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Ace Combat 6: Fires of Liberation - Recensione

Solchiamo i cieli ancora una volta a bordo di Ace Combat, è arrivato il sesto capitolo, solo su Xbox 360!

RECENSIONE di Claudio Camboni   —   29/11/2007
Ace Combat 6: Fires of Liberation
Ace Combat 6: Fires of Liberation
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Take my breathe away

L'introduzione ci lascia letteralmente di sasso. La regia è emotivamente coinvolgente, con una coreografia da tipico film hollywoodiano: la musica incalza, gli eventi ed il conflitto con essa. L'incipit della storia, il dramma di una donna rimasta sola a casa ad aspettare il marito in guerra, serve ad amalgamare e rendere credibili gli scontri nei cieli che ci accingiamo a combattere. I Giapponesi sono maestri nel rendere spettacolare ogni evento, e l'esagerazione drammatica contribuisce all'immedesimazione nel nostro ego con il pilota di cui vestiremo i panni per tutto il conflitto.

Il comparto grafico è di prim'ordine, assolutamente next-gen

Take my breathe away

Il comparto grafico è di prim'ordine, assolutamente next-gen, con modelli poligonali molto ben realizzati, effetti e sopratutto una palette di colori estremamente realistica ed azzeccata.
Il terreno non è più pixelloso e scarsamente definito come nelle precedenti edizioni, ma è direttamente fotografato da immagini satellitari: dall'alto l'effetto è stupendo, anche se ovviamente arrivati a pochi metri dal suolo l'immagine perde in definizione. Le città sono ricche di palazzi, case, costruzioni e ponti che si perdono a vista d'occhio, con texture di qualità estrema e un convincente HDR all'orizzonte: la scenografia è sempre ottima e ben costruita, disegnata per emozionare e creare una cornice appagante in ogni livello. Anche le musiche meritano un plauso, ricordano per stile e suoni quelle di Metal Gears Solid 2 composte da Harry Gregson Williams, sono molto ben eseguite ed orchestrate. Il comparto sonoro è anch'esso ben realizzato, ma d'altra parte Namco ha dalla sua un database di effetti sonori pressochè infinito dopo cinque capitoli di Ace Combat.

Ace Combat 6: Fires of Liberation - Recensione
Ace Combat 6: Fires of Liberation - Recensione
Ace Combat 6: Fires of Liberation - Recensione

Ace Combat 6 è ambientato in un futuro prossimo ed immaginario, dove una nazione chiamata Estovakia, che ricorda nemmeno troppo velatamente la Russia di oggi, è caduta sotto un rigido controllo militare e minaccia di invadere i pacifici vicini della Repubblica di Emmeria, che rimanda vagamente agli Stati Uniti. Noi siamo un pilota di caccia di questa grande nazione e la nostra missione sarà quella di contrastare l'avanzata nemica e riprendere in mano le redini della democrazia. In poche parole l'incipit è quello che si ripete in quasi tutti gli Ace Combat, da che mondo è mondo, e serve e giustificare la guerra che ci apprestiamo a combattere, a dargli una morale, una identità, un significato. La storia è anche abbastanza articolata: per essere un gioco di caccia aerei Namco ha curato proprio ogni aspetto, cercando di creare un pacchetto veramente completo sotto tutti i punti di vista.

Ace Combat 6: Fires of Liberation - Recensione
Ace Combat 6: Fires of Liberation - Recensione
Ace Combat 6: Fires of Liberation - Recensione

Iniziando a giocare si puo' scegliere tra un sistema di controllo più Arcade, cioè immediato, oppure simulativo, con comandi leggermente più complessi ed avanzati. La prima soluzione è quella certamente preferibile da chi si avvicina a questa serie per la prima volta, permette di pilotare fin da subito qualsiasi caccia senza troppe difficoltà, ed è anche molto divertente ed appagante. Le meccaniche di gioco di Ace Combat sono le stesse ormai da anni, perciò chi ha seguito questo gioco attraverso i suoi predenti episodi su Playstation sarà tentato da iniziare subito con i comandi simulativi.

Ogni aereo ha la sua precisa manovrabilità, velocità e movimenti

Ace Combat 6, a differenza del "vecchio" Over G-Fighter apparso più di un anno fa su Xbox 360, è più docile da maneggiare e meno impegnativo, rispetto al titolo Taito che risultava decisamente meno addomesticabile. La simulazione delle reazioni dei velivoli è ben fatta, e la differenza tra un Mirage, un F16 ed un F14 si sente a pelle, appena impugnato il pad. Ogni aereo ha la sua precisa manovrabilità, velocità e movimento.

Ace Combat 6: Fires of Liberation - Recensione
Ace Combat 6: Fires of Liberation - Recensione
Ace Combat 6: Fires of Liberation - Recensione

Final Evolution

Uno dei punti di forza di questo Ace Combat è rappresentato proprio da quella che era la debolezza degli ultimi capitoli: il level design. In Fires of Liberation ci si sente fin da subito catapultati in un grandissimo campo di battaglia, e la guerra è palpabile e vera come non mai. I livelli sono diversificati molto bene, non ne esiste uno anche solo simile all'altro e si passa dalla classica città alle montagne rocciose, passando per la tundra, la neve o bellissimi tramonti sull'oceano. Si possono apprezzare alcuni dei panorami più belli mai visti in un videogioco, squarci da levare il fiato, con un'orizzonte di una profondità inedita, dettagli ovunque ma sopratutto luci calde e vere. Le missioni sono decisamente lunghe ed impegnative, ed il sistema salva automaticamente in determinati "mid-point" tra un livello e l'altro: nei livelli più avanzati non è raro dover riniziare a combattere da uno di questi punti di salvataggio, ed il desiderio di averne di più si fa sempre più intenso quando ci troviamo a dover riniziare da capo una missione durata una buona mezz'ora.

In Fires of Liberation ci si sente fin da subito catapultati in un grandissimo campo di battaglia, e la guerra è palpabile e vera

Final Evolution

Il gioco di Namco è rifinito in ogni suo angolo più remoto, non ci sono evidenti glitches, pop-up o cedimenti del motore grafico, che risulta sempre efficiente. Stiamo parlando ovviamente di una evoluzione, non di rivoluzione. Questa sembra infatti la parola chiave per descrivere il sesto capitolo di Ace Combat: ogni aspetto dei precedenti capitoli è stato perfezionato, migliorato e portato alla next-gen, partendo dalla grafica, passando per la cura dei dettagli e della storia, fino al multiplayer online, immancabile ormai su Xbox 360. L'unico fattore rimasto invariato è proprio il gameplay, sempre molto simile ogni anno. Ma del resto è proprio l'aspetto che ha decretato il successo di Ace Combat.

Ace Combat 6: Fires of Liberation - Recensione
Ace Combat 6: Fires of Liberation - Recensione
Ace Combat 6: Fires of Liberation - Recensione

Commento

Ace Combat 6: Fires of Liberation riesce nell'intento di svecchiare una serie giunta alla sua ennesima apparizione su console grazie a due fattori principali. E' il primo capitolo next-gen, con un comparto grafico di prim'ordine: cieli, ambientazioni ed aerei godono di una definizione e dettaglio mai visti in un gioco del genere. Secondariamente, il multiplayer online risulta fresco, nuovo e tremendamente coinvolgente, pur mantendo un gameplay invariato da anni, conosciuto e addomesticato da tutti. Ace Combat 6 è un videogioco completo, ben costruito, tecnicamente ottimo ma sopratutto divertente, una qualità non di poco conto.

Pro

  • Ottima grafica
  • Multiplayer online
  • Level design
Contro
  • Niente cloche in Italia
  • Salvataggi automatici
  • Il gameplay è invariato da anni

Multiplayer Online e co-operative

Ace Combat 6 permette a 16 amici di sfidarsi in emozionanti battaglie aeree online, attraverso il supporto di Xbox Live, ovviamente. Indossare le cuffie non è mai stato così realistico: lo si fa proprio come fossimo a bordo di un caccia. Ci sono delle missioni da affrontare con un amico in co-op, interessanti ma decisamente trascurabili, da fare essenzialmente per sbloccare alcuni obiettivi, ma il vero succo del multiplayer è il "Battle Match" a squadre, fino ad 8 contro 8. Si sceglie una fazione, la mappa, e si inizia ad abbattere nemici su nemici: una volta colpiti si riparte da un punto di respawn deciso dalla CPU e si continua la guerra. Ogni abbattimento procurato ci fa guadagnare dei punti, ed al termine del tempo prestabilito vince, ovviamente, chi ne ha accumulati di più.

Ace Combat 6 permette a 16 amici di sfidarsi in emozionanti battaglie aeree online

Inizialmente si trova qualche difficoltà nel "capire" come muoversi e come affrontare ben 8 nemici. La modalità storia ci ha abituato ad una IA nemica gestita dalla CPU che pur essendo buona non è ovviamente paragonabile a quella umana, infinitamente più acuta e tattica.
Il gameplay di Ace Combat cambia così totalmente: per la maggior parte del tempo, online, si deve cercare di evitare missili avversari che ci stanno rincorrendo alle spalle, adottando tecniche di "dogfight" avanzate che con il tempo impareremo a padroneggiare e raffinare.
Il multiplayer è un continuo difendi-attacca, tremendamente ragionato e tattico, ma sopratutto appagante e divertente. Una nota dolente per gli appassionati italiani, però, arriva proprio da Atari, distributore del gioco, che non ha confermato l'uscita nel nostro paese del bundle con la cloche, ufficialmente per motivi di costi troppo elevati per il nostro mercato. La periferica, già in dote agli utenti americani, non è certo perfetta a causa della mancanza di alcuni movimenti importanti per un gioco di aerei come il "twist", ma sarebbe forse stata gradita anche da qualche giocatore nostrano.

Ace Combat 6: Fires of Liberation - Recensione
Ace Combat 6: Fires of Liberation - Recensione
Ace Combat 6: Fires of Liberation - Recensione

Xbox 360 - Obiettivi

I risultati da sbloccare in Ace Combat 6 sono ben 49, di cui 5 segreti. Avanzando con la storia riusciremo ad ottenere pochissimi punti, 10 per ogni livello, con un bonus finale per aver completato il gioco. La maggior parte degli obiettivi sono da sbloccare ottenendo aerei e livree, eseguendo particolari manovre ma sopratutto giocando online in multiplayer e co-op. Distruggere aerei nemici e vincere partite è fondamentale per ottenere i fatidici 1000 punti, mai come in questo gioco difficili e lunghi da sbloccare completamente.