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Tre: il numero perfetto...

Gli anni passano per tutti, ma non per Samus che ritona in forma perfetta e più bella che mai!

RECENSIONE di Andrea Franzone   —   09/09/2009
Metroid Prime Trilogy
Metroid Prime Trilogy
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All'ombra di un futuro, profondo rimescolamento, esce la raccolta completa dei primi episodi in tre dimensioni della saga di Metroid. Una serie vissuta attraverso visori fantascientifici, esplosa tra raggi guizzanti, protetta da tute avveneristiche e vissuta su mondi fantastici. Ore e ore di battaglie contro pirati spaziali e di esplorazioni alla ricerca di indizi condensate in un unico disco!

Chiamata per Samus Aran

Nintendo ormai è maestra del marketing (ma siamo così sicuri che anche in passato non lo fosse?) tantè da creare un prodotto che riesce nell'intento di attirare sia i nuovi utenti nati con il Wii, sia chi invece la segue da lungo tempo. I primi hanno già potuto apprezzare il nuovo corso imposto dall'utilizzo di Nunchuck e Wiimote e ora possono finalmente giocare a due dei titoli più belli e profondi della scorsa gen. I secondi invece ottengono un desiderato aggiornamento al 16:9 e di un rinnovo dei comandi così da avere il pretesto per rivivere momenti indimenticabili. Per chi invece non ha mai provato nessuno dei tre episodi, questo disco dovrebbe essere praticamente obbligatorio. Si parte dal capostipite Prime che trasporta tutta la solitudine, all'epoca prerogativa della serie, su un mondo particolarmente evocativo e ancora incentrato su clichè elementari come ghiaccio, terra e fuoco. I Chozo, esseri mitici e antichi raccontano la loro storia di annichilimento e consentono, donando i loro poteri, di proseguire nella nostra avventura: non un semplice sparatutto, ma una vera e propria esperienza in prima persona. Il secondo episodio battezzato Echoes complica le cose, introducendo un mondo dualistico di luce e tenebre, imbevuto di un'atmosfera che tramuta la solitudine in una angoscia dark, inseguiti da una nemesi oscura e da esseri chiamati Ing. Il Terzo, Corruption, rivoluziona i controlli, li semplifica, si avvicina di più ai canoni moderni degli sparatutto, aumentando la velocità e la presenza di compagni. Ci si sposta su più pianeti e si è soli perché piccoli contro un intero mondo ostile.

Una edizione abbastanza speciale

Iniziamo quindi a vedere che cosa offre questa edizione speciale. L'importanza data alla narrazione si palesa subito aprendo la confezione argentea del disco, visto che insieme alle istruzioni e ad alcuni studi grafici è presente un libretto che ci mette al corrente delle vicende narrate nei tre capitoli. Un modo questo per dirci che le avventure di Samus Aran rappresentano un corpus unico imprescindibile e da apprezzare al meglio solo se vissute tutte d'un fiato. Le feature principali di questa raccolta sono i 16:9, i comandi del Corruption estesi ai primi due capitoli della saga e l'aggiunta di tanti gettoni, tagliandi e premi per sbloccare gli extra presenti in maniera massiccia e composti come nel terzo capitolo da disegni, schizzi preparatori e motivi sonori. Presente anche la modalità a più giocatori già vista in Echoes.

Tre: il numero perfetto...

Da un punto di vista grafico i due episodi per il GameCube fanno ancora una splendida figura. Prime e Echoes risultano ancora tremendamente evocativi con effetti di luce, texture e framerate che, già a livelli molto alti in passato, traggono ulteriore giovamento da una maggiore pulizia e dalla possibilità di collegamento via cavo component in 480p. Peccato in Prime per la perdita di alcuni piccoli effetti: inspiegabilmente sono scomparsi l'increspamento dell'acqua e quelli di sovraccarico dell'arma. Il nuovo aspect ratio 16:9 invece è implementato molto bene, ingrandisce la parte centrale ma offrendo al contempo una visualizzazione molto più naturale e consona al gioco, quasi come se i due titoli fossero stati studiati in quel modo e poi riadattati in 4:3. I comandi rivisti e con i nuovi controller rispondono splendidamente al pari di quelli di Corruption. Manca un po' il "click clack" di quella splendida danza sui dorsali a cui costringeva il pad GameCube e si perdono alcune finezze di gameplay, soprattutto contro alcuni boss in quanto strettamente legate alla precedente visuale "bloccata in verticale". Queste piccole perdite fanno comprendere quanto il nuovo sistema sia diverso e non migliore di quello vecchio, ma forse questo è un appunto che solo quelli che hanno apprezzato pienamente quello precedente possono fare.

Missione compiuta

Un grosso puntatore verde campeggia ora al centro dello schermo e si può agire sul tipo di comando bloccando la mira con la visuale come già avveniva in Corruption. La selezione di armi e visori avviene in maniera naturale e semplice, meglio che in passato, ed è stata anche rivista la grafica dei vari hud.

Tre: il numero perfetto...

Le musiche infine non hanno perso minimamente il loro impatto e atterrare sulla superficie di Tallon IV o infilarsi nei territori di Aether fa sempre sognare come in passato. Gettoni e tagliandi si rivelano invece una piacevole aggiunta, ma abbastanza superficiale data la quantità di informazioni, curiosità e approfondimenti a cui ci conducono le numerosissime scansioni. Corruption ovviamente non ha subito cambiamenti e consente sempre di sentire il salto, più nei comandi che nella grafica a dire il vero, rispetto al passato. Già solo il fatto di poter pilotare la navetta "toccandone" i tasti rende l'idea di come il progetto sia nato ed evoluto da basi diverse. Rigiocare per intero i tre capitoli, uno dietro l'altro, e seguendo passo a passo l'evoluzione di ogni aspetto e la sua concatenazione in un unicum, è impagabile come vedere l'intera esalogia di Star Wars tutta insieme e non a distanza di due anni tra gli episodi.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.8
Lettori (159)
9.2
Il tuo voto

Indubbiamente i tre giochi presenti all'interno di questo cofanetto sono quanto di meglio ha offerto il mercato in passato. Ancora oggi le meccaniche di gioco risultano sorprendentemente fresche e appaganti. Gli aggiornamenti sono stati decisamente ben realizzati e danno una maggiore facilità di fruizione, mentre il passaggio al 16:9 risulta essere una feature decisamente gradita quanto obbligatoria. Ciò non toglie che ci saremmo aspettati qualcosa di più da Nintendo, soprattutto alla luce del fatto che si tratta di un'edizione speciale e da collezionisti. Una statuetta, un disco di bonus con dei filmati sullo sviluppo, una raccolta su cd della colonna sonora o qualche altro gadget avrebbero dato un gusto meno da semplice operazione commerciale al tutto. C'è comunque da dire che la raccolta esce al prezzo di un singolo gioco e quindi torna valido ciò che è stato scritto in sede di recensione. Mettendo quindi tutto sul piatto della bilancia il voto non può che essere molto alto per i tre titoli e per le migliorie apportate, ma cala un po' per la pochezza dell'edizione speciale che avrebbe richiesto qualche attenzione in più.

PRO

  • Tre titoli di grande spessore
  • I nuovi controlli e la veste grafica
  • Prezzo pari a quello di un gioco singolo

CONTRO

  • Edizione speciale un po' povera
  • I puristi potrebbero sentire la mancanza del vecchio pad
  • Mancano alcuni piccoli effetti grafici