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Pirati dei sette mari

Pubblicare un gioco sui pirati proprio in contemporanea con l'uscita nei cinema del blockbuster "I pirati dei Caraibi: ai confini del mondo"? Un'idea mica male, deve aver pensato Gameloft. Ed eccoci di fronte al risultato...

RECENSIONE di Andrea Palmisano   —   05/06/2007
Pirati dei sette mari
Pirati dei sette mari
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Grazie alla pellicola con il bravissimo Jonny Depp infatti, la casa transalpina ha potuto godere di una enorme spinta pubblicitaria indiretta e soprattutto gratuita per il lancio di questo "Pirati dei sette mari". Ma al di là dell'astuzia del reparto marketing, a Gameloft va reso il giusto merito per aver confezionato un prodotto nel complesso senza dubbio di buona qualità. Partiamo da un presupposto, che rappresenta anche il maggiore limite e difetto del gioco in questione: Pirati dei sette mari è stato costruito sullo stampo di altri prodotti simili editi da Gameloft, come Splinter Cell e soprattutto Prince of Persia. Si tratta infatti di un action/platform bidimensionale, in cui si viene chiamati a prendere il controllo di un pirata all'interno di livelli ricchi di nemici e ostacoli da superare. Tutto ciò tramite spettacolari salti, corse sui muri, combattimenti corpo a corpo all'arma bianca e via dicendo. Un mancanza di originalità decisamente marcata ed evidente, a maggior ragione per chi ha già avuto modo di acquistare titoli della software house francese basati sullo stesso engine. E' certamente vero che un minimo di variazione sul tema viene fornita dai livelli sul surf (!?), in cui il nostro eroe si troverà a cavalcare le onde raccogliendo monete ed evitando zombie, ma la sostanza alla fine non cambia.

Per quanto riguarda invece il sistema di controllo, alla stregua dei già citati titoli precedenti, è estremamente ben studiato, riuscendo ad aggirare in maniera convincente i limiti delle tastiere dei cellulari. Le azioni speciali vengono infatti eseguite in maniera semi automatica, sollevando il giocatore dalla necessità di adoperarsi in strane e improbabili combinazioni. Certamente va detto che Pirati dei sette mari non è un gioco difficile, tutt'altro, e a questo si aggiunge la presenza di solo 8 livelli complessivi; un po' poco, al punto che è possibile portarlo a termine senza troppi patemi nell'arco di un paio d'ore. Se finora abbiamo quindi descritto luci ed ombre, senza dubbio alla prima categoria appartiene in pieno la veste grafica; i livelli sono colorati, ricchi di dettagli e ben disegnati, le animazioni sono semplicemente ottime, e l'utilizzo del colore è sempre molto ispirato. Dal punto di vista tecnico in sintesi non c'è davvero nulla da obiettare, dal momento che il titolo Gameloft offre uno dei migliori 2d mai visti su cellulari.

Conclusioni

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Lettori
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Il tuo voto

Pirati dei sette mari è un gioco molto furbo. Anzitutto perchè parla di pirati in un periodo in cui grazie a Jonny Depp sono sulla bocca di tutti, e in secondo luogo perchè è stato creato sullo stampo di numerosi altri action/platform di Gameloft. Riuscendo a chiudere entrambi gli occhi su questi due aspetti, ci troveremmo di fronte senza dubbio di un prodotto davvero ottimo, che pecca solo in una scarsa longevità complessiva. Purtroppo chi ha già giocato a Prince of Persia, Splinter Cell e via dicendo troverà per forza di cose nel titolo in questione una "familiarità" non troppo facile da digerire, a meno di non adorare visceralmente il genere.

PRO

CONTRO

PRO

  • Graficamente ottimo
  • Molto divertente
  • Meccanica di gioco senza sbavature

CONTRO

  • Originalità a zero
  • Troppo simile ad altri di Gameloft
  • Molto breve