Di giochi stile karaoke o comunque basati sul concept canterino è pieno ormai il mondo delle produzioni videoludiche, basti pensare ai successi di titoli quali SingStar o Michael Jackson: The Experience. Magari con la variante, in questo ultimo caso, a volte del ballo o del suono di uno strumento in aggiunta alla parte canora, ma in linea di massima sempre basati sul canto e il divertimento di gruppo. Tuttavia un filone forse poco sfruttato al 100% nel settore è quello relativo alla musica rap e hip hop, genere "difficile", che ha visto solo qualche suo brano inserito nelle compilation di cui sopra, ma in linea di massima per pezzi più commerciali e in numero limitato.
Konami prova così a colmare questa lacuna con Def Jam Rapstar, titolo realizzato in collaborazione con la casa discografica Def Jam recordings, compagnia fondata da Russell Simmons e Rick Rubin che fra i suoi artisti vanta o ha vantato, anche attraverso delle sottoetichette prodotte, artisti del calibro di LL Cool J, Beastie Boys, Curren$y, Kanye West e TLC, e per questo ritenuta quasi la bandiera del rap nel mondo. Proponendo una track list di molto diversa da quelle cui siamo abituati a utilizzare per cantare davanti alla televisione e di cui potete prendere visione nel box apposito in questa stessa pagina, Def Jam Rapster punta decisamente su uno stile di gioco che parte dal semplice "cantare seguendo le indicazioni a schermo", per poi "evolversi" in qualcosa di più sofisticato, per così dire, complice la notevole complessità nel gestire le parti ritmate rispetto a quelle melodiche tipiche di certi brani.
Modalità di gioco
Il prodotto ruota di base attorno a tre modalità di gioco: esse sono quelle chiamate rispettivamente Libera, Carriera e Freestyle. Le prime due, opzioni e obiettivi a parte, sono abbastanza simili visto che in entrambe è di fatto chiesto all'utente di rappeggiare microfono in mano, rispettando il ritmo delle frasi che scorrono sul video e seguendo la melodia, accumulando il maggior punteggio possibile durante l'esibizione per poi essere valutati da un sistema di conteggio che "verifica" la performance. Entrando nello specifico ovviamente la modalità Libera è perfetta per giocare principalmente con gli amici magari in due nelle classiche opzioni Duetto, collaborando cioè con un compagno per ottenere il miglior punteggio possibile, o Sfida, battagliando con loro fino all'ultima nota.
E anche per esercitarsi. Mentre la modalità Carriera è certamente studiata per valorizzare il gioco in singolo: in questa sessione l'utente deve superare una serie di sfide in successione per ottenere oltre a buone valutazioni da parte del software anche alcuni premi, come l'accesso a brani che di base sono bloccati, giusto per fare un esempio. Per quanto riguarda invece la sessione Freestyle, come lascia intuire il termine stesso in inglese, in essa viene data la possibilità ai videogiocatori di cantare liberamente su qualsiasi canzone si voglia, improvvisando perfino il testo senza preoccuparsi più di tanto di punti, valutazioni varie e quant'altro. Detto delle modalità disponibili nel prodotto vediamo di approfondire meglio le fasi di gioco vere e proprie. Ogni brano ha i suoi livelli di difficoltà come ogni titolo di genere, ma rispetto a essi in Def Jam Rapster il livello di sfida è determinato pure dalle parole che verranno cantate. E qui entra in ballo il sistema di riconoscimento vocale che Konami ha sviluppato per questo progetto.
La colonna sonora
Def Jam Rapstar mette a disposizione dei videogiocatori oltre 50 tracce musicali legati ai nomi più noti nel settore come 50 Cent, Kanye West, Ice Cube, Public Enemy, Snoop Dogg e tanti altri.
La scelta è piuttosto ampia e spiccano una serie di brani che coprono praticamente un ventennio o quasi di rap e hip hop.
Eccovi nel dettaglio qualche brano e relativo autore: Beastie Boys - "Brass Monkey", Diddy feat. The Notorious B.I.G., Lil' Kim & The Lox - "It's All About The Benjamins" (Remix), Dr. Dre feat. Snoop Dogg - "Nuthin' But a 'G' Thang", Kanye West feat. Jamie Foxx - "Gold Digger", Lil' Kim - "Crush On You", Outkast - "So Fresh, So Clean", Salt-N-Pepa - "Push It", Snoop Dogg - "Gin and Juice".
Trofei PlayStation 3
Def Jam Rapstar mette a disposizione 52 trofei, dei quali 1 di Platino, 3 di Oro, 5 d'Argento e gli altri in Bronzo. Per sbloccarli ci vorrà un bel po' di tempo visto che oltre a padroneggiare bene i vari brani e i ritmi tipici del rap, il gioco richiede di accumulare una moltitudine di punti e microfoni nelle varie modalità, di completare la difficile sessione Carriera e vincere molti scontri vocali uno contro uno. Diversi trofei presuppongono inoltre un certo numero di vittorie consecutive nelle varie modalità e il superamento di alcune sfide a livello Hard.
Condivisione
Questo sistema è parecchio sofisticato e molto attento, anche troppo forse, alla precisione con cui si scandiscono a tempo le frasi, le parole, e talvolta perfino a come si pronunciano, per cui bisogna prestare molta attenzione a ciò che si fa anche ai livelli di gioco più semplici. Per intenderci meglio: in titoli come il più volte citato SingStar a volte basta canticchiare il motivetto della canzone in cui ci si sta cimentando per riuscire a ottenere dei buoni risultati. Si prende in mano il microfono e in men che non si dica magari si riesce, stonature a parte, a eseguire vocalmente un brano come Dancing Queen degli ABBA o Toxic di Britney Spears. In Def Jam Rapster invece no perché una proncuncia non perfetta o un punto del brano preso male viene segnalato immediatamente come fosse un errore.
Tornando comunque alle difficoltà intrinseche delle esibizioni le cose ovviamente possono migliorare con l'esperienza e gli aiuti, ma a patto di dedicare la giusta quantità di tempo all'apprendere al meglio la tecnica canora giusta per eseguire ogni singolo brano e avere molta pazienza. Prima di poter cantare decentemente e magari ottenere un punteggio discreto, insomma, sarà necessario giocare e giocare tante volte. Per questo motivo ci sentiamo di definire il titolo più un hardcore game che un semplice casual game musicale.
Un altro elemento interessante di questo prodotto è legato all'editing di video personali e alla condivisione di questi ultimi online. In pratica se si ha a disposizione una telecamera ad hoc per la console in proprio possesso, si possono registrare le performance personali o degli amici per poi editarle in un filmato della durata massima di trenta secondi. Tramite un tool apposito presente fra le opzioni è possibile poi aggiungere filtri, animazioni e altri effetti e caricare il lavoro finito su internet nel sito della community del gioco, permettendo agli altri utenti di visionarli e votarli.
Per quanto concerne grafica e audio del prodotto c'è da dire che nel primo caso Def Jam Rapster presenta delle schermate e dei menù visivamente non eccelsi ma che comunque risultano gradevoli alla vista: e poi in fin dei conti servono da sfondo ai video degli artisti presenti nel gioco. Il loro stile, che rappresenta una città notturna schematizzata, non è male, con un'interfaccia che risulta piuttosto comoda. Nel secondo caso, censura di alcuni testi a parte, abbiamo una playlist di ben 50 e passa tracce che spaziano, come acccennato nel box, da 2Pac con "I Get Around a 50 Cent con "I Get Money", passando per i Beastie Boys e la loro "Brass Monkey" e i Run-D.M.C. con "Run's House". Altre possono comunque essere acquistate nello store.
Conclusioni
Def Jam Rapstar non è, come più volte detto durante la recensione, il classico gioco di karaoke ma qualcosa di più. Grazie a una buona track list, a un valido sistema di riconoscimento vocale, al "difficile" genere musicale trattato e a una discreta modalità carriera, il titolo Konami si rivela un prodotto soddisfacente per tutti coloro che cercano un videogioco musicale che gli permetta di vivere un'esperienza più "hardcore" del solito e per gli appassionati di questa tipologia di canzoni.
PRO
- Buona risposta del software di riconoscimento vocale
- Modalità Carriera ben curata
- Tool per l'editing
CONTRO
- I testi censurati di alcuni brani
- Nessun titolo Italiano
- Ostico per i giocatori occasionali