Devil May Cry è probabilmente la serie moderna che per prima è andata a riprendere le dinamiche proprie dei vecchi picchiaduro a scorrimento. Non è un caso che dietro quest'ennesima storia di successo ci sia un produttore come Capcom, che non ha inventato il genere originale ma ci ha messo molto del suo con titoli come Final Fight, Captain Commando o Cadillacs & Dinosaurs. In ambito mobile, la casa giapponese finora non ha dato prova di grande impegno, presentando prodotti talvolta efficaci ma sempre contraddistinti da una realizzazione tecnica appena sufficiente, mirando probabilmente alla massima compatibilità con i vari terminali. Purtroppo Devil May Cry non fa eccezione in tal senso.
La schermata di avvio del gioco ci permette di iniziare la storia ma anche di cimentarci con un allenamento mirato a imparare le varie manovre offensive disponibili. Una volta entrati nel vivo dell'azione, ci si rende conto che le scelte effettuate dagli sviluppatori per il sistema di controllo sono per molti versi innovative: il joystick viene utilizzato per muovere il personaggio, mentre l'attacco è deputato ai tasti # (spada) e 9 (pistole), con lo 0 per saltare. Si gioca con le due mani in una posizione davvero comoda, insomma, e sarebbe bello se anche altri sviluppatori prendessero ad esempio questo tipo di configurazione per i propri action game. L'introduzione testuale a ogni stage cerca di dare una parvenza di trama a questo Devil May Cry, ma ben presto ci si rende conto che si tratta di un espediente che ha evitato un ulteriore lavoro sulla grafica per aggiungere un minimo di regia e narrazione al prodotto. Ad ogni modo, l'azione in sé si rivela ben presto piuttosto avvincente e abbastanza variegata: Dante può contare su un buon numero di colpi diversi per eliminare gli avversari, la raccolta delle sfere rosse (spendibili per il potenziamento delle armi) e delle sfere verdi (che ripristinano l'energia) rappresenta un minimo elemento di spessore e inoltre il gioco va completato diverse volte per vedere tutti i trentasei livelli. Il sistema di combattimento è piuttosto semplicistico, in genere gli avversari non sono più di tanto furbi e solo rimanere circondati può rappresentare una situazione di pericolo. Le cose cambiano lievemente in presenza dei boss, ma non per i motivi giusti: spesso ci si trova a essere flagellati anche mentre si è a terra, e la medesima "tecnica" può essere applicata contro i nemici per averne ragione senza troppi problemi.
Come accennato in precedenza, purtroppo Devil May Cry nella sua versione mobile 2D non si discosta, qualitativamente parlando, dagli altri prodotti Capcom per cellulare. Abbiamo dunque dei personaggi ben disegnati ma dotati di animazioni essenziali, costituite da pochissimi fotogrammi, che si muovono all'interno di scenari dai colori scialbi e pieni di elementi grafici che tendono a ripetersi. La cosa più apprezzabile è il numero di avversari diversi con cui avremo a che fare, ognuno contraddistinto da caratteristiche peculiari. Per quanto concerne il sonoro, la situazione non è molto migliore in quanto è costituito solo da alcune musiche di discreta fattura. Del sistema di controllo si è già parlato: la disposizione dei tasti è davvero indovinata e si adatta molto bene a ogni tipo di telefono, con una risposta agli input sempre pronta e precisa.
Conclusioni
In questa sua incarnazione mobile, Devil May Cry si rivela essere un prodotto discretamente divertente e longevo, arricchito da un sistema di controllo pensato molto bene. È il classico titolo leggero e spensierato, capace di intrattenere per alcune ore, e in tal senso Capcom ha centrato perfettamente l'obiettivo. Purtroppo, però, non si può fare a meno di notare che si tratta dell'ennesimo prodotto tecnicamente mediocre: ormai i giochi per cellulare hanno raggiunto risultati eccellenti in termini grafici ed è una cosa che non si può ignorare bellamente solo per scopi commerciali (ovvero per conservare la massima compatibilità anche con i terminali di fascia bassa), proponendo ancora una volta animazioni mediocri e scenari ripetitivi. Una conversione riuscita a metà, dunque: se disponete di un terminale sufficientemente potente, è il caso di orientarvi verso Devil May Cry: Dante's Awakening, che dovrebbe mantenere la medesima struttura di gioco applicandovi una grafica poligonale.
PRO
CONTRO
PRO
- Ottimo sistema di controllo
- Un buon numero di attacchi disponibili
- Buona longevità
CONTRO
- Animazioni mediocri
- Scenari scialbi e ripetitivi
- Sistema di combattimento semplicistico