La recensione di WonderWorlds: creatori di mondi tascabili

È dai tempi dei primi home computer e dei massicci manuali di Basic che i videogiocatori tentano a volte di passare dall'altra parte della barricata e muovere qualche passo nel magico mondo del game design, nel quale soltanto una minima parte riesce alla fine a costruire qualcosa di effettivamente riconducibile a un videogioco. I "game maker", per questo motivo, esercitano sempre un fascino tutto particolare, ma per assolvere alla loro funzione ibrida devono mostrarsi particolarmente affascinanti e semplici da utilizzare, oltre che divertenti, se si parla di prodotti che sono prima di tutto videogiochi. È chiaro come WonderWorlds debba molto a LittleBigPlanet, la particolare opera di Media Molecule che sconvolse il mondo alla sua uscita su PlayStation 3 per la caratterizzazione e il concept che all'epoca erano qualcosa di veramente innovativo, almeno su console.

Questo prodotto di Glowmade, sviluppato in collaborazione con Tequila Works, condivide diverse caratteristiche con il celebre titolo in questione, a partire da alcuni elementi della caratterizzazione grafica per arrivare alle stesse meccaniche del gioco, curiosamente portandosi dietro anche alcuni difetti storici della serie. WonderWorlds è una sorta di avventura con elementi platform, rappresentata in 3D e con un'inquadratura dall'alto leggermente inclinata, in modo da dare una buona visione d'insieme dei bellissimi mondi che ci troviamo ad esplorare. Scopo del tutto, per quanto riguarda la sezione più propriamente ludica, è raggiungere la conclusione dei livelli, nel caso raccogliendo nuvolette e altri oggetti sparsi in modo da spingere gli utenti all'esplorazione accurata di ogni anfratto degli scenari, avanzando di isola in isola. Il gioco è distribuito gratuitamente ma per sbloccare tutti gli elementi che lo compongono, tra livelli e oggetti per la creazione, è necessario ricorrere all'acquisto in-app di 4,49 euro che fornisce libero accesso a tutti i contenuti, per cui si può parlare di una sorta di "Premium mascherato" che consente comunque un ampio spazio per provare liberamente il gioco in maniera gratuita.

Mondi meravigliosi nel palmo della mano con WonderWorlds

LittleBigWorld

I mondi di WonderWorlds sono splendidi: si tratta di semplici scenari composti da piattafrome, ponti, ingranaggi, pianure, alture e passaggi di vario tipo, ma tutti rappresentati con una cura particolare nella resa dei materiali, come se ogni scenario fosse composto da quinte di cartone, stoffa o altri elementi per la costruzione artigianale di ambientazioni e miniature. Anche in questo è visibile il richiamo di LittleBigPlanet, che aveva proposto una soluzione simile per la rappresentazione dei livelli in cui ambientare l'azione dei Sackboy. Come questi ultimi, il protagonista del gioco Glowmade può essere completamente personalizzato cambiandone i connotati e applicando abiti e accessori a piacere, così come la "casa" che funziona da base di collegamento fra le varie modalità di gioco può essere riempita, abbellita e modificata con tanti elementi grafici diversi.

L'elemento distintivo di WonderWorlds sta infatti tutto nella creatività al potere: è possibile costruire mondi a partire dal nulla, riempirli con scenari ed elementi di gameplay dedicandoci a un vero e proprio lavoro di level design, per poi salvare e mettere in condivisione le nostre creazioni con altri giocatori. Questo ovviamente assicura un'ampia varietà di scelte e possibilità per quanto riguarda la quantità e qualità dei livelli da affrontare, tuttavia si porta dietro necessariamente un risvolto negativo: la creatività di WonderWorlds difficilmente fa emergere un level design veramente profondo e strutturato, incentrandosi su una quantità limitata di elementi e una meccanica alquanto semplice, problema condiviso d'altra parte anche da LittleBigPlanet e altri titoli simili. Altro elemento negativo curiosamente comune al titolo Media Molecule è una certa imprecisione e legnosità dei controlli, in particolare per quanto riguarda le meccaniche del salto, che può rendere alquanto fastidiose le sezioni platform. L'estetica è comunque meravigliosa e può bastare a portarci avanti ad esplorare livelli solo per il gusto di farlo, riuscendo a infondere personaggi e ambienti di un carisma che ci coinvolge facilmente.