Nei giorni scorsi vi abbiamo raccontato le nostre prime impressioni su Hood: Outlaws & Legends. Il titolo sviluppato da Sumo Digital Newcastle si è ormai lasciato alle spalle la fase di Early Access dedicata a chi aveva preordinato il titolo e finalmente ha debuttato sul mercato. Dopo aver passato un discreto numero di ore tra lame e frecce a caccia di tesori da offrire al popolo siamo dunque pronti per dirvi il nostro giudizio definitivo nella recensione di Hood: Outlaws & Legends.
La Britannia di Robin Hood
Prima di iniziare, è doveroso però sottolineare che il genere di appartenenza e il supporto post lancio già annunciato, in futuro potrebbero cambiare drasticamente l'esperienza di gioco. In tal caso saremo sicuramente pronti a offrirvi una panoramica sul cambiamento apportato al titolo pubblicato da Focus Entertainment. Il primo elemento di cui vogliamo parlare è il lato artistico. Hood: Outlaws & Legends è un titolo PvPvE che non presenta ad oggi una classica componente PvE single player dedicata alla narrativa e dunque lascia quasi interamente (vi sono infatti delle sfide che sbloccano delle parti scritte di lore) alla componente artistica il racconto del mondo di gioco e del perché ci si trova a impersonare quei personaggi in quelle situazioni.
Da questo punto i vista, il gioco mostra un livello davvero di eccellenza. Gli ambienti proposti sono di primissimo livello con la natura che si unisce a costruzioni medioevali in maniera evocativa e suggestiva. Ognuna delle 5 mappe disponibili al lancio rappresenta sì l'iconografia a cui è associato il mito di Robin di Loxley alias Robin Hood, ma soprattutto rappresenta in maniera superba l'Inghilterra del 1200. L'immaginario offerto è dunque un punto a favore dell'opera di Sumo Digital che vuole immergere il giocatore nel contesto anche grazie alla bellezza dell'ambiente di gioco.
Lo stesso si può dire del livello grafico. Le texture, le ombre, l'illuminazione e anche la densità dell'erba ci ha soddisfatto visto e considerato anche il prezzo con cui il gioco si immette nel mercato. Purtroppo però non si può dire lo stesso dell'ottimizzazione tecnica. Soprattutto su PC, ci siamo più volte trovati davanti a sessioni ballerine a livello di animazioni, compenetrazioni dei personaggi e cali di frame. Purtroppo se l'ambientazione è ricca di spunti interessanti, i personaggi concettualmente ben realizzati a livello artistico soffrono di animazioni sconnesse tra loro che rendono ad esempio la corsa estremamente buffa da vedere.
Non è raro imbattersi in soldati dello Stato colpirvi da sotto il terreno o vedere corpi sfiorati essere catapultati verso l'infinito e oltre. Problemi che a nostro modo di vedere il team di 60 sviluppatori si è portato dietro scegliendo una natura cross-gen per il gioco. A livello sonoro invece, sottolineiamo come Hood: Outlaws & Legends affianchi l'ottimo lavoro artistico con una buona cura del dettaglio audio. I passi scanditi dal suono sordo delle armature, il rumore delle frecce scoccate o l'impatto delle armi con le diverse superfici è tanto buono quanto il lavoro fatto sulle sonorità ambientali.
Per il portafoglio o per il popolo
Ora che abbiamo affrontato le questioni "minori" arriviamo al pomo della discordia: il gameplay. Abbiamo utilizzato due speciali per raccontarvi il funzionamento delle quattro classi: un tank, un assassino, un supporto e un dps da lunga distanza. Non ci dilungheremo ancora sull'analisi tecnica del combat system. Fin dagli albori del suo annuncio, il progetto Hood ci era sembrato ricco di spunti interessanti. Tali spunti si sono poi confermati mano a mano che il gioco veniva approfondito con trailer e presentazioni e una volta potuto provare, ci siamo trovati in effetti di fronte a un titolo originale e intrigante. L'idea di spingere due squadre a utilizzare strategie e sinergie per arrivare a conquistare il bottino e la fruizione di un pool ridotto di personaggi continua a essere per noi una strada molto affascinante. Purtroppo però, la messa in pratica soffre, a nostro modo di vedere, di gravi problemi di bilanciamento e struttura.
Partiamo dalla seconda problematica. Da questo punto di vista Hood ha due grossi nei: la struttura del matchmaking e le squadre. Il matchmaking non è skill based, vi potrebbe capitare infatti di essere a livello 1 e giocare con squadre full team a livello 60. Questo problema, dettato probabilmente da un sistema che dà più importanza alla stabilità della connessione che al livello di abilità dei giocatori, garantisce uno squilibrio che in certe partite può risultare molto frustrante. Soprattutto per chi nel futuro volesse approcciarsi al gioco. Inoltre, non essendovi una divisione tra partite casuali e classificate, ma avendo un solo sistema di partite online, i giocatori non possono neanche sperare nella scelta di una modalità per solo neofiti.
Il secondo problema riguarda la struttura delle squadre. La riduzione del pool di eroi disponibili rispetto ad altri giochi hero based, ha spinto gli sviluppatori a non inserire un lock al numero di copie dello stesso eroe. Questa decisione, a causa dei problemi che vedremo qui di seguito, influisce negativamente sulle partite. Avere un team di quattro Raminghi che staziona sul torrione della fortezza e punta il tuo spawn point, uccidendoti alla rinascita, diventa problematico, soprattutto se giocando da solo è capitata una squadra composta da soli Attaccabrighe.
Ora si arriva all'annoso problema del bilanciamento. Hood è un gioco estremamente divertente se giocato in team, ma estremamente sbagliato in alcune sue meccaniche. Il bilanciamento è infatti problematico in due modi: a livello di eroi e a livello di meccaniche della modalità attualmente disponibile. Per quanto riguarda gli eroi lo sbilanciamento è chiaramente tutto verso il Ramingo e il Mistico entrambi, a nostro modo di vedere, in grado di infliggere troppi danni, soprattutto da un range maggiore delle altri classi. Il Mistico ha un attacco pesante in grado di tenere a distanza gli avversari che è in grado di uccidere in due colpi, mentre il Ramingo può con una singola freccia in testa eliminare chiunque. Per quanto riguarda le meccaniche della modalità Rapina, attualmente il gioco contempla la possibilità che una squadra non faccia nulla per tutta la partita e negli ultimi 10 secondi vinca. Ma andiamo con ordine.
Come abbiamo più volte sottolineato la modalità proposta si divide in tre fasi: l'individuazione dello Sceriffo e la sottrazione della chiave, l'apertura della camera blindata nella fortezza e l'estrazione dello scrigno. Allo stato attuale una squadra può far fare tutto agli avversari, aspettare che questi ultimi portino il forziere al punto di estrazione, inizino e quasi completino la messa in sicurezza del tesoro e solo nel momento in cui l'estrazione è quasi completata intervenire uccidendo tutti gli avversari, concludendo loro stessi la fase e vincendo la partita.
Questo problema si è presentato più volte durante le partite e potrebbe essere tranquillamente sistemato con il restart della fase di estrazione una volta che una squadra diversa attiva la messa in sicurezza dello scrigno. Hood ha poi tante piccole perle come la possibilità di personalizzare lo stile di gioco con dei perk sbloccabili salendo di livello con gli eroi o la possibilità a fine partita, dopo una vittoria, di scegliere se intascarsi il bottino o darlo al popolo per l'aumento del livello dell'accampamento (ovvero l'hub/menù di gioco). La stessa caratterizzazione dello Sceriffo (omaggio a Mr. X di Resident Evil Village) ci è molto piaciuta. Tutte queste belle idee però, risultano estremamente oscurate da una infrastruttura ludica ad oggi problematica.
Conclusioni
Hood: Outlaws & Legends è un titolo intrigante che sfrutta benissimo la leggenda di Robin Hood reinventandola in salsa dark fantasy. Artisticamente e concettualmente il titolo PvPvE di Sumo Digital è una bella realtà in un panorama che troppo spesso offre titoli dal sapore identico. Le problematiche però sono diverse e alcune molto frustranti. Il gioco però è stato lanciato con un annuncio degli sviluppatori i quali ascoltando il feedback dopo il periodo d Early Access miglioreranno il titolo prima di iniziare a lanciare le nuove modalità e i contenuti gratuiti del primo anno di vita. La strada è lunga e in salita, ma il futuro è ancora tutto da scrivere.
PRO
- Artisticamente ispirato
- Combat System divertente
- Il sistema di perk permette diverse build con gli eroi
CONTRO
- Attualmente il gioco ha problemi di bilanciamento
- Il matchmaking va rivisto
- Servono al più presto le modalità alternative