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Gli eroi del wrestling

Per attirare casual gamer e nostalgici del wrestling anni '90, THQ ha pensato di affiancare alla classica serie Smackdown vs. Raw qualcosa di molto differente

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   18/04/2011
WWE All Stars
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Versione testata: Nintendo Wii

È dal 2000 che Yuke's porta avanti la propria interpretazione del wrestling made in WWE, riscuotendo successi su successi nonostante una struttura e un gameplay che ormai sentono decisamente il peso degli anni. La serie Smackdown vs. Raw si pone infatti come il sacro Graal per qualsiasi appassionato della federazione di Vince McMahon, e indubbiamente il primo impatto con un qualsiasi episodio di tale franchise si traduce in decine di ore di intrattenimento grazie alle molteplici modalità presenti, alle tantissime stipulazioni possibili per ogni incontro, all'enorme roster (composto anche da leggende), al potente editor e, non ultimo, ai risvolti online dell'esperienza.

Gli eroi del wrestling

Il punto è che a tale "scorpacciata" seguono inevitabilmente degli effetti collaterali, in questo caso una "indigestione" che porta a individuare e a mal sopportare le numerose similitudini fra un'edizione e l'altra della serie, che fondamentalmente di anno in anno copia sé stessa e non offre alcun motivo davvero valido per attirare di nuovo chi ha "già dato". È anche e soprattutto per questo motivo che THQ ha pensato di creare qualcosa di diverso, tornando dopo il controverso Legends of Wrestlemania (sempre affidato a Yuke's) a una formula capace di strizzare l'occhio al passato, mettendo a disposizione dei giocatori superstar vecchie e nuove in un crossover quasi inedito, con una struttura all'insegna della semplicità e in grado di ammaliare casual gamer e nostalgici.

Amici sportivi!

I primi momenti con WWE All Stars purtroppo non si rivelano idilliaci, e la delusione è tanta. La versione del gioco che abbiamo avuto modo di provare, quella per Wii, è infatti caratterizzata da un sistema di controllo che definire macchinoso è poco, e che assolutamente non si presta all'uso con il binomio Wii-mote / Nunchuk: la corsa assegnata al d-pad (molto comodo premere giù sulla croce direzionale più il pulsante A per un colpo in movimento!), lo schienamento che si attiva tramite lo scuotimento del controller e altre soluzioni ancora più cervellotiche si rivelano francamente inattuabili. Per poter usufruire di controlli quantomeno decenti bisogna dunque utilizzare un Classic Controller: in questo modo i pulsanti Y e X ci permettono di sferrare pugni veloci o lenti, i pulsanti B e A di effettuare prese leggere o potenti, i dorsali L e R rispettivamente di scansare e parare i colpi dell'avversario e infine i minuscoli dorsali ZL e ZR di interagire con lo scenario (uscire e rientrare nel ring, raccogliere oggetti, salire sul palo, effettuare uno schienamento) oppure correre.

Gli eroi del wrestling

Combinare fra loro i vari pulsanti dà origine a numerose varianti per le mosse, permette di eseguire le manovre caratteristiche del personaggio che controlliamo e infine di produrci in una devastante (quanto unica) supermossa, che diventa disponibile quando la relativa barra è piena e necessita di alcuni istanti di caricamento prima di poter essere usata. Il gameplay di WWE All Stars risulta molto statico, si avverte una divisione netta fra l'azione dentro e quella fuori dal ring, e molte dinamiche purtroppo appaiono poco affinate. Basta infatti cimentarsi con un incontro fra tre o quattro contendenti per percepire l'inadeguatezza delle collisioni, che porta a situazioni anche molto frustranti in cui non si capisce mai bene quale sia il nostro attuale avversario, e la mediocre intelligenza artificiale dei personaggi controllati dal gioco, che spesso si "incantano" fuori dal ring oppure iniziano a colpire il nulla anziché schienare un lottatore a terra. Una volta "prese le misure" a queste limitazioni, vincere diventa poi un vero e proprio gioco da ragazzi: basta afferrare una volta l'avversario per averlo praticamente sempre alla nostra mercé, eseguendo su di lui mosse su mosse ogni volta che si rialza, con solo un minimo di attenzione al timing. Insomma, dopo un po' di pratica si passa sopra ai controlli macchinosi, alla lacunosa rilevazione delle collisioni, ai numerosi problemi di "aggancio" quando ci sono diversi lottatori sul ring e pure al fatto che gli avversari spesso si riprendano troppo velocemente da manovre che dovrebbero come minimo fiaccarli, ma non ci si diverte davvero. Tutt'al più ci si accontenta, pensando a quant'erano belli i classici WWF Superstars e WWF Wrestlefest, entrambi targati Technos Japan (gli autori di Double Dragon, per intenderci) ed entrambi basati sul caro vecchio button mashing.

Per me... numero uno!

Chi immaginava WWE All Stars come un arcade spettacolare, immediato, capace di restituire un gran soddisfazione a ogni mossa andata a segno, rimarrà purtroppo deluso. La versione Wii, peraltro, è priva della modalità multiplayer presente invece su Xbox 360 e PlayStation 3. Possiamo parlare di un fallimento su tutta la linea, insomma? Non proprio. Dal punto di vista del single player, infatti, il gioco ben rappresenta le esigenze dell'utente medio, con la modalità "Path of Champions" e le sfide generazionali del "Fantasy Warfare": la prima ci vede affrontare una sequenza di dieci incontri che culminano in uno scontro finale a Wrestlemania, mentre la seconda mette a confronto lottatori di epoche diverse per stabilire chi è il migliore della relativa categoria: Ultimate Warrior contro Sheamus, Rey Mysterio contro Eddie Guerrero, Mister Perfect contro The Miz e così via.

Gli eroi del wrestling

Completare ogni sfida sblocca la successiva, mentre per la "Path of Champions" i premi sono costituiti da contenuti extra per l'editor. In entrambi i casi, gli incontri vengono inframezzati da numerose sequenze filmate, vecchie e nuove, che faranno senz'altro la gioia degli appassionati. La struttura del titolo sviluppato da THQ San Diego si conferma dunque "snella", con un buon sistema a premi che pian piano rivela completamente l'ottimo roster composto da trenta superstar presenti e passate. Lo stile grafico adottato, con i lottatori volutamente "esagerati" tanto nell'aspetto fisico quanto nelle capacità, ha un suo perché ma non convince appieno, e sulla console Nintendo in particolare paga dazio per via della mancanza di dettaglio dei modelli poligonali, per gli elementi di contorno raffazzonati e per un frame rate stabile ma non fluido come sulle console HD. E il sonoro? Anche qui alti e bassi: da un lato le immancabili musiche di tutti i lottatori WWE e l'ottima scelta di coinvolgere nel commento Jim Ross, Jerry Lawler e Howard Finkel in qualità di annunciatore, dall'altro una gestione disastrosa degli effetti sonori, nonché la quasi totalità degli annunci pronunciati con tono interrogativo anziché affermativo (roba da non credersi!).

Conclusioni

Multiplayer.it
6.0
Lettori (14)
6.2
Il tuo voto

Avevamo grandi aspettative per WWE All Stars, che prometteva di restituire un carattere prettamente arcade ai giochi di wrestling, in contrapposizione alla precisione millimetrica e al gameplay sempre più legnoso di WWE Smackdown vs. Raw. Pensavamo, insomma, che THQ San Diego sarebbe stata capace di realizzare un piccolo classico dei giorni nostri, ispirandosi alle indimenticabili meccaniche del già citato WWF Superstars (anno 1989). Purtroppo non è andata così, e in particolare la versione Wii del gioco presenta talmente tanti limiti (dal sistema di controllo alla rilevazione delle collisioni, dalla gestione del "puntamento" negli scontri multipli alla pessima realizzazione del comparto sonoro) che risulta francamente arduo consigliarne l'acquisto se non al più irriducibile dei fan della WWE. Un vero peccato.

PRO

  • Stile "esagerato" per certi versi piacevole
  • Buona quantità di mosse e lottatori
  • Due modalità solide e senza fronzoli...

CONTRO

  • ...ma manca il multiplayer online
  • Gameplay viziato da un gran numero di problemi
  • Comparto sonoro pessimo