Un misterioso cadavere, una giovane detective e un sicario armato di fucile: sono questi i primi attori sul palco di Ghost Trick: Detective Fantasma, un titolo che riprende molti degli elementi che hanno reso celebre la serie Ace Attorney per applicarli a una struttura di gioco completamente diversa.
La nuova produzione firmata Shu Takumi si presenta infatti come un action puzzle in cui è predominante la componente narrativa: il giocatore assiste allo svolgersi degli eventi, allo sviluppo di una trama che si fa più misteriosa e avvincente man mano che compaiono nuovi personaggi, in modo completamente passivo, da puro spettatore, per poi prendere le redini della situazione e modificarne lo svolgimento a seconda delle necessità. Il protagonista del gioco è infatti un fantasma dotato di poteri speciali: può controllare gli oggetti, trasferire la propria "anima" all'interno di qualsiasi involucro dotato di "nucleo", viaggiare attraverso le linee telefoniche e non ultimo controllare il tempo. Questa sua ultima abilità sarà in grado di fare la differenza per i personaggi coinvolti nella storia, perché grazie ad essa Sissel (questo il nome del fantasma) può interagire con i cadaveri e riportare il tempo esattamente a quattro minuti prima della loro morte. Nei diciotto capitoli che raccontano l'affascinante trama di Ghost Trick, il meccanismo è sempre lo stesso: ci troviamo di fronte a una morte misteriosa, riportiamo il tempo a quattro minuti prima che si verifichi e vediamo quale concatenazione di eventi ha portato a quel tragico destino. Quindi possiamo intervenire per scongiurarlo, appunto muovendoci da un oggetto all'altro, interagendo con lo scenario in vari modi e innescando delle situazioni che, in un modo o nell'altro, possano modificare il corso del fato.
Stilo fantasma
Il gameplay di Ghost Trick: Detective Fantasma si basa fondamentalmente su due cose: la connotazione bidimensionale di ogni scenario, resa artisticamente molto bene, e i poteri di Sissel. Utilizzando la stilo e il touch screen, possiamo "trascinare" l'anima del protagonista da un oggetto all'altro mentre ci troviamo in "modalità ghost", ovvero con il tempo completamente fermo, per poi eseguire i nostri "trick" (ovvero il controllo di un determinato oggetto) una volta ripristinato il movimento della lancetta. È chiaro che avremo a disposizione quattro minuti prima che il fato della vittima di turno si compia, e dovremo cercare di utilizzarli al meglio.
Ciò si traduce, in alcuni casi, in pure sessioni "trial & error" per capire bene il ruolo di ogni oggetto nel destino dei personaggi coinvolti, con game over "preventivati" che però distano solo il tempo di un "tap" rispetto a un nuovo tentativo. Uno dei limiti del gioco è che non esistono vari modi per risolvere gli enigmi, ma solo uno; e il buon vecchio Sissel o chi per lui si prodigherà in consigli non appena vedrà che abbiamo mancato l'obiettivo un paio di volte di seguito, fattore che tende ad abbassare notevolmente il livello di sfida. Muovendosi fra gli inevitabili alti e bassi degli stage, alternando dunque situazioni geniali ad altre meno brillanti, appare comunque chiaro che lo scopo della nuova produzione Capcom non è affatto quello di metterci in difficoltà, bensì di raccontarci una bella storia e di farci interagire in qualche modo con essa, finché le prime luci dell'alba non cancelleranno una notte così densa di tragedie e non si farà chiarezza sui misteri che circondano Sissel, i suoi amici e i suoi nemici.
È tempo di ricorrere a qualche trucco!
Possiamo dunque parlare di Ghost Trick: Detective Fantasma come di una "esperienza" non necessariamente impegnativa né eccessivamente interattiva, in grado però di conquistarci fin dal primo capitolo. L'abilità di Shu Takumi nel caratterizzare i propri personaggi e nello scriverne i dialoghi (che nella versione nostrana sono tutti in Italiano) è più unica che rara, e non a caso ricorda molto i lavori di Osamu Tezuka, da cui il game designer Capcom trae senz'altro ispirazione.
Il gioco è dunque pervaso da una sorta di "ingenuità infantile", e in tal senso risulta anche più efficace di Ace Attorney. Il rovescio della medaglia è insito nell'originalità del gameplay, per forza di cose limitato, ben poco incline alla rigiocabilità (come le avventure di Phoenix Wright, del resto) e talvolta viziato da ritmi molto lenti. La componente artistica rimane comunque straordinaria: i personaggi godono di un design degno di un cartone animato, nonché di animazioni estremamente fluide e convincenti, che si sposano con il contesto bidimensionale con grande stile e con numerose trovate geniali. Le ambientazioni, piuttosto numerose, portano alla mente quei "puzzle visivi" in cui bisogna individuare degli oggetti sullo sfondo, con la differenza che in questo caso gli oggetti possono essere utilizzati a nostro vantaggio. Il comparto sonoro, affidato a Masakazu Sugimori, completa un quadro d'eccellenza che entra nelle orecchie e finisce per rimanerci anche molte ore dopo che si è riposto il Nintendo DS.
Conclusioni
Ghost Trick: Detective Fantasma è un prodotto molto originale, una sorta di avvincente "cartone animato interattivo" la cui trama deve procedere in un determinato modo e per farlo sfrutta una serie di sessioni action puzzle brillanti ma non molto impegnative: il limite di quattro minuti per la risoluzione di ogni enigma risulta quasi sempre abbondante, i personaggi si producono in suggerimenti decisivi non appena si incorre in un paio di game over e l'esperienza in generale scorre senza particolari intoppi, durando solo qualche minuto più del tempo previsto per il completamento dei diciotto capitoli che compongono la storia. Come spesso accade, insomma, non è semplice abbinare meccaniche innovative a una struttura durevole. Nel caso di Ghost Trick, però, le componenti artistiche e narrative vengono senz'altro prima di tutto il resto, e da sole valgono il prezzo del biglietto.
PRO
- Un racconto avvincente, che vi conquisterà
- Gameplay originale e divertente
- Comparto tecnico eccellente per grafica e sonoro
CONTRO
- Ben poco impegnativo
- Qualche sequenza un po' troppo lenta
- Rigiocabilità in forte dubbio