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Dracula 3: Il Sentiero del Drago - Recensione

Dracula non è morto e continua a mietere vittime nella sua terra natale. Riuscirà un impavido prete a sconfiggere il principe del male?

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   02/07/2008
Dracula 3: Il Sentiero del Drago
Dracula 3: Il Sentiero del Drago
Video Immagini

La figura del vampiro ha da sempre solleticato la fantasia popolare e, con fortune alterne, ha prodotto una serie interminabile di interpretazioni e riletture su tutti i media conosciuti. Il vampiro più famoso è, ovviamente, Dracula, figura che ha segnato profondamente l’immaginario collettivo occidentale (e non solo) diventando un punto di riferimento nel panorama horror; un vero e proprio classico (la prima edizione del libro omonimo, scritto da Bram Stoker, risale al 1897).
I videogiochi non sono stati sicuramente parchi nello sfruttare la figura del vampiro in generale e di Dracula in particolare (quanti titoli con vampiri protagonisti/deuteragonisti/nemici generici escono ogni anno? Soprattutto nei GDR un vampiro non si nega mai a nessuno). Il titolo oggetto della recensione è il terzo capitolo di una serie di avventure grafiche dedicate al principe della notte… no, non Lucignolo, e quindi niente natiche in tanga sulla spiaggia o in discoteca (ma siete fissati!). Stiamo ovviamente parlando del già citato Dracula, che ha prestato il suo nome a questo e ai due precedenti episodi di una saga nata nel 2000.

Dracula 3: Il Sentiero del Drago - Recensione
Dracula 3: Il Sentiero del Drago - Recensione
Dracula 3: Il Sentiero del Drago - Recensione

Santità o dannazione eterna?

Dracula 3: Il Santuario del Drago (da non confondere con Dracula: Origin, altra avventura grafica in uscita in questi giorni) propone una trama completamente originale che s'intreccia con la realtà storica della Romania dell'epoca: siamo nel 1920, Padre Arno Moriani viene inviato dal Vaticano a istruire un processo di canonizzazione a Vladeviste, uno sperduto paesino della Transilvania, in Romania. La sua indagine, inizialmente concentrata sulla vita della dottoressa Martha Calugarul, diverrà ben presto una caccia al vampiro che lo porterà a viaggiare per mezza Europa alla ricerca di un modo per trovare e fermare il succhiasangue per eccellenza: Dracula.

il risultato finale è convincente e aiuta nell’immedesimazione, creando un buon senso di verosimiglianza

Santità o dannazione eterna?

Cos’è che dovrebbe spaventarmi?

Ma dicevamo dell’inizio lento. Dopo qualche ora di gioco, con l’entrata in campo del soprannaturale, l’interesse per la trama decolla così come gli enigmi che diventano sempre più interessanti e intricati, anche se mai impossibili da superare. L’unica cosa che manca è l’atmosfera. In realtà gli sviluppatori ci hanno provato a creare un po’ di suspense, ma è la struttura di gioco ad essere castrante in tal senso: è difficile creare tensione quando il giocatore sa di muoversi su schermate fisse e sa anche di non poter rischiare la vita in nessun modo. A poco servono degli occhietti rossi demoniaci che spuntano dal buio o qualche visione crepuscolare, ci vuole ben altro per creare tensione. Nel finale la situazione migliora, ma i toni rimangono quelli di un giallo a tinte fosche più che di un horror vero e proprio, una specie di puntata della Signora in Giallo con qualche colpo di scena e qualche morto in più. Eppure la rappresentazione delle diverse locazioni non è male e, in alcuni casi, nonostante i limiti evidenti del motore grafico, lascia piacevolmente sorpresi. Ma non c’è niente da fare, mentre si cerca la soluzione di un enigma senza avere limiti di tempo, non c’è verso di provare la minima tensione.

Dracula 3: Il Sentiero del Drago - Recensione
Dracula 3: Il Sentiero del Drago - Recensione
Dracula 3: Il Sentiero del Drago - Recensione

L’amore per la lettura

Anche l'interfaccia viene da lontano e molti avventurieri incalliti riconosceranno subito il motore di gioco simil Omni3D, utilizzato la prima volta nel 1997 con Atlantis The Lost Tales. In realtà ha da tempo cambiato nome ed è stato migliorato, soprattutto dal punto di vista visivo, anche se è rimasto sostanzialmente identico all’originale: la visuale è in prima persona con il giocatore chiamato a spostare il puntatore al centro dello schermo muovendo contemporaneamente la visuale della scena attuale. Passando su un hot spot, il puntatore cambierà forma a seconda delle interazioni possibili (spostarsi, parlare, raccogliere, usare e così via). L’unica particolarità di Dracula 3 è la presenza di una ricca sezione dedicata ai documenti esaminati nel corso delle nostre peregrinazioni, che va consultata sapientemente per risolvere i vari enigmi. Sempre alla sezione documenti è legato il sistema di aiuti. Vi serve un consiglio? Andate ad aprire la Bibbia, cliccate sull’icona lampeggiante a forma di libro in alto a destra e vi troverete a leggere una frase a caso del corposo volume che, guardacaso, contiene un indizio più o meno diretto su come proseguire il gioco.

l’unica particolarità di Dracula 3 è la presenza di una ricca sezione dedicata ai documenti esaminati nel corso delle nostre peregrinazioni

L’amore per la lettura

Tra i difetti va segnalata la gestione dell’inventario, che obbliga ogni volta che si raccoglie o si usa un oggetto a riprenderlo da una specie di casella limbo di cui non si sentiva assolutamente la necessità, e la durata piuttosto breve che permette di finire il gioco in meno di una decina di ore; anche se va specificato che la longevità delle avventure grafiche è generalmente legata all’abilità del giocatore nel risolvere gli enigmi e non alla sola quantità di questi ultimi.

Dracula 3: Il Sentiero del Drago - Recensione
Dracula 3: Il Sentiero del Drago - Recensione
Dracula 3: Il Sentiero del Drago - Recensione

Commento

Insomma, tirando le somme possiamo affermare di trovarci davanti a un’avventura molto buona e appassionante, con qualche limite tecnico di troppo, forse, ma che riesce a catturare l’attenzione del giocatore nonostante un avvio lento e con poco mordente. Consigliato sia agli appassionati del genere, sia a quelli che vogliono sperimentarlo per la prima volta senza rischiare di trovarsi davanti a una sfida troppo ardua.

Pro

  • Trama affascinante, per quanto inizialmente un po’ scontata
  • Pieno di intertesti interessanti
  • Enigmi ben congegnati, soprattutto superata la prima parte
  • Il motore di gioco è estremamente leggero e può girare anche su sistemi sorpassati
Contro
  • La tensione latita, grave per un gioco horror
  • L’interfaccia ha alcuni limiti evitabili
  • Non dura moltissimo

PC - Requisiti di Sistema


Requisiti Minimi

  • Processore: Intel Pentium III 800 MHz o equivalente
  • RAM: 128 MB
  • Scheda video: 64 MB compatibile con le DirectX 9.0C
  • Sistema operativo: Windows 98SE / 2000 / XP / Vista
  • DirectX: 9.0c o superiori
  • Hard Disk: 4 GB
  • Lettore DVD-ROM 16x
Requisiti Raccomandati
  • Processore: Intel Pentium 4 1.0 GHz o equivalente
  • RAM: 256 MB
  • Sistema operativo: Windows 2000 / XP / Vista
  • Scheda video: 128 MB compatibile con le DirectX 9.0C
Configurazione di Prova
  • Processore: Intel Core 2 Quad Q6600
  • RAM: 3 GB
  • Scheda video: GeForce 8800 GT
  • Sistema operativo: Windows Vista