcune difficoltà tattiche, ha imposto al team di sviluppo di realizzare un "tutorial" esterno, nonostante anche la campagna e la modalità "Quest" siano ben documentate e con una curva di apprendimento per nulla ripida. È importante ricordare che il parlato è solo ed esclusivamente in giapponese, mentre delle cinque lingue disponibili per i sottotitoli non è presente l'italiano, per questo si dovrà scegliere quasi necessariamente l'inglese. L'idioma britannico non è complesso, al contrario è usato in modo elementare, ma considerando che gran parte della storia è narrata, con dialoghi piuttosto corposi, il limite linguistico potrebbe "castrare" l'esperienza di alcuni utenti. Fa specie sicuramente la "hall of fame", denominata "Museum", in cui vengono registrate tutte le imprese del giocatore: dai punti acquisiti alla lista dei nemici abbattuti - addirittura viene indicato in che modo hanno perso la vita - e i vari dettagli sui personaggi stessi.
Conclusioni
Pur non aderendo del tutti ai dettami di un RPG classico e, apparentemente, nemmeno alle caratteristiche di un gioco tattico alla Dungeon Keeper, Deception IV: The Nightmare Princess è dotato di un carisma di fondo non indifferente, ma non riesce lo stesso a centrare completamente il bersaglio. Il dinamismo con il quale ci si muove e si approntano le trappole in pochi istanti va a cozzare con una ripetitività che di mortale non ha solo l'esito di una combo, ma anche la noia suscitata nel giocatore da sessioni che sono, tra l'altro, troppo lunghe. Gli affezionati amanti della saga troveranno ore di divertimento sadico, gli altri giocatori lo considerino dopo aver provato la demo, sapendo che il resto delle portate saranno esattamente le stesse, ma con più livelli e marchingegni infernali, nonostante il gusto o lo spessore generale non aumenteranno.
PRO
- Torturare il prossimo e sentirsi bene
- Buona longevità
- Divertente per brevi sessioni...
CONTRO
- ...ma porta presto alla noia
- Esteticamente appartiene alla generazione precedente
- Non è localizzato in italiano