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Per fare un albero...

Dichiaratamente ispirato a Minecraft, il gioco di debutto di Pixbits è un building game bidimensionale in cui esplorare, scavare miniere e costruire improbabili oggetti. Tutto a portata di touch

RECENSIONE di Vincenzo Lettera   —   07/12/2011
Junk Jack
Junk Jack
Immagini

Chi lo ha giocato almeno una volta dovrebbe saperlo bene: Minecraft o si odia o si ama, non ci sono vie di mezzo. Di persone che negli ultimi due anni hanno amato il celebre sandbox di Mojang però ce ne sono state una quantità spropositata, ed è quindi comprensibile l'eccitazione dei fan alla notizia che una versione mobile avrebbe permesso di portare sempre con sé quello che è il più grande fenomeno mai partorito dalla scena indie.

Per fare un albero...

Peccato che il recente Minecraft: Pocket Edition per iPhone e iPad si sia dimostrato una scottante delusione, proponendo all'utenza iOS un'edizione talmente inferiore per contenuti e possibilità da snaturare completamente quello che è lo spirito stesso del gioco. Tuttavia, per la felicità di chi non può fare proprio a meno di crafting e miniere da scoprire, il team Pixbits ha recentemente pubblicato Junk Jack, un ottimo sandbox 2D nato quasi come omaggio alla gallina dalle uova d'oro di Mojang, ma che alla fine è diventato il miglior building game su dispositivi mobile, superando su questa piattaforma anche la sua musa ispiratrice.

Nato per craftare

Il duo di sviluppatori dietro al team Pixbits non ha mai nascosto di aver tratto pesantemente ispirazione da Minecraft, e in effetti Junk Jack comprime nelle due dimensioni quasi tutto quello che un fan del gioco si aspetterebbe. Catapultato all'interno di un mondo generato proceduralmente e che si espande in profondità, il giocatore trova nel senso di confusione il primo e più grande ostacolo. Non avendo uno scopo ben definito o altri personaggi con cui interagire, l'unica cosa che può fare è cominciare a scavare, rompere tronchi e raccogliere tutte le risorse e i minerali raccolti. Ma basta perdersi per la prima volta in una buia miniera o essere assaliti dalle creature della notte per capire che bisogna rimboccarsi le maniche e agire diversamente. Ed è qui che subentra l'articolato sistema di crafting, imperdonabile mancanza nella Pocket Edition di Minecraft e fulcro centrale dell'esperienza offerta da Junk Jack.

Per fare un albero...

Sfruttando una griglia 3x3, il giocatore può scindere materiali a propria disposizione o combinare alcuni elementi raccolti per costruire altri oggetti e utensili: ed ecco che da un blocco di legno si possono ottenere due tocchetti, a loro volta utili a creare delle fiaccole se combinate assieme a del carbone; allo stesso modo si possono ottenere picche, pale e martelli per aiutarsi in miniera, spade per combattere le creature, oppure incudini, tavoli da lavoro e una forgia per lavorare altri strumenti. Continuando a raccogliere materiali, ad abbattere alberi e a scavare si possono trovare numerose "ricette" segrete per costruire nuovi strumenti e oggetti, e sebbene la struttura 2D limiti sensibilmente la creatività del giocatore, con la giusta dedizione e un po' di originalità ci si possono togliere grosse soddisfazioni. Ovviamente a patto di avere tanta pazienza e tanto tempo libero, poiché la raccolta di risorse e la costruzione di oggetti diventa presto una routine per niente adatta a chi è in cerca di gratificazioni istantanee, nonostante la lista di obiettivi su Game Center possa rappresentare un minuscolo incentivo nel breve termine. Poi cala la notte, e le cose si mettono male: una serie di creature cominciano a spuntare nei luoghi più bui della mappa, costringendo il giocatore a piazzare una serie di fiaccole e ripararsi nelle zone più illuminate, almeno finché non sarà stato in grado di costruirsi una casetta. Va detto tuttavia che, sebbene possano rivelarsi fastidiosi, questi mostriciattoli non sono né originali né pericolosi come un Creeper, e anche se nuovi mob saranno introdotti coi prossimi aggiornamenti, per ora potete star certi che nessuno vi farà saltare in aria assieme al bilocale con terrazza che vi eravate appena costruiti.

...e adesso?

Junk Jack non è certo il primo esperimento mirato a riproporre in 2D le meccaniche di Minecraft, ma rispetto al più noto Terraria dimostra una cura estetica e una coerenza decisamente superiore, nonostante sia compresso nel piccolo schermo di un dispositivo mobile. Con la sua sigaretta e l'elmetto giallo, Jack ha tantissima personalità, ed è un piacere vederlo saltellare in una pianura disegnata con un'ottima pixel art. Estremamente riusciti sono anche gli effetti di illuminazione del fuoco, così come il graduale oscurarsi dello scenario man mano che il sole cala e spuntano le prime stelle della notte, mentre l'orecchiabile tema chiptune realizzato da Bright Primate accompagna piacevolmente la propria avventura. Il gioco, insomma, si presenta davvero molto bene, e l'unico vero shock iniziale è la totale mancanza di una direzione da prendere, di qualcuno o qualcosa che ti accompagni per mano e ti dica cosa fare.

Per fare un albero...

Minecraft riesce a superare questo senso di disorientamento una volta che si comincia a condividere un mondo persistente con altre persone online. I giocatori iniziano a interagire, a collaborare, a darsi delle regole e a creare la propria avventura, tutte possibilità che in Junk Jack vengono precluse dalla totale mancanza di una qualsivoglia componente multiplayer. Gli sviluppatori hanno già affermato che i prossimi aggiornamenti introdurranno tutta una serie di novità relative all'allevamento, alla cucina e alle quest, ma fino ad allora Junk Jack resta un sandbox consigliato soprattutto a chi sente la mancanza di una profonda esperienza di crafting sul proprio iPhone. Speriamo che tra un aggiornamento e l'altro Pixbits non dimentichi di rendere il gioco compatibile anche per iPad: com'è facile immaginare, in un gioco simil-Minecraft ci si ritrova tutto il tempo a picchiettare sul touchscreen per scavare il terreno e rompere blocchi, ma le dimensioni contenute dello schermo finiscono per pesare irrimediabilmente sulla fruibilità dell'interfaccia, tant'è che troppo spesso si colpisce il proprio personaggio anziché il blocco alle sue spalle, o si incontrano difficoltà nel trascinare oggetti all'interno dell'inventario. Paradossalmente, il gioco è molto più godibile se fruito a schermo intero su iPad, sebbene al momento manchi la possibilità di condividere lo stesso mondo tra un dispositivo e l'altro. Chi dovesse trovare un solo mondo di gioco troppo limitante può tuttavia crearne fino a tre diversi e portarli avanti in parallelo condividendo uno stesso inventario.

Versione testata: 1.0.3
Prezzo: € 2,39
Link App Store

Conclusioni

Multiplayer.it
8.0
Lettori (4)
6.5
Il tuo voto

Vuoi per i limiti imposti dal 2D o per la mancanza di una componente multigiocatore, Junk Jack è ben lontano dal riproporre su iOS la stessa esperienza offerta da Minecraft agli utenti PC. Eppure, replicandone lo stesso sistema di crafting (assieme a gran parte delle "formule") e comprimendo nelle due dimensioni il piacere di esplorare grotte e miniere, il gioco di PixBits è quanto più gli si avvicina su un dispositivo mobile, superando ampiamente l'obiettivo mancato dagli stessi ragazzi di Mojang con Minecraft: Pocket Edition. Siete però avvertiti: come l'opera alla quale si ispira, Junk Jack non è per tutti, e in particolare è di difficile comprensione per chi è abituato a giochi didascalici. Catapultati in un piccolo mondo persistente, il vostro scopo è raccogliere materiali e sperimentare con le risorse a vostra disposizione, costruire nuovi oggetti e dedicare (tanto) tempo all'esplorazione di caverne contenenti qualche tesoro e pullulante di mostriciattoli.

PRO

  • Il fascino dell'esplorazione
  • Piacevole grafica in pixel art
  • Corposo sistema di crafting (ampiamente "ispirato" a quello di Minecraft)

CONTRO

  • Controlli migliorabili
  • Ci vorrebbe un amico