Blinx 2, come ogni seguito che si rispetti, cerca di correggere gli errori del predecessore arricchendone la struttura di gioco e migliorandone il sistema di controllo.
Blinx 2, come ogni seguito che si rispetti, cerca di correggere gli errori del predecessore arricchendone la struttura di gioco e migliorandone il sistema di controllo.
Cenni di storia
Blinx 2 ci riporta nel mezzo dell’annoso conflitto tra felini e suini, impegnati, come tre anni or sono, nella lotta per il controllo del tempo. I felini ne sono i protettori mentre la banda dei Tom Tom, ovvero i suini, cerca di acquisire potere sul flusso temporale al fine di compiere atti criminosi d’ogni sorta. Durante l’introduzione un fortunato gruppo di suini si imbatte in un gigantesco cristallo del tempo, elemento in grado di concentrare e veicolare il flusso temporale, e il capobanda, accecato dalla brama di potere, ne causa la deflagrazione. Ovviamente la distruzione di un nodo temporale cosi grande causa contraccolpi a tutto il flusso temporale scatenando eventi nefasti ed inspiegabili. Nei panni dei Time Sweeper, gruppo scelto di cui Blinx è membro, avremo il compito di salvare il continuum temporale recuperando i frammenti del cristallo prima che lo facciano i Tom Tom.
Platform a squadre
La prima “rivoluzione” portata da Blinx 2 consiste nel permetterci di editare e creare una squadra personalizzata di gatti spazzatempo e come ulteriore aggiunta dovremo creare e giocare anche una squadra di suini che, privi del controllo sul tempo, si sono specializzati nella manipolazione dello spazio. La conseguenza diretta di questa scelta, che ci regala possibilità di modificare esteticamente la nostra controparte digitale, si risolve nell'assenza del personaggio principale in un titolo che, come vedremo tra breve, non brilla per la sua caratterizzazione. Il gioco alterna l’utilizzo di gatti e suini intrecciando le vicende delle due squadre che, di volta in volta, cercheranno di sottrarsi vicendevolmente frammenti del cristallo del tempo. Ogni fazione ha una base dove rifornirsi di equipaggiamenti e dove svolgere addestramenti d’ogni sorta. Gli addestramenti, che consistono in minigiochi basati sulle abilità peculiari delle due fazioni, permettono di aprire nuovi livelli e di sbloccare la disponibilità di oggetti speciali. Un fornitissimo negozio ci permetterà di acquistare i suddetti oggetti prima di ogni missione, utilizzando le monete raccolte durante le missioni.
I maiali conquistano lo spazio
Il frustrante limite di tempo, imposto per terminare una missione nel primo Blinx, è stato fortunatamente eliminato e il sistema di controllo, è innegabile, ha fatto un passo in avanti deciso, avvicinandosi maggiormente a quello che ci si aspetterebbe in un platform soprattutto per quanto riguarda la reattività dei comandi. Nei panni dei felini il sistema di combattimento è pressoché identico a quello del primo Blinx: utilizzando un grosso aspirapolvere è possibile risucchiare ed immagazzinare oggetti per poi proiettarli nel muso degli avversari; non mancano ovviamente oggetti speciali e poteri temporali necessari per risolvere gli enigmi e utili per terminare i nemici più ostici.
I maiali infatti, forti della loro nota agilità, possono strisciare e nascondersi nell’ombra evitando scontri indesiderati e sottraendo oggetti preziosi agli odiati felini.
I maiali conquistano lo spazio
I suini, invece, hanno a disposizione una fionda soporifera e la possibilità di muoversi nello spazio attraverso un buco portatile. Anche i Tom Tom possono attingere da una vasta gamma di oggetti speciali e di armi pesanti in grado di risolvere le situazioni più calde, ma la peculiarità delle missioni affidate ai suini sta nella componente stealth. I maiali infatti, forti della loro nota agilità, possono strisciare e nascondersi nell’ombra evitando scontri indesiderati e sottraendo oggetti preziosi agli odiati felini.
Note dolenti
Nonostante i miglioramenti Blinx 2 non riesce comunque a convincere fino in fondo. Il design delle mappe appartiene più al genere action che a quello platform, destinando alle acrobazie brevi tratti sparsi casualmente qua e là, e gli enigmi sono direttamente legati a un oggetto o a un’abilità resa disponibile nelle immediate vicinanze, di conseguenza spremere le meningi per progredire è un avvenimento incredibilmente raro. Come se non bastasse, tramite messaggi radio e schermate di avviso, il gioco ci tiene costantemente informati su ogni situazione privandoci del gusto di risolvere qualsivoglia rompicapo. Spesso la sensazione che ne deriva è quella di compiere azioni meccaniche che qualcun altro ci ha ordinato di eseguire.
Spesso la sensazione che ne deriva è quella di compiere azioni meccaniche che qualcun altro ci ha ordinato di eseguire.
Note dolenti
I boss di fine livello non si distaccano dal quadro generale che permea il titolo limitandosi ad essere mostri di grosse dimensioni con più energia a disposizione. In determinate occasioni Blinx 2 ci pone in veri e propri deathmatch che vedono le squadre delle due fazioni fronteggiarsi in campo aperto, ma l’intelligenza artificiale non è all'altezza e non è in grado di gestire la situazione e nessun avversario è in grado di rappresentare una sfida adeguata.
Multiplayer che passione
Eliminato il vociferato supporto Xbox Live, i ragazzi della Artoon hanno deciso di implementare il multiplayer offline come in ogni platform di ultima generazione che si rispetti. Quattro giocatori si possono sfidare nella succitata modalità deathmatch, decisamente più divertente una volta eliminata l’intelligenza artificiale, ma anch’essa condizionata negativamente da mappe prive di elementi architettonici complessi e da armi espressamente disegnate per il single player. La seconda componente multiplayer, potenzialmente più interessante, è rappresentata dalla modalità cooperativa. Due giocatori possono cimentarsi nella modalità storia affrontandola a quattro mani ed alcuni enigmi mutano effettivamente, richiedendo la collaborazione dei due giocatori per essere risolti. Purtroppo, nella maggiorparte dei casi, le situazioni di gioco diventano semplicemente più facili, se affrontate a due, e non presentano alcuna differenza rispetto al single player; come se non bastasse alcuni poteri temporali come il REC, che permette di registrare un’azione e far si che un doppio ci venga in aiuto, diventano totalmente superflui.
Un gioco poco espressivo
Dal punto di vista tecnico Blinx 2 presenta mappe più complesse rispetto al predecessore, arricchite da superfici riflettenti e illuminate egregiamente. I modelli, di contro, sono alquanto spartani e le textures non brillano né per definizione né per varietà. La pecca più grave risiede certamente nella caratterizzazione, già scarsa nel primo Blinx, e carente anche in questo seguito. I nemici soffrono della stessa mancanza di particolari e le animazioni si presentano limitate sia per varietà che per espressività. Il doppiaggio non aiuta la caratterizzazione, limitandosi ad attribuire il tono dell’eroe sprezzante ai gatti e a confinare i maiali nel ruolo di stupidi manigoldi. La colonna sonora si presenta come una serie di pezzi techno generici, privi di ispirazione e quasi indistinguibili l'uno dall'altro. Da sottolineare, comunque, il doppiaggio in italiano.
Commento
Blinx 2 arriva nei negozi con il compito di riscattare il pretenzioso predecessore, ma, nonostante le copiose aggiunte e il leggero miglioramento del sistema di controllo, non riesce a staccarsi da una struttura alla lunga ripetitiva e priva di variazioni degna delle premesse. L’idea geniale, legata al controllo del tempo, non è stata sviluppata appieno neanche stavolta, schiacciata dal peso di un platform che condivide davvero poco con questo genere, ma che ricorda più un action puro. Anche la caratterizzazione non aiuta certo, e rende consigliabile Blinx 2 ai patiti di platform e di action game disposti a superare le pecche pur di ottenere qualche ora di gioco.
Pro:
- Tre modalità di gioco: single, cooperativo e multiplayer
- Sistema di controllo migliorato
- Troppo semplificato
- Caratterizzazione insufficiente
- Un platform con una componente action troppo spiccata
Sono passati poco più di tre anni dal lancio della prima console Microsoft la quale, con il tempo, ha saputo costruirsi una lineup degna di nota, spaziando, seppur con qualche difficoltà, anche tra i generi più cari al popolo delle console. Ma pur potendo scegliere tra racing arcade, action, shoot’em up, sportivi, conversioni, e pur offrendo la possibilità di giocare online, Microsoft ha sempre saputo di mancare nel genere che da sempre è la bandiera stessa del console gaming: il platform. Blinx, primo tentativo della major statunitense di rattoppare questa mancanza, è un platform felino forte dell’inedita idea legata al concedere ai giocatori il controllo del tempo. Ma un’idea non basta e la mancanza di personalità e di dinamismo nel sistema di controllo hanno precluso a Blinx la possibilità di spiccare persino tra i platform più banali.