Nonostante si tratti indubbiamente di uno dei genere videoludici che peggio si adatta alle caratteristiche dei dispositivi touch, quello degli sparatutto competitivi continua a essere un ambito nel quale si cimentano molti sviluppatori, finendo spesso a doversi misurare con grandi limitazioni per ciò che concerne il comparto tecnico e soprattutto il sistema di controllo. Uno spauracchio che non sembra aver minimamente scalfito le ambizioni di Digital Legends, che con il loro Afterpulse si propongono di far compiere il proverbiale salto di qualità al genere in campo mobile. Andiamo a vedere se ci sono effettivamente riusciti...
Strapotere tecnico
Afterpulse si configura come uno sparatutto free to play classico perlomeno per quanto riguarda l'impostazione di base: ci sono le unità di energia che vengono spese per ogni partita affrontata e che si ricaricano nel tempo, il sistema di doppia valuta in-game, le ricompense che vengono elargite per il raggiungimento di determinati obiettivi o per aver effettuato l'accesso all'applicazione in maniera continuativa, e così via. Ciò che nelle prime battute distingue il titolo Digital Legends dalla maggior parte dei diretti competitor è lo strepitoso impatto grafico, davvero impressionante per un prodotto iOS oltretutto gratuito.
Pur basandosi su un'iconografia militare trita e ritrita, Afterpulse offre alla vista modelli poligonali dei personaggi solidi e definiti fin nei minimi dettagli, inseriti in ambientazioni ben costruite che eccellono per qualità delle texture e degli effetti di luce, il tutto a un frame rate roccioso che non dà mai segni di cedimento. Una magnificenza che richiede ovviamente un prezzo da pagare, rappresentato nella fattispecie dal fatto che le arene sono poche, di modeste dimensioni e possono ospitare un massimo di otto giocatori, ma si tratta comunque di compromessi che si accettano più che volentieri visto il risultato finale. Sfumata l'ebbrezza per una cosmesi tanto sontuosa, Afterpulse si dimostra comunque uno shooter che non si limita alle apparenze, per quanto queste rimangano senza dubbio la punta di diamante della produzione. Il sistema di controllo offre tre varianti che ruotano attorno alla presenza sul lato sinistro di uno stick virtuale per muovere il personaggio e i principali tasti dall'altra parte, mentre lo sguardo si gestisce strisciando il dito ovunque sullo schermo. Una soluzione valida fino a un certo punto, che non consente al giocatore di avere una precisione soddisfacente quando si tratta di prendere la mira: gli sviluppatori hanno cercato un compromesso dotando il software di un sistema di aggancio automatico dei bersagli, che se da un lato facilita parecchio le cose, dall'altro toglie il piacere della ricerca dell'headshot, rendendo gli scontri a fuoco un po' troppo limitati e superficiali.
Pur con una grafica strepitosa, Afterpulse incappa nei problemi di quasi tutti gli sparatutto mobile
Ti ammazzo di bot
Afterpulse è un gioco completamente votato al multiplayer, che non contempla nemmeno l'eventualità di una campagna single player o qualcosa che ci assomigli: dopo un paio di partite con i bot necessarie a farsi le ossa, si raggiunge infatti il livello necessario per potere accedere alle battaglie online contro altri giocatori, ed è qui che si può identificare il vero e proprio cuore dell'esperienza ludica.
Purtroppo non tutto va come dovrebbe: al momento attuale sono soltanto due le modalità disponibili (deathmatch classico e a squadre) e i problemi legati alla connessione sono all'ordine del giorno, con server che non rispondono, partite che si interrompono e un po' di caro vecchio lag a complicare le cose. Peccati che si potrebbero tutto sommato perdonare a un titolo gratuito, ma che assumono una certa valenza se si guarda all'economia su cui si sorregge il prodotto Gamevil, che non si risparmia sul fronte delle microtransazioni: tra nuovo equipaggiamento, riparazioni, potenziamenti e upgrade vari i soldi racimolati sul campo di battaglia tendono ad esaurirsi in fretta, lasciando al giocatore le sole alternative di mettere mano al portafogli o sottoporsi a un pesante grinding per racimolare un po' di quattrini. Se a questo aggiungiamo un'interfaccia dei menu tutt'altro che esaltante, incapace di sostenere i bisogni dell'utente quando vuole gestire il proprio inventario o visualizzare e confrontare le statistiche delle varie armi a sua disposizione, appare chiaro che Afterpulse tenda a chiedere più di quanto effettivamente sia capace di dare, perlomeno in questa sua iniziale fase di vita. La speranza è che dei futuri aggiornamenti siano in grado di correggere quelli che potremmo definire dei peccati di gioventù, ma per al momento in cui scriviamo Afterpulse è uno shooter bellissimo da vedere ma che obiettivamente manca un po' di sostanza.
Conclusioni
Afterpulse meriterebbe di essere scaricato gratuitamente anche solo per godere del suo magnifico impatto visivo, senza dubbio la nota più lieta dell'intera produzione Gamevil. Per il resto, il gioco mette in campo tutto quello che è lecito aspettarsi da un moderno sparatutto multiplayer su iOS, tra pregi e difetti: e se ai primi appartiene senza dubbio un gameplay immediato ed efficace sul breve periodo, d'altro canto Afterpulse pecca di un'eccessiva enfasi sugli acquisti in-app e di una quantità e qualità dei contenuti non sempre esaltante. Gli appassionati del genere farebbero bene a dargli comunque una chance, mentre tutti gli altri possono tranquillamente passare oltre.
PRO
- Grafica eccezionale
- Meccaniche di gioco immediate
- Tanto equipaggiamento da acquistare...
CONTRO
- ...spendendo soldi veri
- L'azione shooter non è nulla di che
- Più di qualche problema strutturale