La gestazione dell'atteso Dead Rising 2 è stata quantomeno singolare, oltre al passaggio del franchise nelle mani di Blue Castle Games, abbiamo assistito al curioso rilascio del prologo in forma digitale, Case Zero, in esclusiva per Xbox 360. Adesso che abbiamo vissuto un po' tutti le disavventure del motociclista Chuck Greene, è il momento dell'epilogo, distribuito con le medesime modalità. Si tratta di un esperimento curioso, non solo per il gradito ritorno che lo caratterizza, il mitico Frank West del primo episodio, ma anche per alcune modifiche apportate al gameplay. Innanzitutto, e come già annunciato dal produttore Kenji Inafune, si tratta di un'avventura totalmente imperniata sul co-op. La storia si riallaccia fedelmente a uno dei finali di DR2, nella fattispecie quello A.
Chuck e Frank, lasciata Fortune City, si dirigono verso lo stabilimento della Phenotrans, la società farmaceutica responsabile del famigerato antidoto Zombrex, ed è proprio al suo interno che andrà a svolgersi l'intera avventura. Ovviamente se le cose andassero bene non parleremmo di Dead Rising, e infatti la situazione precipita tragicamente, con l'intero stabilimento che si ritrova ben presto invaso da una fresca armata di non morti. Seguendo la struttura da tempo ormai nota, ci ritroviamo a seguire una nuova indagine nella zona, con tanto di colpi scena e personaggi recuperati addirittura dal primo capitolo, per l'ultimo sconvolgente finale. D'altronde, col ritorno di Frank, era un'eventualità altamente auspicabile...
Obiettivi Xbox 360
Anche Dead Rising 2: Case West presenta i consueti 200 punti obiettivi tipici dei titoli Live Arcade. Alcuni sono piuttosto ordinari, come lo sconfiggere un tot numero di soldati o truppe corazzate, o finire il gioco. Ma ce ne sono di più specifici, come l'uccisione di 1000 zombie in una singola partita, distruggere le telecamere di sicurezza o fotografare determinati adesivi nello scenario. Niente di proibitivo, considerata la scarsa sfida offerta dal gioco...
Fantastic!
Fare spezzatini di zombie a quattro mani è un'esperienza profondamente diversa. Nel caso del single player, vestiamo ancora i panni di Chuck, mentre la cpu si occupa di controllare Frank (nel multi rappresenta invece l'ospite). La particolarità che incuriosisce maggiormente sono proprio le modifiche relative a questa impostazione, la notevole intelligenza artificiale di Frank, oltre al fatto di essere invulnerabile, facilita non poco il nostro compito. A partire dalla quasi impossibilità dei nemici di afferrarci, in quanto verremo prontamente aiutati, ma non sono rari i casi in cui è il nostro stesso compagno a eliminare gli avversari più fastidiosi. Quello che risulta è un titolo piuttosto carente a livello di sfida, se si esclude l'impegnativo boss finale, che però può essere debellato studiando le armi personalizzate incluse in questo episodio. Come se non bastasse, lo scenario dove si svolge l'azione non è tra i più ispirati della saga, trattandosi essenzialmente di una serie di laboratori e magazzini molto simili tra loro. Breve è anche la durata del tutto, un arco di tre ore (di gioco) costituisce il necessario per vedere i titoli di coda, ma se in Case Zero la rigiocabilità era il piatto forte, non si rivela altrettanto entusiasmante ripercorrere gli interni della Phenotrans.
Apprezzabili le nuove forze umane contrapposte ai nostri eroi, sostanzialmente soldati e truppe corazzate, che però mettono in secondo piano la minaccia zombie (un po' il simbolo della serie), ridotta a mero intralcio. Eppure Blue Castle non si è adagiata sugli allori con questo dlc, dimostrando un sincero impegno nel migliorare certe storiche lacune del franchise. Cominciando dai caricamenti, adesso molto più snelli, ma soprattutto la capacità degli immancabili superstiti nel gestirsi autonomamente, senza la necessità di essere scortati in un luogo sicuro. Francamente, queste peculiarità sarebbero state ben più gradite nel gioco pacchettizzato, mentre in questa appendice digitale appaiono come un'occasione eccessivamente tardiva. Ma meglio che mai. Debole e alquanto pretestuosa si rivela l'implementazione delle fotografie, purtroppo ben lontana dal capostipite. In Case West ci limitiamo a fotografare certe zone calde per il conseguimento del consueto obiettivo, e poco più. Anche lo stesso Frank sembra aver perso il piglio che lo caratterizzava in passato, limitandosi a poche battute e una fedele, seppure edulcorata, compagnia.
Conclusioni
Dead Rising 2: Case West purtroppo non riesce a ripetere in pieno la magia del precedente dlc, principalmente a causa di un'ambientazione scarsamente evocativa, una campagna piuttosto standard e l'eccessiva facilità. I lati positivi però non mancano, come i caricamenti più veloci, la snellezza nella gestione dei sopravvissuti, e una serie di nemici più variegata per contrastare la rinnovata dinamica cooperativa. E cosa più importante, si rivela sempre un titolo molto divertente da giocare, specie in compagnia di un amico. Tutti questi elementi rimarcano la bontà di un prodotto senz'altro valido e godibile, che dimostra un encomiabile sforzo da parte dei programmatori. Ma al contrario di Case Zero, questa nuova avventura è un'aggiunta consigliata principalmente ai più fedeli appassionati, che certo non si faranno problemi ad affrontare un'ulteriore spesa, e godersi la conclusione delle avventure dei nostri eroi. In attesa dell'inevitabile terzo capitolo.
PRO
- Sempre divertente
- Mai più da soli!
- Può essere giocato indipendentemente da DR2
CONTRO
- Poca sfida
- L'ambientazione non è il massimo
- Fotografie deludenti