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Mezze verità

Una bella avventura con full motion video... e non è una contraddizione!

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   01/09/2015
Contradiction - Spot The Liar!
Contradiction - Spot The Liar!
Video Immagini

Una delle tendenze più recenti della scena videoludica indipendente sembra essere il recupero dell'uso di filmati con attori in carne e ossa per la realizzazione di avventure grafiche.

Jenks
Jenks

Siccome immaginiamo che il pensiero sia corso subito agli anni novanta, quando orde di fallimentari avventure (e non solo) piene di full motion video affollarono il mercato, è giusto fugare subito tutti i dubbi. Her Story, Tesla Effect: A Tex Murphy Adventure e questo Contradiction - Spot The Liar!, per fare qualche esempio, nascono da una coscienza diversa del medium videoludico e dalle possibilità che offre. Così, se un The 7th Guest era un'avventura tradizionale castrata dal ricorso ai full motion video, che sembravano quasi in contrasto con il gioco stesso, i titoli citati li usano in modo consapevole e ragionano su come sfruttarli ludicamente senza svilire gli altri elementi, così da farli convivere perfettamente. Prendete Her Story, in cui i video sono soltanto strumento deduttivo e il gioco vero e proprio viene proiettato completamente fuori dallo schermo; oppure arriviamo all'oggetto della nostra recensione, Contradiction, che magnifica la sua natura filmica rendendo le parole il fulcro delle interazioni del giocatore, con solo qualche semplice enigma a fargli da contorno. Non fraintendete, perché arrivare alla fine dell'indagine non è facile, ma non per i motivi che solitamente rendono complesse le avventure grafiche.

Contraddizioni

In Contradiction - Spot The Liar! si vestono i panni dell'ispettore Jenks, incaricato di risolvere un caso di presunto omicidio di una studentessa, trovata morta in un paesino delle campagne inglesi. Jenks deve capire chi ha commesso il crimine cercando di farlo passare per un suicidio.

Gli attori se la cavano
Gli attori se la cavano
I luoghi sono delle cartoline animate
I luoghi sono delle cartoline animate

Per farlo dovrà andare in giro per il paese interrogando le conoscenze della ragazza per metterne in luce le contraddizioni. Facciamo un esempio. All'inizio Jenks deve interrogare una coppia che vive in una casa posta sulla strada per il bosco dove è stato trovato il cadavere. I luoghi visitabili sono cartoline animate in cui sono possibili solo tre tipi di interazioni: gli spostamenti e, nel caso ci sia qualcosa di interessante, la ricerca di indizi e oggetti. In alcuni casi è possibile usare degli oggetti per ottenere indizi nascosti . Ciò che conta, è che tutti i frutti delle ricerche di Jenks finiranno nel suo repertorio di possibili domande da fare durante gli interrogatori. Ad esempio fuori dalla casa della coppia si trovano delle bottiglie vuote e una bicicletta che potranno essere usati come argomenti di conversazione. Gli interrogatori si svolgono in modo automatico: scelto un argomento, gli interrogati daranno una loro versione da cui Jenks estrapolerà delle argomentazioni. Fin qui è tutto abbastanza automatico, nel senso che al giocatore spetta solo di cercare gli indizi e scegliere gli argomenti degli interrogatori (solitamente si tende a esaurire tutti quelli disponibili per andare sul sicuro). È ascoltando le parole degli interrogati che il suo ruolo diventa più attivo, perché l'obiettivo diventa scovare le contraddizioni delle testimonianze e metterle a confronto. Solo attraverso la scoperta delle contraddizioni si può mandare avanti la storia, perché sbloccano altri argomenti di conversazione. E qui, riallacciandoci al primo paragrafo, la scelta dei filmati con attori veri diventa essenziale per garantire la giusta immedesimazione: vedere attori in carne e ossa che rendono le loro dichiarazioni recitandole aumenta la verosimiglianza, perché oltre alle parole si inizia a fare caso ai loro volti e a come cambiano quando vengono messi in difficoltà, o quando stanno per dire qualcosa di importante che magari non vorrebbero dire. Il coinvolgimento è completo a prescindere dalla storia, comunque non disprezzabile, perché proviene direttamente dalle meccaniche di gioco, inscindibili dalla rappresentazione. Qualsiasi altra scelta stilistica sarebbe stata fallimentare o, quantomeno, avrebbe reso molto meno rispetto al tipo di racconto.

Contradiction - Spot The Liar! è una bella avventura grafica che usa intelligentemente i FMV

Tim Follin

Tra i vari meriti di Contradiction - Spot The Liar! c'è il ritorno sulla scena videoludica di Tim Follin, compositore di colonne sonore per videogiochi attivissimo ai tempi dei sistemi a 8 / 16-bit, cui dobbiamo tra le altre le musiche di Renegade, Peter Pack Rat, Target: Renegade, Ghouls'n Ghosts e un'infinità di altri titoli. L'ultimo suo lavoro, prima dello stop e del ritorno con Contradiction, risale al 2006. Si tratta della versione PSP di Lemmings.

Rigidità

L'unica vera pecca di Contradiction - Spot The Liar! è la sua rigidità. La struttura di gioco è fin troppo legata e arrivati alla fine ci si rende conto che ci sono delle possibilità che gli sviluppatori si sono lasciati sfuggire. Ad esempio aprire maggiormente l'indagine all'errore, creando magari false piste o prevedendo la possibilità di fallire. Così com'è il gameplay appare molto lineare, nonostante l'aumento progressivo della difficoltà dovuto al moltiplicarsi di argomenti e dichiarazioni che rendono più arduo trovare le contraddizioni. In un certo senso sarebbe stato bello poter sbagliare per dare più respiro all'intera esperienza, ma ci rendiamo conto che la durata del gioco (si finisce in circa sette, otto ore) avrebbe reso tedioso rigiocarsi intere sezioni dovendo rivedere tutti i vari filmati. Visto anche il prezzo, possiamo accontentarci.

Conclusioni

Versione testata PC Windows, iPad
Digital Delivery Steam, App Store
Prezzo 9,99 € / 4,99 $
Multiplayer.it
8.5
Lettori (4)
7.6
Il tuo voto

Contradiction - Spot The Liar! è stato una bellissima sorpresa per chi scrive, che da sempre prova una certa idiosincrasia per i giochi pieni di full motion video. Lo sviluppatore Baggy Cat è riuscito invece a sfruttare i filmati senza lasciargli schiacciare la struttura di gioco. Il risultato è un'avventura investigativa di primo livello che colpisce e cattura fino alla sua conclusione.

PRO

  • Ottimo uso dei filmati
  • Sistema di investigazione ben congegnato
  • Il prezzo è giusto

CONTRO

  • Struttura di gioco un po' rigida
  • Bisogna conoscere l'inglese per giocarci